•Chapter number XXXI•

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Iniziamo a cercarlo per la stanza ma di Niall non c'è traccia.

'Prova a chiamarlo, sarà da qualche parte'

Annuisco per poi prendere il cellulare posto sul comodino e digitare il suo numero.

'Margaux, Margaux ti prego vieni giù da mia nonna'

Dice Niall piangendo con la voce rotta dall'emozione, appena apre la chiamata senza lasciarmi tempo di parlare.

'Arrivo, non ti muovere, sto arrivando'

Dico per poi chiudere la chiamata e buttare il cellulare da qualche parte sul letto.
Ignorando ogni domanda della Betty, mi precipito fuori correndo verso il piano inferiore arrivando fuori dalla porta di Elizabeth e trovando Niall seduto sulle sedie arancioni di plastica poste all'esterno della camera, con il viso coperto dalle sue mani e i gomiti appoggiati sulle sue ginocchia.
Il petto compie dei movimenti rapidi alzandosi ed abbassandosi, segno che Niall sta ancora piangendo.
Spero solo che non sia successo niente di troppo grave.

'Niall'

Urlo per poi corrergli incontro e andarlo ad abbracciare. Sono in piedi davanti a lui, non mi da il tempo di fare nulla che mi cinge la vita con le sue braccia e appoggia la sua testa sulla mia pancia.

'Niall, spiegami cos'è successo, stai tranquillo'

Gli dico mentre gli accarezzo la testa per tranquillizzarlo.

'Ho capito che ci avreste messo del tempo per ritornare con il pranzo quindi ho deciso di venire a trovare mia nonna, ma quando sono arrivato, si è sentita male, ha avuto un attacco di cuore e io adesso non so più niente'

Dice tra i numerosi singhiozzi alzando sempre di più la voce e urlando l'ultima frase.
Io non sono mai stata brava a consolare le persone in questo momento, forse perché non mi è mai capitato o forse perché sono stati sempre gli altri a consolarmi in tutti questi mesi.
Le lacrime iniziano ad accumularsi nei miei occhi e il magone incomincia a togliermi il respiro, non facendomi quasi più respirare.

'Guardami Niall'

Gli dico con quel po' di voce che ho ancora, e prendendo il suo viso nelle mie mani abbassandomi al suo livello così che i nostri sguardi si possano incontrare.
Il rossore del pianto si sta già formando intorno alle sue pupille color azzurro, più scure del solito adesso.

'Andrà tutto bene, okay? È forte lo sai'

Vorrei continuare a parlare, ma la voce mi si spezza e le lacrime iniziano a scendere pian piano.

'Perché piangi anche tu?'

'Perché Niall, sai che ci tengo a tua nonna, e mi dispiace, e poi, tu mi fai piangere'

'Scusami è che..non voglio perderla, io le voglio così tanto bene, Margaux'

'Lo so Niall, lo so, anche io le voglio tanto bene'

Gli dico mentre, dopo avermi fatta sedere sulle sue gambe, appoggia la sua testa sulla mia spalla continuando a singhiozzare.
Lo stringo forte, con tutta la forza che ho in corpo, ha bisogno di me, e deve sentire la mia presenza, voglio esserci per lui.
Continuo ad accarezzargli dolcemente la testa e a dondolarmi così da provare a calmarlo, o almeno a calmare i suoi singhiozzi prepotenti.

'Dov'è ora?'

'In sala operatoria'

'Non è tutto finito, vedrai che ce la farà'

'Sì'

'Hai fame?'

Gli chiedo quando noto che si è leggermente calmato, e ha smesso di piangere.

Problems||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora