•Chapter number XXV•

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Percorro a passo lento e insicuro il parcheggio dell'ospedale.
E se nessuno fosse venuto a cercarmi?
E se nessuno si fosse realmente accorto della mia assenza?
E se adesso incontrassi Niall per i corridoi dell'ospedale sorridente come al solito e mi salutasse normalmente, come se non fosse accaduto nulla?
Come se io fossi rimasta in camera mia tutto questo tempo?
Come reagirei veramente se scoprissi che nessuno si è accorto della mia assenza?
Quei pensieri mi fanno davvero male, e le lacrime iniziano ad accumularsi velocemente nei miei occhi.
Arrivo davanti alla porta dell'entrata dell'edificio ed esito ad entrare, ma lo faccio.
Fortunatamente c'è davvero tanta gente a quest'ora, quindi riesco a passare inosservata.
Come sempre, d'altronde.
Velocemente salgo le scale e arrivo davanti alla mia camera.
Ho bisogno di Niall, anche solo di un suo abbraccio, in questo momento ne ho un dannato bisogno.
Apro la porta ed entro, aspettandomi un Niall e magari anche una Betty furiosi pronti a urlarmi contro.
E invece, trovo la stanza, vuota.
Proprio come l'avevo lasciata prima di andare alla visita.
Le lacrime ritornano, il naso incomincia a pizzicare, il che significa che sto per piangere e io non riesco a trattenermi un secondo di più, scoppiando così in un pianto liberatorio.
Lacrime amare che tenevo dentro da troppo tempo, escono tutte insieme, scivolandomi fino al mento per poi cadere per terra e bagnarlo, segnando una traiettoria mentre mi dirigo in bagno per poi chiudermici dentro raggomitolandomi in me stessa.
Ma subito dopo essermi seduta, sento la porta della mia camera sbattere violentemente contro il muro, per poi richiudersi, invece, delicatamente.

'Dove cazzo è finita?'

Urla Niall per poi lasciare un calcio alla gamba del mio letto.

'Niall stai tranquillo, vedrai che ritorna'

'Elizabeth, la stiamo cercando da tre fottutissime ore, l'abbiamo cercata in ogni angolo di questo merdoso ospedale, lei non è qui, è sicuramente uscita.
E se è in pericolo?
Se qualcuno le fa del male?
È troppo fragile in questo momento per opporsi a qualcuno, cazzo Elizabeth come fai ad essere così calma?'

Dice Niall alzando sempre di più la voce per poi urlare l'ultima frase.
Non l'ho mai visto così Niall, non l'ho mai sentito alzare il tono della voce, mi sembrava un ragazzo così pacifico e sembrava anche che non perdesse mai la pazienza, ma a quanto pare, è tutto il contrario di come pensavo.

'Niall cazzo, la conosco da 9 anni, non farebbe mai del male a se stessa senza motivo'

'Non farebbe del male a se stessa, eh?
Guarda dove cazzo è adesso.
In un fottuto ospedale.
Perché?
Perché non mangia.
E tu mi vuoi dire che non farebbe del male a se stessa?'

'Niall sei solo incazzato, smettila di dire parole di cui puoi pentirtene amaramente'

A quelle parole rimango a bocca aperta.
Non pensavo davvero che Niall potesse realmente dire delle parole così brutali, mi ha ferita davvero tanto, da lui non me lo sarei mai aspettata.
Appoggio la testa sulle mie ginocchia e circondo le gambe con le mie braccia, iniziando a singhiozzare, forse un po' troppo rumorosamente, dato che riesco a farmi sentire dai due nell'altra stanza attirando la loro attenzione.
Non m'importa, prima o poi mi avrebbero trovata.

'Niall, in bagno'

Dice la Betty a bassa voce per poi sentire numerosi passi veloci venire verso la porta del bagno, e quando la sento aprire, mi sento totalmente stupida e ridicola, raggomitolandomi ancor di più in me stessa, mentre cerco di fermare i singhiozzi rumorosi e persistenti.

'Margaux'

Urla la Betty correndomi incontro e sedendosi per terra di fronte a me coinvolgendomi in un abbraccio, ma non mi muovo, rimango nella stessa posizione.

Problems||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora