•Chapter number II•

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La vibrazione del cellulare posto sopra al comodino di fianco alla testata del letto, mi risveglia dal mio stato di trance. Guardo chi mi sta chiamando per poi rispondere.

'Hey'

'Hey Gaux, come stai?'

'Betty, ti ho sempre detto di non chiamarmi Gaux perché non mi piace'

La Betty è la mia migliore amica, ci conosciamo da più o meno 9 anni, prima ci siamo conosciute al mare, dato che sia io che lei abbiamo una casa al mare, e dopo aver scoperto che siamo dello stesso quartiere di New York, abbiamo iniziato a legare veramente tanto. È totalmente l'opposto di me, ha i capelli ricci che le arrivano fin sotto il seno, ma adesso che se li è piastrati, li ha ancor più lunghi, occhi azzurro scuro, i quali, però, nessuno riesce mai ad interpretare nel modo giusto, ma la cosa che più mi piace di lei, è che ha tante piccole lentiggini sparse per tutto il suo tenero viso color bianco latte, infatti la sua carnagione è di molto più chiara della mia.

'Ma a me piace, quindi ti chiamo Gaux'

'Mi hai chiamata per...?'

'Per chiederti se oggi pomeriggio hai del tempo per me'

'Ho sempre del tempo per te, lo sai che qui non faccio mai niente e che puoi venirmi a trovare quando vuoi'

'Ma io a differenza tua ho la scuola, mentre te segui i corsi online e quando cazzo ti pare'

Sbuffa infastidita mentre io mi lascio scappare una piccola risata, ho sempre saputo che non le è mai piaciuta la scuola, e adesso che io non ci sono mai, le piace ancor meno.

'Dai vieni adesso così ti aiuto con i compiti'

'10 minuti e sono lì'

Chiude la chiamata e io butto il cellulare di nuovo sul comodino, sono sicura che prima o poi lo romperò.
Prendo fuori dal mio zaino, i libri delle materie di domani e la mia agenda dove segno i vari compiti da fare.
A differenza della Betty io vado meglio a scuola, e non mi trovo in difficoltà in nessuna delle materie, diciamo che studiare mi piace, anche se molte volte può sembrare il contrario.

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La porta della stanza si apre e la Betty fa capolino, con il suo zaino nero sulle spalle che ormai è più grande di lei data la sua statura bassa e minuta.

'Si bussa prima di entrare, sai?'

'Non sarebbe cambiato niente'

'Che ne sai? Magari mi stavo cambiando'

'So che ti cambi sempre in bagno e chiudi la porta a chiave, quindi'

Lascio perdere il discorso, tanto avrebbe trovato comunque un argomento con cui controbattere e alla fine avrebbe vinto comunque lei. Molla bruscamente lo zaino per terra che fa un tonfo assurdo quando arriva a contatto con il pavimento, e dopo corre verso di me per poi saltarmi addosso abbracciandomi. Anche se è molto spesso una gran rompipalle scema, le voglio davvero tanto bene.

'Stai mangiando, vero?'

'Si Betty, si.'

Dopo aver passato 15 minuti buoni a parlare di tutti i fatti interessanti che stanno succedendo a scuola durante la mia assenza, incominciamo a studiare partendo da inglese, mentre lei continua a sbuffare rumorosamente.

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#spazioautrice

Ciao a tutti👋🏼
Questo è il mio secondo capitolo, spero vi piaccia almeno un po' anche se sono consapevole che fa schifo lol
Grazie a chi legge.x

Problems||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora