•Chapter number 48•

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'Domani sera posso venire?'

'No'

'Perché?'

'Troppo pericoloso'

'Non è vero, ci sei tu'

'Sono concentrato su altro quando sono in palestra'

Sbuffo silenziosamente e mi rigiro dall'altra parte, verso il finestrino. Le strade sono buie e deserte, mentre tutti i locali sono chiusi. Guardo l'ora dal cellulare e scopro che è mezzanotte passata. Siamo stati in palestra per quattro ore, più o meno.
Anche questa volta, l'unico rumore che sentiamo, è quello del motore e delle ruote sull'asfalto.

'Non potevi scegliere una palestra normale?'

'Del tipo?'

'In centro città ci sono palestre migliori, più sicure'

'In quelle palestre si fanno tutti di farmaci per diventare più muscolosi e io non ne ho bisogno, voglio fare della vera palestra'

Annuisco non sapendo cosa rispondere dato che non me ne intendo di palestre e continuo a guardare fuori, accorgendomi che siamo quasi arrivati.
In quest'ultimo periodo, non faccio altro che dormire in posti che non sono casa mia. Prima l'ospedale, poi casa di Zayn e adesso casa di Niall. Devo ammetterlo che un po' mi manca, ci sono cresciuta in quella casa ed è l'unico posto in cui ho i ricordi migliori di mio padre.
Quando mi rincorreva per i corridoi scherzando e ridendo come se il bambino fosse lui, quando cucinava perché mamma non c'era, bruciando tutto e mangiando, alla fine, la solita pizza, quando rimanevamo tutto il pomeriggio e anche fino a sera tardi a guardare tutti i cartoni animati o i nostri programmi televisivi preferiti, andavamo matti per i Teletubbies, il mio preferito era il piccolino rosso, Po, mentre quello di mio padre era il giallo, Laa-Laa.
Sapevo tutte le puntate a memoria, a volte le guardavamo anche per 5 volte di fila se ci piacevano davvero tanto.
Vorrei così tanto ritornare indietro nel tempo.

'Margaux? Muoviti'

Sbuffa Niall scuotendomi per la spalla.
Mi giro verso di lui che mi guarda stranito, e mi accorgo poi che siamo arrivati a casa sua.
Slaccio la cintura uscendo dalla macchina e trovandomi Niall di fianco.

'A cosa stavi pensando?'

Mi chiede sistemandomi i capelli dietro le orecchie mentre ci dirigiamo verso l'interno dell'edificio.

'Ai momenti felici'

Mi accorgo troppo tardi che non ho risposto come volevo, cioè dicendogli che non stavo pensando a niente.
Abbasso lo sguardo verso il pavimento, ora bianco perlato del palazzo, mentre sento le guance prendere colore poco a poco.
Rispondendogli così sembra che io non sia felice, e non è assolutamente vero, anche se può sembrare il contrario, io lo sono.

'Non sei felice ora?'

'Si, certo che si, mi sono espressa male, mi stavo riferendo ai momenti felici trascorsi con mio padre'

'Mi dispiace, Margaux'

Mi mormora nell'orecchio mentre mi circonda il collo con un suo braccio e mi lascia un bacio sulla tempia.

'Non fa nulla, a volte può succedere'

Sorrido cercando di tranquillizzarlo ma sentendo come una voragine nel petto.
Ora sono felice, ma lo sarei ancor di più se mio padre fosse qui con me, gli potrei far conoscere Niall, gli sarebbe piaciuto sicuramente.
Raggiungiamo l'ascensore e lo prenotiamo, aprendosi di fronte a noi dopo qualche secondo di attesa.

'Margaux, lo sai che puoi contare su di me ogni volta che qualcosa non va'

Mi dice appena entriamo nell'ascensore, appoggiandomi con la schiena contro la parete e piazzandosi di fronte a me, mentre mi accarezza delicatamente una guancia.

Problems||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora