Back to the days when the days were better

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– No no no, non ci salgo – incrocio le braccia e scuoto la testa. Oggi siamo a Chicago, e ad i ragazzi è venuta la brillante idea di fare una gita in barca. – È inutile che provate a convincermi, rischio di vomitare la colazione –

– Ma sarà divertente! – esclama Shawn. – E poi hai fatto due crociere, quindi non capisco dove sia il problema –

– Ti ricordi il tour dello scorso anno? Quando siamo andati in Irlanda? –

– In effetti hai vomitato anche l'anima – socchiude un occhio. – È un brutto momento per dirti che, per i miei vent'anni, ho pensato di fare una festa su una barca? –

– Avevi dato per scontato che io non ci fossi, comprensibile. –

– No, in realtà avevo dato per scontato che fosse un problema risolvibile – le sue guance si colorano di un rosso acceso. – Mi dispiace, non c'ho totalmente pensato –

– Non preoccuparti, in qualche modo farò...almeno non credo – continuo ad osservare la barca di fronte a me, non sapendo bene che cosa fare.

– So che non è l'ideale, ma stanno venendo tutti, persino tua sorella con Luke, corri il rischio di rimanere in hotel da sola. –

– A me piace stare sola, non ho problemi a rimanere per conto mio – mi stringo nelle spalle. – Quando sono andata a Parigi per imparare il francese, trascorrevo molte mattinate a passeggiare per gli Champs-Elysées in totale tranquillità –

– Non mi piacerebbe comunque l'idea di lasciarti sola. Se dovessi succederti qualcosa... –

– Come potrebbe succedermi a Chicago? Se dovessi perdermi c'è comunque Google Maps – il ragazzo non sembra troppo convinto dalle mie parole, anche se si limita a fissarmi con le guance gonfie. – Non guardarmi così, sai che è vero –

– Non ti sto guardando in nessun modo. –

– E invece sì. –

– No. –

– Sì. –

– No. –

– Sì. –

– No. –

– Sì. –

– No. –

– Avete finito di fare i bambini voi due?! – sbotta Stella, tenendo in braccio Luke. – Rosebelle sali su questa cavolo di barca e basta –

– Devo ricordarti... –

– Non hai mangiato niente, che cosa dovresti vomitare? –

– Ti posso assicurare che non è così che funziona, non è così semplice. –

– Beh IO la faccio semplice quindi, se entro cinque minuti, non ti vedo con i piedi sulla barca, giuro che ti vengo a prendere per i capelli. –

– Ma per quale motivo ce l'avete tutti con me? – sbotto. – Perché non posso essere libera di fare semplicemente ciò che voglio? –

– Perché devi trasformare ogni cosa in un dramma in cui tu sei la protagonista? –

– Non sto facendo proprio niente Stella, sei tu che sei sbottata dal nulla, tra l'altro non sono nemmeno fatti tuoi in teoria. –

– Ah no? –

– Avete finito voi due? – dice, a quel punto, Mike. – Stella, Rose può fare quello che vuole, fine della storia –

– Ti ringrazio – esclamo, allargando le braccia.

– Perché la difendi sempre? –

– Non è questione di difenderla, semplicemente, questa volta, ha ragione lei.–

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Where stories live. Discover now