Just have a drink and you feel better

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-Tra poco partiamo per il Coachella, tra poco partiamo per il Coachella, tra poco partiamo per il Coachella!- continuo a saltellare per casa raccattando vestiti dallo stendino, contenta di poter realizzare, finalmente, uno dei punti della lista, quello che sognavo da quando avevo ancora quattordici anni e vedevo tutto il mondo in rosa.

-E' un anno che la conosco, e vi giuro che non l'ho mai vista tanto iperattiva come in questo momento-

-Nemmeno io Brian, ed io ho a che fare con le dalle elementari- ignoro sia lui che Daisy, mentre salgo le scale.

-Il tuo umore contrasta nettamente col mio per questa partenza- dico, quando vedo Shawn seduto sul letto a fissare il vuoto. –Che sta succedendo? E non dirmi niente, perché so benissimo che c'è qualcosa che non va. So che non hai voluto parlare di ciò che è accaduto mentre eravamo in Giappone e...-

-E' tutto a posto Rose, non capisco perché tu debba sempre creare o vedere problemi dove non ce ne sono-

-Perché sento che ci stiamo allontanando, e non dare la colpa alle prove e al fatto che, tra due settimane, comincerai il tour-

-Invece è così, rassegnati, non tutta la mia vita ruota intorno a te o al nostro rapporto- si alza di scatto e mi dà le spalle. Vorrei poter dire che mi fa arrabbiare questo suo comportamento, ma ormai mi sono abituata ad i suoi sbalzi d'umore, e questo mi causa un dolore indescrivibile. Perché Shawn ha un problema, ma non vuole ammetterlo. E se lui non vuole parlarne, come faccio io ad aiutarlo? –Mi dispiace, non volevo risponderti in questo modo, è che sono stressato. Tutti si aspettano il centodieci percento da me, ed io ho semplicemente paura di fallire-

-Devi semplicemente ricordarti per quale motivo hai iniziato a farlo. E' qualcosa che ami, esibirti davanti agli altri è tutta la tua vita, non devi permettere a nessuno di rovinarti questo momento-

-Sì, probabilmente hai ragione- si volta nuovamente verso di me e si passa una mano tra i capelli scuri. Non è convinto di ciò che gli ho appena detto, non lo è mai quando apriamo il discorso, così si affretta a propinarmi le solite quattro paroline che sa benissimo che vorrei sentire. Stiamo andando alla deriva ed io non trovo il timone per poter far virare la barca. –Mi aiuti con la valigia? Non ho la più pallide idea di cosa portare-

-Certo, ero venuta qui per questo. Ho preso i tuoi vestiti, sono puliti, stirati e pronti all'uso- gli porgo gli indumenti e lui sorride nervosamente. Le nostre dita si sfiorano ed è dura ammettere che, dal giorno dell'attacco di panico, questo è stato il momento in cui siamo stati più vicini l'uno all'altro, fisicamente parlando.

-Rose lo sai che ti amo, vero?-

-Ovvio- mi affretto a rispondere. Ho parecchi dubbi su questo nelle ultime settimane, suffragati dal fatto che stia facendo di tutto per evitarmi, per svegliarsi presto la mattina e per rimanere in studio fino a tardi. E' davvero un miracolo se riusciamo ad incrociarci durante il giorno, e viviamo nella stessa casa e, in questo momento, stiamo perfino della stessa città, per quanto New York possa essere grande e dispersiva. –Ma ora finiamo di sistemare tutto questo casino. Mi chiedo come sia possibile che, dopo quasi quattro anni che sei in viaggio per la maggior parte del tempo, tu non riesca ancora a piegare i vestiti-

-Sono un disastro- si getta sul letto e si stropiccia gli occhi. Che cosa ti passa per la testa Shawn? Cosa nasconde quella mente che non hai mai avuto segreti per me fino ad ora? –Hai gli occhi lucidi Rose-

-E' colpa di quello spray per l'ambiente che ha comprato Daisy e che si ostina a spruzzare per tutta la casa. E' troppo forte e mi dà fastidio, credo che mi provochi allergia-

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Where stories live. Discover now