Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)

I wish that I could wake up with amnesia,

and forget about all these stupid little things (caro wattpad, quando mi permetterai di mettere dei titoli lunghi?)

Sobbalzo, sentendo Photograph provenire dal mio cellulare. Sbatto un paio di volte le palpebre, cerando di capire chi sono e da dove vengo. Ho bevuto decisamente troppo ieri sera.

-Pronto?- rispondo, gettandomi subito dopo sul letto. Poggio un braccio sulla fronte, la testa mi duole in una maniera indescrivibile.

-Rose? Sono Shawn-

-Lo so. Ho sentito la suoneria- aspirina. Devo assolutamente prendermi un'aspirina.

-Ho letto il messaggio che mi hai scritto ieri sera, è davvero molto bello. E scusami se mi sono comportato come uno stronzo. La verità è che sono parecchio stressato. Questo è il mio sogno, ed io ho paura di sbagliare qualcosa e di perdere ogni cosa. Sento tutto il peso sulle mie spalle, per questo ho bisogno di averti qui con me. Con te è tutto più semplice. Tu mi guardi come se non potessi mai sbagliare, ed io so che non posso deluderti-

-Sto cercando di capire se si tratta di qualcosa di estremamente dolce, o di uno stratagemma che gioca a tuo favore-

-Ti amo, questo è quello che conta. E mi dispiace di averti detto certe cose ieri. E' giusto che tu dia la priorità ai tuoi esami, ed è anche per questo che ti adoro. Non ti sei cullata sul fatto che io sono io e hai continuato a studiare-

-Non avrei mica lasciato ogni cosa soltanto perché sto con un cantante. Cher una volta disse che sua madre le aveva consigliato di truccarsi, vestirsi bene e di andarsi a trovare un uomo ricco. E sai cosa le rispose lei? Sono io l'uomo ricco. Ed io sono pienamente d'accordo con lei. Non devo dipendere da qualcuno-

-Lo capisco e lo accetto. Ma non credo che ci sia niente di male se, qualche volta vieni meno a questo principio e lasci che io mi prenda cura di te. Ti ho sempre ripetuto che non si tratta di abbassare la guardia o altro, ma di una semplice relazione tra due persone, stop-

-Perché siamo finiti a te che mi psicanalizzi? Vado già dalla McKinley, non ho bisogno di questo, ma solo che il mio ragazzo sia un po' comprensivo-

-Sei di cattivo umore, ed è solo mattina-

-Non mi sento molto bene- Daisy, oltre ad uno scaffale segreto per l'alcool, ne dovrebbe tenere uno anche per i medicinali post sbornia. Avevo dimenticato quanto facesse schifo il giorno dopo. –Credo di dover vomitare- sposto la mano sulla bocca, combattendo contro il senso di nausea.

-Oh aspetta un attimo. Non è che sei...?-

-Cosa? Diamine no, ho le mie cose in questo momento-

-Avrei preso immediatamente un aereo, sappilo. Voglio dire, un figlio-

-Non è così, niente pagnotta nel forno, è ancora troppo presto per discorsi del genere. Abbiamo solamente esagerato con l'alcool ieri sera, tutto qui-

-Sei uscita? Non me lo hai detto-

-No no. Daisy aveva una bottiglia di tequila nascosta in casa e ce la siamo bevuta mentre camminavamo sul viale dei ricordi-

-E credo che non fosse più tanto buona- la diretta interessata entra in camera e si getta accanto a me. Il suo volto è madido di sudore, e si rannicchia come un cucciolo di orso che sta andando in letargo.

-Un momento, teniamo dell'alcool in casa?-

-Dammi quel dannato telefono- prende l'iPhone dalle mie mani e lo mette in vivavoce. –Mendes datti una calmata, una sbronza non ha mai ucciso nessuno-