And you were gonna marry me

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– Milwaukee, che cosa c'è in Milwaukee? – Brian scende dal pullman e porta le braccia sui fianchi, guardandosi intorno. – E poi perché ha questo nome? -
– Cerca su Wikipedia – gli dico. – Sono sicura che troverai la risposta a tutte le tue domande –
– Ah ah, spiritosa. –
– Guarda che sono seria. –
– Pensavo che mi avresti dato tu le risposte, lo fai sempre. –
– Non questa volta, non sono un'enciclopedia vivente. –
– Strano, avrei detto di sì – gli mostro il terzo dito, lui scoppia a ridere. – È una piccola vendetta personale, in fondo mi devi una camicia di Versace –
– Io non ti devo proprio niente, è stato Andrew a buttarti in acqua, non io. –
– Lo ha fatto per te. –
– No, l'ho fatto perché eri diventato fastidioso – dice il diretto interessato, stringendosi nelle spalle. – Alle volte sai davvero come essere irritante –
– Non sei la prima volta che qualcuno glielo dice ­– Shawn gli passa una mano tra i capelli rossi. – Però gli vogliamo comunque bene –
– Grazie amico, è davvero bello vedere che c'è ancora qualcuno dalla mia parte. –
– Non fare il melodrammatico su – gli passo un braccio intorno alle spalle. – Alla fine siamo qui no? –
– In effetti sì, siamo tutti qui. –
– Non proprio tutti, mancano i ragazzi. –
– Meh, non credo che sarebbero tanto contenti di essere qui, quindi è inutile includerli. –
– Non rispondono ai miei messaggi – mormoro. – A parte Luke, si rifiutano tutti di parlarmi, Daisy mi ha persino bloccato sul cellulare, non posso chiamarla –
– Un po' infantili – esclama Shawn. – Okay, possono non essere d'accordo con quello che hai fatto, ma questo non li autorizza a comportarsi così. È la tua vita alla fine, sei tu quella che devi decidere, non loro –
– Vai a spiegarglielo. Lo hanno preso come un alto tradimento. –
– Siete un po' tutti melodrammatici, scusa te lo dico – aggiunge a quel punto Brian. – Alla fine tu sei qui anche perché è partita Stella, quindi non capisco dove sia tutto il problema. Shawn non ti ha tradito, ha fatto soltanto lo stronzo, niente che non si possa risolvere. Se Daisy si fosse trovata al tuo posto, lo avrebbe già perdonato –
– In effetti ha finto di vedere un bel po' di cose quando stavo con Adam – mi stropiccio le palpebre. Sono ancora le otto ed io sono tanto stanca. – Le nostre relazioni erano leggermente tossiche quando eravamo al liceo –
– Leggermente – dicono contemporaneamente i due ragazzi.
– Adesso fate il coro noto. –
– Siamo cresciuti insieme lo sai, ci leggiamo nella mente – Brian sposta velocemente la mano dalla sua fronte a quella di Shawn.
– Ma ha bevuto questa mattina? -
– Non lo so, io stavo controllando te per evitare che cadessi dal divanetto mentre dormivi. –
– Sto per vomitare – Brian si porta una mano sullo stomaco, fingendo un conato. – Dio mio, avevo dimenticato quanto foste smielato, o forse il mio cervello lo aveva rimosso, e ne capisco perfettamente il motivo –
– Vorrei ricordarti che sei tu che ci giri sempre intorno, e che preghi ogni notte affinché torniamo insieme. –
– Non prego ogni notte Shawn – borbotta. – Accendo le candele e faccio gli scongiuri affinché voi due torniate insieme, cerco di riallineare i vostri chakra –
– Fingerò di non aver sentito niente. –
– Anche io – sia io che Shawn lo superiamo, dirigendoci on le valigie dentro l'albergo che ci ospiterà per questa sera. – Si è bevuto il cervello. –
– Completamente. Se avesse usato almeno metà della materia grigia che usa per queste stronzate per studiare, a quest'ora non si ritroverebbe indietro con le materie. –
– È pigro lo sai, senza contare che ci ha preso gusto a girare per il mondo con me. –
– Sì okay, però non è una cosa che potrà fare per sempre, lo sai vero? –
– E che faccio, gli dico di non venire più con me? –
– Beh sarebbe un inizio. –
– Rose ma come ragioni? –
– Non farmi passare per la cattiva adesso – fa per rispondermi ma, proprio in quel momento, arriva Brian, ed io gli pesto un piede per farlo tacere.
– Di che state parlando? –
– Niente – esclamiamo entrambi, scambiandoci un'ultima occhiata.
– Avete parlato nello stesso momento, sapete cosa vuol dire? Che state tornando in sintonia, quindi gli Shose stanno tornando. –
– Shose? – corrugo la fronte. È ubriaco, sennò non si spiega.
– Il nome della vostra coppia no, come i Brangelina. –
– Che sono scoppiati – sottolineo.
– Credo tu abbia bisogno di dormire – Brian gli sbatte una mano sulla spalla. – Una bella e lunga dormita –
– Ma io sto bene. –
Credi di stare bene, ma in realtà... –
– ...stai dando chiari segni di cedimento – assottiglio le labbra. – Dici cose senza senso –
– A me non sembra – si stringe nelle spalle. – Sono normale...Shawn tu che dici? –
– Oh no no no, lasciatemi fuori da tutta questa storia, sarò come la Svizzera, imparziale. –
– Non siamo mica in guerra – borbotta lui. – E poi, anche se dessi ragione a lei, non mi offenderei, anzi, sarei contento, non avete idea di tutti passi avanti che state facendo! – batte le mani, contento. – Ancora un po' e tornerà tutto come prima, me lo sento –
– Forse hai ragione, potrebbe essere una distrazione per lui. –
– Lo so, io ho sempre ragione. –
– Ma di che diamine state parlando? -
– Niente – ripetiamo, per la seconda volta, contemporaneamente.
– State confabulando...ancora meglio, è come vincere alla lotteria! – saliamo tutti e tre nell'ascensore, con Brian che ha un sorriso che va da una parte all'altra dell'orecchio. – Tornerà tutto come prima nel giro di qualche mese, me lo sento –
– Stai diventando ripetitivo. –
– Oh insomma Shawn, non comportarti come se non ti importasse niente di tutta questa storia, guarda che lo so che, dentro di te, stai facendo le capriole. –
– Sta' zitto – borbotta, col volto rosso in viso. – Non sei nella condizione di poter parlare –
– Perché tu sì? So benissimo che, non appena entrerai in camera, inizierai ad urlare come un forsennato. –
– Brian! –
– Oh ti prego, pensi che non lo sappia? È più intelligente di tutti noi messi insieme. –
- Ti odio. –
– Non ti crede nessuno. –
– Brian oggi rischi di prendere le botte, te lo dico. –
– Come sempre d'altro canto. –
– Sapete, tutto sommato mi era mancato tutto questo teatrino – ridacchio. – Non pensavo che lo avrei mai detto ma, invece, è così. Mi siede decisamente mancati –
– Aaaaah lo sapevo! – Brian inizia a saltellare. – Lo sapevo che sarebbe tornato tutto alla normalità! –
– Siamo in un ascensore, puoi smetterla di saltare?! –
– Don't rain on my parade Shawn – il ragazzo mette una mano davanti a lui. – Dio, mi chiedo perché tu non stia facendo i salti di gioia –
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Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Место, где живут истории. Откройте их для себя