He was sunshine, I was midnight rain

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– Dove stai andando? – Shawn sta dietro di me con le braccia conserte.
– A fare surf. –
– A fare surf? – corruga la fronte.
– Sì, perché, che c'è di strano? –
– Niente, stavo solo pensando che, quando vivevi ancora qui, facevo davvero fatica a portarti in spiaggia. –
– In teoria sto scendendo con la muta, perciò... –
– Beh è comunque un inizio. –
– Non sono più quella ragazza – scrollo le spalle. ­ – Non lo sono più da un po'. Nel corso degli anni ci evolviamo e cambiamo forma continuamente, a volte anche in un arco di tempo minimo –
– Profondo come pensiero, soprattutto se consideriamo che sono solo le dieci di mattina. –
– Che stronzo – cantileno. – Hai appena rovinato un momento di epifania e riflessione –
– Ah ah, dì piuttosto che vuoi scappare da tutta la situazione con Daisy degli ultimi giorni. –
– Come faccio a scappare da una persona che non è nemmeno nella mia stessa città? –
– Ci riesci benissimo. Quando non vuoi pensare ad una determinata situazione, inizi a fare venticinquemila cose per evitare di farlo, per focalizzarti su altro. –
– E se lo sai benissimo perché me lo fai notare? –
– Perché non è un comportamento sano e tu lo sai – gonfio le guance, sbuffando. – Per il resto, se vuoi e se mi vuoi, posso venire con te–
– Non mi dispiacerebbe ora che ci penso. –
– Davvero? – corruga la fronte.
– Perché questo tono sorpreso? –
– Per tutto quello che è successo. –
– Non preoccuparti, adesso ti tollero di più. –
– La ringrazio – allunga un braccio e mi strizza una guancia. – Non essere triste ti prego, sono sicura che tutti si sistemerà –
– Lo spero. Mi chiedo come sia possibile che, ogni volta, aggiusto una cosa e poi si guasta un'altra. –
– Non pensarci, falla sfogare, appena si calmerà tornerà sui suoi passi. –
– Non credo proprio. Nessuno di loro vuole più rivederti, e in parte hanno ragione, quello che hai fatto è imperdonabile. –
– Sono tornato indietro – afferra le mie mani. – Sono immediatamente tornato indietro a cercarti, ma tu eri già andata via, volevo inseguirti – chino leggermente la testa di lato. Come faccio a sapere se sta dicendo la verità? Sono mesi che me lo domando, che cerco di capire, che cerco di trovare una soluzione. – Vorrei soltanto che tu mi credessi –
– Vorrei farlo anche io – sbuffo. ­– Beh comunque questo è quanto, andiamo?–
– Agli ordini capo – fa il saluto militare, io roteo gli occhi al cielo. – Che c'è? –
– Sai che sei un idiota, vero? –
– Ouch. –
- Ti assicuro che ti ho detto di peggio in questi mesi. –
– Posso immaginare. –
– Ho persino comprato una bambola voodoo. –
– Non volevo saperlo – scuote la testa. – Adesso sono davvero spaventato –
– Nah figurati, in fondo non ti è successo niente, no? – deglutisce. – Sei diventato pallido come un cencio –
- Beh sai com'è, mi hai appena detto che hai una bambola voodoo per me. –
– Te lo meritavi. –
– Non usare quella voce. –
– Quale voce? –
– La vocina che abbini sempre agli occhi dolci – a quel punto ridacchio. – Vedi? Lo sai anche tu! –
– No, non so di cosa tu stia parlando. –
– Ah ah, falsa – sibila. – Sei una falssssa –
– Che? –
­– Sei.una.falsa. –
– Adesso ho un'insana voglia di buttarti giù dalla tavola quindi, se fossi in te, mi guarderei nelle spalle. –
– Ho paura. –
– Devi averne – riduco le palpebre a due fessure. ­– Sveglio Brian? –
– Nah, inizierebbe a borbottare, a lamentarsi del sole...e poi non vuoi passare un po' di tempo sola con me? –
– No – dico, senza pensarci due volte. ­­– Insomma, ricordati che, per te, sto perdendo tutti i miei amici –
– Non ti ho obbligata a venire qui, lo sai. –
– Shawn, sto scherzando – isso la borsa sulla spalla. – Non stare sempre sulla difensiva –
– Ah io? – punta il dito contro il petto. – Questa è bella –
– Adesso andiamo, se lasciamo passare ancora del tempo, troveremo troppa gente, e non ho voglia di vedere troppa gente per ora. –
– Adesso sì che riconosco la mia piccola asociale – allunga una mano e mi strizza una guancia. – Dentro di te sei sempre la solita poetessa maledetta –
– Dopo questa ti lascio qui, ciao. –
– Aspettami! – afferra la prima asciugamano che trova a tiro e mi raggiunge. – Sono pronto –
– La tua tavola è in garage – mi guarda corrucciato. – Nel senso che io la mia l'ho già caricata sulla jeep –
– Ah – gonfia le guance.
– Non fare quella faccia, stavo uscendo da sola. –
– Perché non me lo hai nemmeno chiesto. –
– Ero convinta dormissi. –
– Non sei nemmeno venuta a controllare. –
– Shawn, mi stai facendo ulteriormente perdere tempo – il suo viso si rattrista. – Non fare quella faccia su, ti ho comunque detto di venire con me, in fondo è il risultato quello che conta –
– Lo senti questo? –
– Cosa? –
– Il rumore delle tue unghie che si arrampicano sugli specchi. –
– Assolutamente no. Ti ripeto, non ho chiamato nessun altro, ho visto che stavate ancora dormendo tutti e ho deciso di andare a fare surf, perché la stai prendendo tanto sul personale? –
– Vado a prendere la tavola, aspettami in macchina. –
– Va bene – roteo gli occhi al cielo. Non capisco per quale motivo stia facendo tutto questo casino.
Esco di casa e salgo in auto. Il sole non è ancora altissimo, ed io voglio davvero arrivare prima che la spiaggia si riempia, prima che arrivino bambini con i loro schiamazzi ed i ragazzi che schizzano. Forse Shawn ha ragione, forse sto scappando dall'intera discussione con Daisy, o forse voglio semplicemente staccare il cervello, visto che la testa sta iniziando a diventare pesante e dolente. Devo smetterla di andare sempre a duecento all'ora, non mi fa per niente bene, finirò per esplodere. E credo di esserci davvero vicina da come sta iniziando a pulsarmi il cervello e da come mi stanno cadendo le palpebre. Grandioso, cadrò sicuramente dalla tavola da surf.
– Eccomi! Per un attimo ho temuto fossi già partita. –
– Non sono così crudele, per chi mi hai preso? –
– Era una battuta sarcastica Rosebelle, rilassati. –
– Sono rilassata. –
– No, per niente, sei tesa come una corda di violino. Ascolta, se è la mia presenza che ti fa questo effetto, posso tranquillamente rimanere a casa, non è necessario che io venga. –
– Non c'entri niente, tranquillo. –
– Quindi non ti dispiace se ci sono anche io? –
– No. Ed ora, se sei pronto, andrei, prima che la spiaggia si affolli troppo. –

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 15, 2023 ⏰

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Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora