I can't write one song that it's not about you

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L'indomani mi sveglio sentendo il suono di una chitarra. Apro un occhio, constatando che si tratti di Shawn, seduto sul davanzale che, con lo sguardo rivolto verso l'Oceano, sta strimpellando qualcosa.
-Ti prego, puoi diventare la mia nuova sveglia? Quella che abbiamo in camera è decisamente fastidiosa- il ragazzo si volta verso di me e sorride. Posa lo strumento per terra e incrocia le braccia al petto.
-Ti posso assicurare che, ad un certo punto, inizieresti ad odiare anche la mia musica-
-Non lo credo possibile- mi metto seduta sul materasso, stropicciandomi le palpebre. –Comunque mi chiedo come tu faccia ad essere tanto mattiniero-
-Sono le undici Rose-
-Ma scommetto che sei già sveglio da circa tre ore-
-In effetti non hai tutti i torti- si gratta il retro della testa, sorridendo. –E' solo che non riesco a dormire quando sono in un paradiso come questo-
-Non ti si scaricano mai le pile?-
-Sì, però credo che ci mettano meno tempo a ricaricarsi delle tue-
-Diciamo che io sono un pochiiiino più stressata di te in questo momento-
-Tu sei sempre stressata-
-In effetti hai ragione-
-Credo che l'ultima volta che ti ho visto tranquilla, senza ansia, senza attacchi di panico, sia stato quando ci siamo messi insieme. Ti eri appena diplomata e ancora dovevi iniziare il college, sembravi abbastanza serena-
-Mi secca ammetterlo ma hai perfettamente ragione, non riesco a staccare mai il cervello-
-E' per questo che ho tanto insistito perché venissi qui con me. So che una buona parte del tuo stress di recente è stata causata dal sottoscritto, quindi sto cercando di rimediare. A parte gli scherzi, se continui a sovraccaricarti così tanto, non so fino a quanto riuscirai a resistere. Ti rendi conto che, per non pensare alla morte di tua madre, hai studiato talmente da riuscire a laurearti con un anno di anticipo?-
-Sì, è una cosa a cui penso ogni giorno a dir la verità- mi stropiccio le palpebre e porto le gambe al petto. –Sembrava più facile tenere la testa occupata-
-Devi pensare anche alla tua salute mentale Rose, perché non lo fai abbastanza-
-Sto bene-
-Ne sei sicura?- mi stringo nelle spalle. La verità è che il pensiero non mi ha sfiorato minimamente, tanto poco mi sono concentrata su me stessa negli ultimi tempi.
-Non ho avuto alcun attacco di panico di recente-
-Beh questo è già un passo avanti- si siede sul materasso di fronte a me, passandosi una mano tra i capelli. –Io sto cercando di diminuire la dose giornaliera di pillole-
-Vorrei dirti che non c'è bisogno di prenderle, però poi ti butteresti di nuovo su quelle cose alle erbe, quindi-
-E' un caso che abbia conosciuto Hailey dalla dottoressa Jocelynn-
-Lo pensavo a prescindere-
-Davvero?-
-Mmh mmh- sorride, strizzandomi una guancia. –Andiamo a cercare Brian? Penso che si senta abbastanza perso senza di noi-
-Sì lo credo anche io, probabilmente starà vagando sulla spiaggia con lo sguardo perso e vuoto-
-Andiamo a riprenderlo- scendo giù dal letto e mi cambio.
Poco dopo usciamo, il sole è alto nel cielo e c'è abbastanza caldo. Brian è seduto sulla sabbia, intento a fare una foto al mare.
Io e Shawn ci guardiamo, per poi correre verso di lui e avvolgergli le spalle con le braccia.
-Ma siete impazziti? Mi avete fatto prendere un colpo-
-Ti siamo mancati vero?-
-E' un po' difficile rispondere alla tua domanda Rose, visto che mi state strozzando-
-Ti stavamo dimostrando il nostro affetto-
-Anche troppo direi-
-Non fare l'acido- Shawn gli stampa un bacio sulla guancia, e lui si scosta, infastidito. –Il nostro primo pensiero, questa mattina, sei stato tu-
-Spero di non esserlo stato anche ieri, perché la cosa sarebbe imbarazzante-
-In realtà, Rose, mentre camminavamo sulla spiaggia, si è chiesta che cosa stessi facendo-
-E' vero, ero convinta che ti sentissi solo-
-Però non vi siete fatti problemi ad andarvene a cena senza di me-
-Era San Valentino-
-Ma a lei non piace nemmeno festeggiarlo-
-Avevamo bisogno di passare un po' di tempo da soli- il volto di Shawn si colora di un rosso scarlatto.
-Ah avete finalmente ripreso a scopare, questa è una cosa positiva, almeno smetterete di essere super stressati-
-Questi non...-
-Rose, taci, che tra poco so anche quanti nei hai- adesso sono io ad arrossire, rimpiangendo un pochino di essere venuto a cercarlo. –Adesso che abbiamo chiarito queste quisquiglie, possiamo benissimo andare a fare colazione-
-In effetti avevo una leggera fame-
-Voi due avete sempre fame- puntualizzo io. –Per ora mangiate quantità industriali di cibo di qualsiasi tipo, mi chiedo come sia possibile che siate comunque in forma-
-Costituzione- rispondono entrambi.
-Adesso fate leggermente paura- dico. –Quindi sì, direi che è arrivato il momento di andare- ci dirigiamo tutti insieme verso l'abitazione, praticamente mancavamo soltanto noi.
-Ma che fine avevate fatto?- ci domanda Andrew non appena ci vede arrivare.
-Mancavo ad entrambi- esclama Brian, soddisfatto. –Non riescono a stare troppo tempo senza di me-
-Ci eravamo sentiti in colpa per averlo lasciato solo ieri sera- dice Shawn.
-Certo che voi siete davvero strani- borbotta Josiah. –Se mai loro due si dovessero mollare, ci staresti forse più male tu-
-Porca troia- mi batto una mano sulla fronte mentre guardo lo schermo del cellulare. –Avevo una riunione con i professori oggi alla Columbia, me ne sono completamente dimenticata-
-Scusa Luke non è il tuo vice? Non può vedersela lui?-
-E' quel che ha fatto, ma non è stato comunque giusto, lo sfrutto troppo-

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Where stories live. Discover now