00 -1x14

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Comincia durante 1x14 quando aprono la cripta.

La coperta vellutata nera di oscurità instillava la paura nelle menti della maggior parte delle persone. Nessuno poteva vedere che cosa giaceva nell'oscurità e nessuno voleva scoprirlo.

   E la ragazza si svegliò nell'oscurità.

Oscurità nera come la pece. I suoi occhi non potevano vedere che cosa c'era davanti a lei, era così buio. Ed era terribilmente silenzioso. Non si sentiva nemmeno un rumore. Questo fece crescere i brividi  sulla pelle della ragazza.

Lei era spaventata.

Anche se era spaventata, allungò le braccia nell'oscurità intorno a lei per vedere se c'era qualcosa davanti a sé. Le braccia non erano stese completamente prima che le mani colpissero qualcosa davanti a lei.

La ragazza fece scivolare le mani lungo qualsiasi cosa ci fosse davanti a lei per cercare di capire che cosa fosse quello la bloccava. La superficie di quello che stava toccando non era liscia, era ruvida. Una delle sue dita prese un pezzo e le rimase infilata una scheggia.

Era legno.

Le sue mani percorsero il legno tutto intorno a lei. Era circondata. La ragazza arrivò alla conclusione che si trovava in una bara. Era morta o almeno avrebbe dovuto esserlo.

La ragazza entrò in panico e cominciò a colpire l'interno della bara. Cercò di urlare ma la sua voce era roca ed uscì solamente in un sussurro gutturale.

Non smise di colpire la bara, anche se sulle sue mani si erano conficcate innumerevoli schegge. Non le importava che alle sue mani fosse inflitto del dolore. La ragazza voleva uscire ed era determinata ad uscire dalla bara.

Mentre colpiva e colpiva la bara per uscire, l'ossigeno cominciava a diminuire. Lentamente, la ragazza diventò stanca e fu difficile respirare.  Stava a malapena sollevando uno dei suoi pugni per colpire la bara.

Non c'era più ossigeno rimasto e la ragazza cominciò ad ansimare per dell'aria ma non ce ne era più. Cominciò a girarle la testa  ed era sull'orlo dello svenimento, sull'orlo della morte. La ragazza aveva lacrime che scorrevano lungo il suo volto poiché conosceva il suo destino.

Ma, poi arrivò un miracolo.

La parte superiore della bara fu spalancata da una forza invisibile. I polmoni della ragazza si riempirono di aria quando fece molti respiri profondi. Alla fine, la ragazza uscì dalla bara.

Si arrampicò fuori dalla buca di due metri  e si guardò intorno. La luna gettava la sua luce dal cielo e le permise di vedere. Era circondata da un bosco e non sapeva in quale direzione andare. Ma, in ogni modo, cominciò a camminare.

Il corpo della ragazza si adeguò all'aria esterna, dato che quando cominciò a camminare, cominciò anche a tremare. Faceva freddo e quello che lei stava indossando non aiutava affatto. I suoi vestiti si erano logorati, fino a diventare miseri stracci intorno al suo corpo.

Mentre camminava, occasionalmente inciampava e incespicava ma continuò a camminare. Cominciò a sentire voci distanti così aumentò il suo passo e camminò verso la loro direzione. Si avvicinò alle voci ma prima di poter arrivare più vicina, inciampò cadde sopra qualcosa. I suoi capelli erano davanti al suo volto e sollevò la sua testa dal terreno e guardò dietro di lei per vedere su che cosa era inciampata. Anche se i suoi capelli le stavano bloccando in parte la visuale, non ci fu nessun dubbio su che cosa fosse.

Era un corpo.

La ragazza si allontanò velocemente dal corpo fino a che la sua schiena non colpì un albero. La ragazza fissò il corpo. Sembrava bruciato. Era sconvolta. I suoi respiri accelerarono, così come il suo battito cardiaco. Non poteva credere di essere inciampata su un corpo morto.

Prima che avesse la possibilità di fare qualcos'altro, sentì le voci ma questa volta erano molto più vicine. C'erano delle rovine di un qualche edificio e delle persone arrivarono dalle scale che portavano sottoterra. 

La ragazza cercò di allontanarsi dall'albero e da quelle persone che pensava avessero ucciso quella persona. La ragazza si alzò in piedi e cominciò a correre ma non appena iniziò, c'era di già qualcuno davanti a lei.

" Non ti farò del male," un ragazzo disse.

La ragazza era così terrorizzata che non poteva nemmeno guardarlo ma non appena sentì la sua voce,  fu ancora più terrorizzata.

" Ma lo hai fatto," lei parlò a malapena dato che la sua voce era ancora terribilmente roca. Finalmente sollevò il suo volto e i suoi occhi lo osservavano.

Stefan era la persona che stava davanti alla ragazza ed era scioccato. Avrebbe riconosciuto quel volto dappertutto. Aveva ancora gli stessi occhi verdi, luminosi. I suoi capelli erano diversi, erano bianchi ma prima erano castani come  i suoi.

" Eira ?" la sua voce uscì come un sussurro, domandandosi se fosse reale.


Bella Addormentata - Klaus MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora