•Chapter number VIII•

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Un picchiettare costante contro la mia spalla sinistra mi sveglia dal mio sonno profondo.

'Margaux svegliati'

Mi metto seduta sul letto stiracchiandomi per poi passare ripetutamente le mani sul mio viso.

'Cosa vuoi Betty, perché cazzo mi hai svegliata?'

'C'è la colazione sul tavolo, muoviti a mangiare, sennò si raffredda'

'E tu mi hai svegliata per questa stronzata? Ma va a cagare'

Dico incazzata mentre mi sdraio meglio nel letto mettendomi sotto le coperte leggere. Odio quando vengo svegliata, per di più se vengo svegliata per una cazzata così.

'Dai Margaux sono già le 10, non vorrai micca passare tutto il giorno così'

'Si.'

Con un gesto veloce la Betty mi toglie le coperte, lasciandomi scoperta e facendomi sentire immediatamente freddo, anche se siamo ad aprile, le temperature oggi non sono granché alte.

'Dai ma perché devi rompere?'

Mi alzo dal letto per poi dirigermi in bagno mentre lei ride soddisfatta. Mi faccio una doccia veloce lavandomi anche i capelli, e appena mi sento abbastanza pulita, infilo il mio accappatoio azzurro per poi uscire dalla doccia. Mi asciugo i capelli con l'asciugamano e decido in seguito di lasciarli mossi e di non asciugarli, così verranno meglio. Mi infilo l'intimo e le robe pulite per poi uscire e ritornare in camera, trovando la Betty a mangiare la mia colazione.
Fa bene, insomma, io non l'avrei mangiata, quindi sarebbe stato cibo sprecato, e in più, le dottoresse appena vedranno i piatti vuoti, crederanno che io abbia mangiato.

'La colazione non doveva essere la mia?'

'Si, ma tu non la mangi, vero?'

'No, tranquilla puoi finirla'

'Anche la cioccolata calda?'

'No, quella la lasci a me'

'Peccato. Vabbè, la brioche al cioccolato era davvero squisita, non sai che ti sei persa'

'Niente di che'

Mi avvicino al tavolo per poi afferrare la mia cioccolata ormai tiepida e iniziando a sorseggiarla così da non bruciarmi la lingua se troppo bollente.
Appena la finisco ripongo la tazza sul vassoio e mi pulisco la bocca.

'Allora, sai quando viene qui in ospedale?'

'No Betty, dici davvero?'

'Si. Dai ti prego, fallo per me'

'E il tuo caro Tomlinson?'

'Louis ha..un'altra..'

Dice balbettando a testa bassa. Louis è la prima cotta della Betty, le piace da quando ha 12 anni, quando la prima volta l'aveva visto al college. Da quel momento, non gli ha più staccato gli occhi di dosso, anche se è troppo timida per parlargli, quindi non gli ha mai svelato nulla, non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi.
Louis è un ragazzo davvero splendido, anche a me per un breve periodo è piaciuto, ma ovviamente lei non lo sapeva, ci sarebbe rimasta davvero troppo male.
Il colore dei suoi occhi non si capisce molto bene, a volte sembrano azzurro chiaro come i miei, mentre altre volte sono di un azzurro davvero scuro e profondo, credo siano la cosa più bella che possieda oltre al suo sorriso. I capelli sono di color marrone e quando si fa la cresta, sembra un dio greco. In molti dicono che è basso rispetto agli altri ragazzi, ma io alla fine non vedo così tanta differenza.

'Mi dispiace..'

'Ecco, quindi ora mi porti a vedere Niall, su'

Si alza dalla sedia per poi dirigersi alla porta, e questo mi fa capire che la devo seguire. Usciamo dalla stanza per poi scendere le scale ed arrivare al piano terra, mi chiedo sempre perché non prendiamo mai l'ascensore, mi serve dell'ossigeno.

'Dove lo possiamo trovare?'

'Non ne ho idea, non so nemmeno in che stanza è sua nonna'

'Potremmo sempre chiedere, no?'

'No. Ti ricordi cos'è successo ieri sera?'

'Mentre tu parli io guardo in torno se arriva'

'Mentre tu parli io guardo in torno se arriva'

Le ripeto marcando il soggetto sentendola poi sbuffare rumorosamente.
Ci dirigiamo verso il bancone e oggi di turno c'è Alison. Non che mi stia tanto simpatica questa donna, ma la posso sopportare. Mentre la Betty inizia a parlare io mi giro per controllare che non sia nei paraggi.

'Mi potresti dire in che stanza è la nonna di Horan per favore?'

'Quel ragazzo biondino?'

'Si esattamente'

Prima che potesse iniziare a cercare però, il telefono squilla e lei è costretta a rispondere.
Passano più o meno 5 minuti e continua a stare al telefono mentre di Niall ancora nessuna traccia.

'Betty, dai lo cerchiamo da sole, facciamo anche prima secondo me'

'Dai cosa ti costa aspettare qualche minuto?'

'Magari non è nemmeno in stanza, e quindi sprechiamo il nostro tempo'

Sbuffando si gira verso l'entrata dell'ospedale mentre io mi giro verso il bancone appoggiando i gomiti su di esso in attesa di qualche risposta.

'Margaux eccolo'

Bisbiglia entusiasta la Betty tirandomi il braccio destro per farmi girare, e quando l'accontento, vedo Niall entrare. Indossa un blue jeans attillato mettendo in mostra le sue gambe davvero perfette, e una maglia a maniche corte nera, affermando il fatto che il nero gli sta davvero benissimo addosso. Ovviamente i suoi Rayban neri che coprono i suoi bellissimi occhi, non possono mancare. Appena mi accorgo che si sta dirigendo verso di noi, mi rigiro.

'Ciao ragazze'

Sbuffo silenziosamente per poi girarmi verso di lui e fingere un sorriso cercando di farlo sembrare il più vero possibile.

'Ciao...Niall'

Balbetta come una stupida la ragazza di fianco a me, mentre io trattengo a stento una risata.

'Ciao Niall'

'Ciao Betty, ciao Margaux'

Rimarca la parola Margaux e sinceramente non ne capisco il motivo, ma lascio stare e vado avanti.

'Come stai?'

Prima che potesse risponde alla mia domanda però, la voce di Alison ci interrompe.

'Ah si eccolo, Horan, stanza 206, secondo piano, infondo al corridoio, terzultima porta a sinistra.'

Strilla con la sua voce acuta l'infermiera dietro di noi, acquistando un tono di voce fiero per aver trovato la stanza.
Sento le guance andarmi a fuoco e prendere colorito, scommetto che sono bordeaux in viso.
Come ieri, la Betty cerca di scappare, ma questa volta l'afferro per il braccio e la riporto dov'era, così da impedirle di lasciarmi un'altra volta in una situazione imbarazzante insieme a lui.

'Vi lascio soli'

Dico loro prima di lasciare un ultimo sguardo alla Betty, per poi ritornare da dove sono venuta. Ma appena girato l'angolo, curiosa di cosa sta combinando quella ragazza, mi sporgo quanto basta per osservarli, e con mia grande sorpresa, vedo che stanno parlando, mentre tutti e due hanno un sorriso stampato sui loro volti.
Non so spiegarne il motivo, ma sento come un peso sul petto e un senso di rabbia si impossessa di me, come se quello che sta succedendo mi desse fastidio, e non ne capisco il motivo, dato che non mi interessa.

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#spazioautrice
Ciao a tutti👋🏼
Scusate se non ho aggiornato prima ma avevo da studiare oggi e poi mi sono persa su Twitter per la storia di Zayn, Louis e Naughty Boy.
Voi che ne pensate?
Io sinceramente penso che sia una strategia della MODEST per attirare attenzioni, insomma, non è così Zayn.
Comunque, sono opinioni.
Grazie a chi legge, un bacio.😁

Problems||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora