CAPITOLO 62

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Come promesso a me stessa, stamattina andrò dalla signora Carol, la mamma di Jade. Ancora non ho parlato con lei, anche perché ultimamente non ci stiamo sentendo tanto, mi sta dando lo spazio necessario per godermi la mia famiglia finalmente ritrovata e amorevole con me. Per quanto mi ha detto, lei sta trascorrendo molto tempo con Chad, quando i team glielo permettono, ed io sono felice che anche loro si trovano bene insieme come me e Josh.
Nell'ascensore del vecchio palazzo, inizio a torturarmi le mani e come sempre Josh se ne rende conto. Mi accarezza una guancia ed io poggio la mia faccia con tutto il peso.
<È il posto?>.
Annuisco. Ha questo strano potere di leggermi la mente, che segretamente amo alla follia. Mi abbraccia man mano che l'aggeggio continua a scalare i piani.
<Non ho ancora parlato con Jade e non so se lo farò. Avrei voluto non saperlo sinceramente> mi riverisco allo stato di salita di sua madre.
<Farai la cosa giusta, così come l'hai sempre fatta>. Mi rassicura poco prima che le porte si aprissero.
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<Chi è?>. Quasi mi commuovo a sentire la voce della donna che mi ha letteralmente cresciuto per tutti questi anni. Non rispondo, perché sono curiosa di vedere la sua faccia, appena mi vedrà, non l'ho avvisata del mio arrivo proprio per questo motivo. Apre la porta lentamente ed una volta che mi vede per poco non piange -anche lei-.Non resisto e mi fiondo su di lei abbracciandola fortissimo.
<Mio Dio, ditemi che non sto sognando> dice Carol <Jade non mi ha detto che sareste tornate>mi dice senza staccarsi ancora.
<No Carol, sono sola> mi stacco <o meglio, sono qui con il mio ragazzo, Jade è rimasta a New York>. Ora mi sento in colpa, non ho pensato a quest'inconveniente.
<Oh cara, nessun problema, entra pure> il sorriso che aveva prima , è diminuito, ma è pur sempre felice di vedermi, così come me.
Presento i due e poi inizia a parlare <sei così.. non so, diversa. Ma raggiante..>.
<Come stai?> gli chiedo e per un attimo non mi scappa una lacrima.
<Bene tesoro> finge, perché noto il suo sbalzo d'umore.
Ci porta in cucina e inizia a preparare delle tazze di the <come i vecchi tempi, solo che non avremo Jade ma questo bel giovanotto> .
<Che mi dici? Come va il lavoro con Jade? Mi ha parlato di un ristorante se non sbaglio>.
Qualche mese fa mi veniva più facile mentire a mia madre che a lei <ehm.. sisi, ci troviamoci molto bene> dico soltanto appunto perché non riesco a dirgli bugie.
<La casa nuova? L'economia? Riuscite ad arrivare a fine mese? Vi sta bene il lavoro che vi ha scelto Marcus?> . Dio mio, spero che non parli di Marcus facendo notare una certa confidenza.  Dopo tutte queste domande, inizia a pensare <non è che anche Jade è fidanzata e non mi ha detto niente? È un bravo ragazzo almeno?>.
Sorrido e mi copro la mano con la bocca <entrambe avete dei segreti a quanto pare> non percepisco nemmeno io il tono e l'emozione con lui ho detto ciò. Sarà sicuramente tristezza, ma forse anche rabbia, perché avrebbe potuto dirlo almeno a suo figlia.
Lei si arrende, abbassa le spalle e sbuffa <tua madre. Sicuramente te ne avrà parlato lei>.
Josh che finora è stato in silenzio, si guarda in torno e dice <ho visto una terrazza da quella parte, posso andare a dargli un occhiata?> lo fa sicuramente per lasciarci parlare in pace da sole, non che sia di intralcio, ma ha compreso la situazione e gliene sono grata.
Carol annuisce <certo bel giovanotto va pure> dice con suo fare gentile.
Una volta che se ne va, continua a guardare in quella direzione ed io mi avvicino a lei <io non ce l'ho con te ok? Tu sai quanto bene io ti voglia. Come stai? Questa volta realmente>.
<Oggi bene, ti ho vista quindi ancora meglio> mi accarezza una ciocca di capelli <ma delle volte male, davvero tanto male>.
La prendo per mano facendola sedere <sei tutto il giorno da sola, come fai a prenderti cura di te stessa?>.
<Me la cavo, come me la sono sempre cavata>.
<E perché non hai detto niente a Jade?> prendo le sue mani e le porto sulle mie ginocchia e continuo ad accarezzarle.
<Sarebbe tornata senza alcuna esitazione ed io non voglio mettergli i bastoni fra le ruote. È felice, lo sento, l'ho capito che è innamorata da come parla>.
Sorrido ed ancora una volta stiro le labbra per non farglielo notare.
<Ho avuto un idea, è abbastanza folle, ma si può fare. Carol devi dirlo a Jade, ci starebbe male se fossi io a dirglielo.. >.
<No, non se ne parla. Non voglio rovinare la sua felicità>.
<Fammi finire> mi fingo offesa <io e Josh fra qualche giorno torniamo a New York, vieni con noi>.
Inizia a scuotere la testa, ma faccio in modo che non cominci a parlare <starai a casa da noi. "Tua sorella"> bisbiglio le ultime parole <sta con un signore che conosci benissimo, è ricchissimo e potrà portarti dai migliori medici di New York. Guarirai lì vicino a tua figlia e tua sorella, che ha la stessa tua gentilezza> parlo della signora Allen < avete la stessa bontà d'animo, mi da sempre ottimi consigli quando mi vede giù di morale. Sarà felice di vederti e sono sicura che sarà lo stesso per te>.
Carol finalmente ride e così gli do l'incentivo <e poi ti farò conoscere il ragazzo di Jade... se ce ne sarà uno> alzo le spalle lasciandola con il dubbio.
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