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La mattina dopo, Eira uscì dal bagno con addosso solo la camicia di Klaus. Lui era sdraiato sul letto, aspettando che ritornasse tra le sue braccia. Ritornò nel letto e si sdraiò, la sua schiena era vicino al lato del suo torace e le braccia di Klaus si avvolsero automaticamente attorno a lei. Una mano era alla sua vita e l'altra sistemò una ciocca dei suoi capelli dietro l'orecchio prima di appoggiarsi sulla sua testa. La testa di Eira era appoggiata sulla sua spalla.

"Ti sei alzata molte volte per andare in bagno," Klaus scherzò, le labbra contro la sua fronte.

"Non posso farci nulla. è completamente normale se vuoi che sia incinta," Eira sbuffò, diventando frustrata.

La mano di sinistra di Klaus andò alla sua mano sinistra, quella con l'anello. Portò la mano alle sue labbra e le baciò le dita.

"Non voglio che tu ti tolga mai questo anello," Klaus disse il suo desiderio.

L'umore di Eira migliorò immediatamente e diventò un raggio di sole. Un sorriso le apparve in volto," Non lo toglierò mai... tranne per, tipo, fare la doccia."

Klaus ridacchiò ed Eira continuò, "Spero che tu sappia che voglio un matrimonio tradizionale. Io con un abito bianco e non mi potrai vedere il giorno del matrimonio finché non camminerò verso l'altare....,"

Fu interrotta," Puoi avere tutto quello che vuoi. Qualsiasi cosa ti renda felice."

Eira sorrise di nuovo e la mano destra di Klaus si posò sulla sua pancia, le sue dita tracciavano dei cerchi sulla camicia che le copriva la pelle. Evidenziò l'ovvio, "Tra poco si comincerà a vedere il pancione."

"Sono emozionata. Ho già scelto, almeno, un nome," Eira disse a Klaus.

" Quale nome?" Klaus chiese.

Eira si girò leggermente così poteva vedere Klaus e disse," Se uno di loro è un maschio, voglio chiamarlo Henrik."

Klaus sorrise, immerso nei suoi pensieri sul suo fratellino, delle lacrime apparvero nei suoi occhi," è il mio nome preferito per un maschio. Se avremo un maschio."

" Saranno dei bambini viziati. Saremo dei genitori che vizieranno," Eira pensò, girandosi per sdraiarsi sulla schiena di nuovo.

Klaus si spostò così era sopra di lei, in quel modo poteva vederle la faccia e parlò," Non parli mai dei tuoi genitori. Conosci i miei fin troppo bene."

"Non sono mai stata molto legata con i miei," Eira rispose.

" Perché ?" Klaus domandò.

"Ero sempre con Stefan. Dovunque lui andava, io seguivo o , in ogni caso, mi portava con lui. Poteva essere più grande di qualche minuto, ma prendeva fin troppo seriamente il lavoro di fratello maggiore. Quindi, seguivo solo i passi di Stefan, ma ero attenta."

"Giuseppe, nostro padre, era violento. Soprattutto verso Damon, perché nostro pensava che fosse un fallimento. Stefan era molto legato con nostra madre, Lily, ma lei non si è mai opposta a Giuseppe per proteggere Damon, quindi non ero molto legata né con mia madre né con mio padre."

"Sei stata picchiata ?" Klaus chiese, stringendo i denti.

"No. Giuseppe non pensava che io e Stefan fossimo dei fallimenti. Ma mi ha colpito una volta. Stava per colpire Damon e mi sono messa davanti a lui, subendo il colpo."

"Perciò, penso che si possa dire che i miei genitori mi abbiano insegnato cosa è giusto e cosa è sbagliato in un modo indiretto," Eira concluse.

Klaus si avvicinò e la baciò brevemente sulle labbra mia di allontanarsi. Una mano si sollevò e le dita le accarezzarono al guancia, "Non dovresti mai essere stata toccata."

Eira gli sorrise, "Non importa. Sono tutti e due morti. Ho ancora i miei fratelli e ora ho te."

Klaus scosse la testa, "Ti amo così tanto."

Eira sorrise ancora di più," Ti amo anch'io."

Klaus sorrise e portò le labbra sulla sua guancia, baciandole la pelle e le lasciò una scia di baci lungo la faccia e la mascella finché non raggiunse le labbra. La baciò lentamente e intensamente, apprezzando ogni secondo in cui le sue labbra si incrociavano con le sua. Le sue mani cominciarono a scendere, passando sopra il suo corpo finché non arrivarono alla fine della camicia, che aveva deciso di indossare.

Le sue dita le toccarono la pelle che era sotto la camicia ed Eira si mosse, allontanandosi da lui e spezzando il loro bacio. Dalla sua posizione rialzata, la guardò. Lei scosse la testa mentre faceva dei respiri profondi.

"No," Eira scosse di nuovo la testa." Abbiamo passato troppo tempo lontani dal dramma che circonda questa città. Inoltre, sono ancora stanca da ieri sera."

Klaus si mosse verso di lei e le si sdraiò accanto, la sue braccia la tirarono più vicino a lui. Le loro fronti erano a meno di un centimetro di distanza.

"Allora lascia che ti abbracci," Klaus pregò.

Eira appoggiò la fronte contro la sua e sorrise dolcemente," Mi convinceresti a restare con te qui in questo letto per tutto il giorno."

"Sembra un buon piano," Klaus sorrise.

Eira gli baciò velocemente le labbra e poi lasciò la comodità che le sue braccia offrivano. Si alzò dal letto, lasciandolo al freddo. Lo guardò.

"Non rimarremo qui per tutto il giorno. Perciò, mi vado a fare una doccia," Eira disse e poi invitò." Sei il benvenuto ad unirti."

Eira si allontanò dal letto, andando in bagno. Gli ci volle un attimo per capire quello che aveva detto, ma quando lo fece, si unì velocemente a lei nella doccia. Eira, però, si assicurò che fosse solo una doccia, solo il semplice lavaggio dei loro corpi sotto l'acqua calda della doccia.

____________

"Sei perfetta," Klaus parlò nell'orecchio di Eira mentre cercava di pettinarsi i capelli.

Erano entrambi vestiti e Klaus la stava aspettando. Nella sua attesa, aveva deciso inconsciamente di rendere il suo processo per essere pronta più lento. Eira appoggiò la spazzola e si girò verso di lui, spingendolo sul petto.

"Non riesco a concentrarmi quando mi sussurri parole dolci all'orecchio," Eira disse.

Klaus ruotò gli occhi e indietreggiò di un po', dandole spazio per finire di spazzolarsi i capelli. Non appena lo fece, Eira si girò di nuovo e tolse tutti i nodi nei suoi capelli. Il processo durò quasi cinque minuti e Klaus stava diventando impaziente.

"Okay, fatto," Eira appoggiò la spazzola. " Oggi li farò asciugare all'aria."

"Finalmente," Klaus commentò.

"Non hai dovuto aspettare così tanto," Eira disse.

"Sono impaziente," Klaus rispose.

"Beh, non ti aspettare che soddisfi la tua impazienza," Eira disse, uscendo dal bagno con Klaus che la seguiva.

"Non me lo aspetterei," Klaus sorrise e le prese la mano con l'anello, tenendola nella sua.

Uscirono dalla camera e scesero le scale. Klaus continuava a baciarle le dita o le guance, mentre scendevano le scale, facendola sorridere. Sembravano molto felici insieme.

Eira entrò in cucina con Klaus al suo fianco. Furono accolti vedendo Stefan, Rebekah e Damon tutti insieme. I tre stavano guardando in modo strano Eira e Klaus.

"Perché siete così contenti?" Rebekah domandò.

Eira si bloccò ma poi nel suo nervosismo guardò Klaus. Lui le strinse la mano e le baciò la guancia per tranquillizzarla. Lo guardò con un'espressione che gli diceva che fosse lui a dirlo. Klaus sospirò e li guardò, soprattutto i fratelli Salvatore e poi guardò di nuovo Eira. La guardò negli occhi e sorrise  mentre pronunciava quelle parole che lo rendevano felice.

"Ho chiesto ad Eira di sposarmi e lei ha detto sì."

Con quelle undici parole scoppiò il caos.

Bella Addormentata - Klaus MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora