I know my love should be celebrated, but you tolerate it

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-Quindi che hai intenzio di fare? Ascolterai l'album?- domanda mia sorella, mentre io tengo Luke sulle gambe. Sta iniziando a camminare, quindi tenerlo fermo è praticamente impossibile.
-Non mi costa niente farlo-
-Quindi non ti ha tradito alla fine-
-No, ma non cambia comunque tutto il resto. Il MetGala era il mio sogno sin da quando ero bambina ma, di certo, essere abbandonata sul red carpet non lo comprendeva. Nessuno dovrebbe provare quel che ho provato io, essere umiliata in quel modo davanti a tutti...non ci voglio nemmeno pensare- il bambino, a quel punto, si volta verso di me, porgendomi la sua tigre di peluche. –E la cosa peggiore è che lui si comporta come se non fosse stato niente di che, come se stessi esagerando tutta la situazione-
-E' fortunato che io non l'abbia ancora visto, o gli avrei fatto passare davvero un brutto quarto d'ora-
-Un bel po' di persone vogliono fargli passare un brutto quarto d'ora, spero che non torni a New York per un bel po' di tempo-
-Avete iniziato a cercare una casa piuttosto?-
-Ne abbiamo viste un paio, il problema è che troviamo o super attici o catapecchie, non c'è una vita di mezzo-
-Vuoi una mano? Posso chiedere a qualcuno a studio-
-Magari- esclamo, dando un bacio sulla guancia del bambino. –E' assurdo che un esserino tanto calmo sia venuto fuori da una persona come te, che ha passato praticamente metà della sua vita a folleggiare come meglio poteva-
-Che brutta considerazione che hai di me sorellina-
-Ma è la verità, god save the prom queen- mi fa la linguaccia, alle volte faccio fatica a credere che sia realmente cresciuta, per me è ancora la ragazza che pasa le sue giornate ad ancheggiare con i pompon in mano e che se ne frega altamente dello studio. E, invece, adesso è sposata da un anno e ha un bambino di otto mesi. –Me lo mangerei di baci-
-Il tuo umore è migliorato comunque-
-Sto semplicemente iniziando ad accettare l'intera situazione. E' vero, ero seriamente convinta che avremmo vissuto per sempre felici e contenti, ma non è successo. Tuttavia, come mi avete ripetuto tutti abbondantemente, ho ventuno anni e tutta la vita davanti-
-Ti innamorerai altre mille volte nel corso della tua vita-
-Ne sono consapevole, il problema è che ho paura di come questa storia influenzerà le altre: già, dopo Will, è stato difficile per me fidarmi di Shawn, per questo ho timore di ritornare un cubetto di ghiaccio-
-Avevi diciassette anni, adesso ne hai ventuno, e ne hai passate davvero tante, penso che la lente attraverso cui guardi il mondo sia diversa adesso-
-Lo spero anche io- accarezzo il capo del bambino, sorridendo. –Tu che dici tesoro mio?- si limita a sorridermi, mostrandomi i dentini che stanno crescendo. –Oh sì, hai fatto davvero un bel lavoro. Quando me ne fai un altro?-
-Guarda che non sono mica una sforna bambini, per ora uno basta e avanza-
-Mi piacciono le famiglie numerose-
-Allora dovresti iniziare tu a farne-
-Negativo. Prima devo laurearmi, trovare un buon lavoro e farmi una posizione, solo a quel punto posso pensare di mettere al mondo altri piccoli me-
-Hai dimenticato la materia prima-
-Non l'ho dimenticato, semplicemente, ancora, se penso ad una cosa del genere, mi viene in mente Shawn. Per quasi tre anni ho pensato che avrei passato tutti i miei tramonti con lui e, invece, puff, ogni cosa si è disintegrata davanti ai miei occhi-
-Mio dio, alle volte sei davvero fin troppo poetica-
-Lo so lo so- guardo l'orologio. Sono quasi le sei, devo iniziare a prepararmi. –E' arrivata l'ora di andare. I ragazzi hanno deciso che è giunto il momento per me di fare un po' di baldoria-
-Hanno ragione, negli ultimi tempi hai fatto la vita della principessa consorte-
-Non è assolutamente vero- ci alziamo, ed io le porgo il piccolo Luke che, non appena si stacca da me, inizia a piagnucolare. –No no amore mio, giuro che domani torno di nuovo a trovarti-
-E' assurdo, quando Mike è partito non ha battuto ciglio-
-Che posso dirti, è già pazzo della zia, che lo vizia sempre- gli faccio il solletico sulla pancia, e lui sembra calmarsi.
-Di questo passo, verrà sempre da te quando ha un problema-
-Oh lo spero. Lo porterò a fare il suo primo tatuaggio-
-Perché, invece, non pensi a quelli riferiti a Shawn che ti dovrai rimuovere?-
-Ho già preso appuntamento con la dermatologa e no, non possono anestetizzarmi purtroppo. La cosa peggiore è che non ho nemmeno lacrime da piangere in questo momento-
-La prossima volta ci penserai prima di fare una cazzata del genere-
-Sembri la mamma adesso- sorride, i suoi occhi si riempiono di lacrime. –Guarda che non era un complimento, mi sto riferendo a quando rompeva per la qualsiasi-
-So che vorresti averla accanto in questo momento-
-In realtà sono molti i momenti in cui vorrei averla accanto ma sai com'è, non sono mai stata la preferita di dio- scrollo le spalle, assottigliando le labbra. –Adesso scusami, ma devo davvero andare, o Daisy mi uccide-
-Va bene. Divertiti anche per me, non sai quanto mi manca andare in giro a fare baldoria-
-Hai ventinove anni, non hai più l'età per fare baldoria, dovresti già avere i primi reumatismi-
-Quanto sei stronza-
-Dico sul serio, ricordati che hai pur sempre un figlio, sono finiti i tempi da reginetta del ballo-
-Devi farmi maledire Shawn per caso? Perché sei tornata acida-
-Sto scherzando. Ci vediamo domani-
-A domani- esco da casa sua. Ho parcheggiato la mia Vespa proprio di fronte, così prendo il casco, lo indosso e salgo su di essa.
I ragazzi sono stati abbastanza irrequieti da quando sono tornata da Los Angeles, tuttavia si sono rivelati alquanto contenti di sapere che non avevamo fatto pace. Pare che avessero scommesso anche dei soldi, assurdo.
Sono convinti che stia bene, che tutto si sia sistemato, ma la verità è che ancora ho difficoltà a dormire la notte, che non sono più abituata a stare sola nel letto, che ogni cosa che faccio, in un modo o in un altro, mi ricorda lui. Shawn è ancora presente in tutto ciò che mi circonda, come un tatuaggio di cui non posso liberarmi (anche se spero di poter rimuovere sia il 'so take my hand and we'll be alright' che la rondine). Ma, d'altronde, non siamo stati insieme un giorno, ma quasi tre anni, più tutta la storia che c'è dietro e su cui evito di soffermarmi. Non avrei mai potuto pensare che il ragazzo che veniva a trovarmi ogni giorno alla Constance avrebbe finito per spappolare completamente il mio cuore.
-Dio mio Greyson, smettila di pensare a queste cose- borbotto. –Tra l'altro dovrei anche darci un taglio con questa storia del parlare da sola, sembro una pazza- ridacchio. Probabilmente, l'aver pianto così tanto, avrà scombussolato qualche equilibrio interno.
Eppure il dolore nel petto c'è ancora. Un dolore che, probabilmente, non passerà molto facilmente, ma su cui sto lavorando.

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن