Lover of mine

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-Sorpresa!- Nate sbatte un paio di volte le palpebre, vedendo tutti saltare fuori davanti ai suoi occhi.
-Cosa...?-
-Auguri- abbracciamo il ragazzo, che rimane ancora interdetto. –Hai capito che questa è la tua festa a sorpresa?- chiedo, ridendo.
-No, cioè...-
-Volevo organizzarla a casa mia ma, visto com'era finita l'ultima volta, ho pensato che non fosse una buona idea-
-E' stata un'idea tua?-
-E di Daisy- rispondo. A quel punto abbassa lo sguardo, cercando di nascondere gli occhi colmi di lacrime.
-Avevi detto che non volevi più avere a che fare con me-
-Solo gli stupiti non cambiano mai idea, ed io mi reputo una persona intelligente- avvolge le braccia intorno al mio corpo, lasciandosi andare un po' troppo su di me. –Nate ti voglio bene anch'io e so che hai una gamba rotta, ma non riesco a reggerti-
-Scusa hai ragione- sorride, il volto è di un'accesa colorazione rossastra. –E mi dispiace per ciò che ho fatto. Un contro è preoccuparsi per te e un altro cercare di farti lasciare con Shawn-
-E' tutto a posto, non ti preoccupare, solo non provare a farlo più-
-Non volevo farti stare male, più che stato perché non avevo pensato a questo piccolo dettaglio-
-Rilassati, è inutile parlarne, adesso goditi la tua festa, te lo sei meritato- a quel punto si congeda e va' a salutare gli altri suoi amici.
-Ce l'abbiamo fatta- io e Daisy ci battiamo il cinque, osservando il ragazzo che, con non poca fatica, zoppica tra la folla.
-Non ci credi nemmeno tu a tutto quello che hai detto- mi volto verso Will, cercando con tutta me stessa di non dargli addosso.
-Non ti rispondo perché è la festa di Nate e non voglio rovinargliela, ma giuro che stai davvero sfidando la mia pazienza-
-Ti rendi conto di che persona sei diventata?-
-Sarò sempre meglio di te-
-Almeno io non mi accontento di un surrogato di amore perché ho paura di rimanere solo- mi volto verso di lui, sentendo l'impellente bisogno di prenderlo a schiaffi.
-Stai parlando di te per caso?-
-Sei una stronza-
-Beh io almeno ho qualche amico, tu invece che cosa hai Will? Ci giri intorno dandoci fastidio sperando che, per qualche assurda ragione, io decida di darti di nuovo attenzioni. La verità è che sei convinto di essere ancora il golden boy della scuola, quello a cui tutto era dovuto, ma la verità è che non sei assolutamente nessuno, sei l'ombra di ciò che eri, un fastidioso insetto che, prima o poi, spero di scacciare. Eri circondato da persone, tutti ti veneravano e guarda come sei adesso, un semplice cliché che non ha ancora capito quando deve togliersi dalle scatole. Non sei nessuno Will, e nessuno ti vuole davvero qui, persino Nate, visto che gli ricordi sempre che, per le stupide idee che gli hai messo in testa, ha rischiato di perdere me-
-Ti credi tanto importante?-
-No affatto, ma so su quali persone posso contare e quali tengono a me, e Nate è una di queste. Tu puoi dire lo stesso?- il volto del ragazzo diventa paonazzo, sul punto di esplodere, o meglio di urlarmi in faccia. –Proprio come pensavo-
-Sei una stronza-
-Mi hanno definita in modi peggiori, anche grazie a te-
-Sai, il fatto che tu mi rinfacci ancora una cosa del genere, potrebbe far sembrare che ancora ti importi-
-O mio dio smettila Will, non mi importa niente di te, perché non lo capisci? Potresti scomparire da un momento all'altro ed io nemmeno me ne accorgerei! Ed ora gira a largo, va' ad importunare qualcun'altra, non ho alcuna voglia di stare qui ad ascoltare le tue cavolate- finalmente il ragazzo decide di andarsene, non lo avrei sopportato un minuto di più.
-Però, sei stata parecchio spietata-
-Era un male necessario Alex, e poi ti posso assicurare che, in confronto a ciò che mi ha fatto lui, non è niente-
-Rose ha ragione, Will fa tanto l'agnellino, ma è stato uno stronzo di prima categoria in passato, senza contare di tutto il piano che ha architettato qualche mese fa-
-Non è questione di non averlo dimenticato, vorrei capire come si può superare quel che mi ha fatto lui, credo che sia impossibile- 


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-E' inutile che mi tieni ancora il muso, sbaglio o siamo appena atterrati in Giamaica?- Brian mi rivolge un'occhiataccia, prima di portare l'iPhone all'orecchio. –Andiamooo, l'ho fatto per il tuo bene, in fin dei conti hai superato l'esame, e festeggerai il tuo compleanno qui, che cosa vuoi di più dalla vita?-
-Che tu stia un attimo zitta, non riesco a sentire se il cellulare di Andrew squilla oppure no- mi allontano un po' da lui, osservando i vari famigliari che si abbracciano con i loro cari ritrovati. E, mentre mi guardo intorno, lo vedo. Shawn si fa spazio tra la folla trafelato, i capelli ricci particolarmente spettinati e più scoordinato del solito. Rido a quella visione e, senza pensarci due volte, lo raggiungo, saltandogli in braccio.
-Ehi- esclama lui, stringendomi. –Era da tempo che non eri così tanto felice di vedermi-
-Certo che puzzi-
-...ed ecco la vecchia Rose-
-Dico sul serio- mi stacco da lui, muovendo ritmicamente la mano davanti al viso. –Però è vero, sono molto contenta di vederti-
-Anche io, mi sei mancata tanto. Giuro che, la prossima volta, registrerò a New York-
-Non fare promesse che non puoi mantenere-
-Ma non ti accorgi che ti sto chiamando?- sbotta Brian, venendo verso di noi. –Mi rispondo da solo: no, perché hai lei davanti ed il tuo cervello è andato in pappa-
-Credo che, dopo due anni in mezzo, non mi vada in pappa il cervello quando ho lei davanti-
-Mmmh ma questo è il primo gesto d'affetto nei tuoi confronti dopo tre mesi, e sappiamo tutti che ti ha messo in astinenza praticamente dagli EMA-
-Me l'hai portato di buon umore devo dire- esclama Shawn, voltandosi verso di me.
-E' ancora arrabbiato perché l'ho fatto rimanere a casa a studiare invece che spedirlo con te in Giamaica sin dal primo giorno, forse si dimentica che ha preso un ottimo voto all'esame di economia!-
-In realtà sono anche offeso perché hai organizzato una festa a sorpresa per Nate dopo tutto quello che ti ha fatto ed io, che ho praticamente evitato che vi lasciaste, non sono stato totalmente calcolato-
-Sai che sei appena atterrato in Giamaica, vero?- Shawn corruga la fronte, mentre Brian incrocia le braccia al petto.
-Questi sono dettagli-
-Andiamo dai- prende la mia valigia e sorride, dirigendosi verso l'uscita.
-E la mia?-
-Sei abbastanza forte da portartela da solo-
-Guarda che così la stai offendendo, ricordati che è una donna emancipata-
-Sì ma è la mia ragazza-
-Però...-
-Te la porto io, basta che stai zitto, non hai fatto altro che lamentarti sin da quando abbiamo lasciato New York- afferro il trolley di Brian ed inizio a trascinarlo sperando che almeno, in questo modo, il suo umore migliori un pochino.
-No ridammela, è imbarazzante-
-Adesso chi è che mi sta offendendo?-
-Mi avete fatto venire mal di testa- saliamo su una macchina noleggiata. Il sole è alto nel cielo e le strade sono colorate. Esco appena la testa dal finestrino, contenta di vedere finalmente qualcosa di diverso da New York, o dai libri di testo.
-Torna la testa dentro, non sei un cane- Brian mi afferra per il colletto e mi fa ritornare dentro, io rido.
-Sono felice- dico. –Spero di non portarmi sfiga da sola, ma quest'anno sembra che stia andando bene, si stanno persino aggiustando le cose che si erano guastate, assurdo-
-Vorrei farti notare che siamo solo a febbraio, non puoi ancora parlare-
-Lasciala stare Brian dai-
-Se prima eri di parte, adesso che ti ha quasi perdonato non hai più una tua opinione-
-Vuoi fartela a piedi per caso?-
-Assolutamente no- borbotta. Di solito sono sempre negativa eppure, per qualche ragione a me strana, questa volta sento che tutto andrà bene. E dire che non ho preso alcuna botta in testa recentemente.
-Questa è davvero la stessa casa in cui ha registrato Harry Styles- dico io, quando arriviamo a destinazione.
-Esatto- salto giù dalla macchina, senza aspettare gli altri.
-Credo che si sia caricata le pile prima di partire, l'ultima volta che l'ho vista tanto iperattiva è stata quando eravamo al Coachella-
-Ciao Rose, mi sembrava di aver sentito delle voci-
-Ciao Andrew- rispondo, sfoderando un sorriso a trentadue denti. –Tieni- dico a Brian, porgendoli la sua valigia.
-Vado a dormire- borbotta lui. Sarà una lunga settimana. 

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Where stories live. Discover now