CAPITOLO 10

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《Dove andiamo?》chiedo a Cole dopo aver lasciato la villa.
《Un amico di Carte ha organizzato una festa a casa sua》
《Non pensavo fosse una festa intima》
《Credimi, le feste di questo ragazzo non sono mai intine》dice facendo un sorriso.
Mi piace stare con lui, ride sempre ed emana positività.
《Perché mi guardi in quel modo?》mi chiede.
Che figura di merda!!
《Oh, emh.. scusa》rispondo cercando di non balbettare guardando davanti a me.
《Sai, sei stata coraggiosa stasera a cena》confessa
《Grazie. Era il minimo che potevo fare》
Mi fa il suo solito sorriso per poi prestare di nuovo attenzione alla strada.

Poco dopo siamo davanti ad una villa non troppo grande a Howerd Bich. Già da fuori si sente la musica alta e mi chiedo come i vicini facciano a sopportarla.
Io e Cole scendiamo mettendoci sul marciapiede e subito dopo arrivano gli altri.
Ian e Jade ci raggiungono in una macchina, James e Jonathan con un altra e Carter in un altro veicolo da solo.
《Infondo siamo una bella squadra》penso ad alta voce facendo ridere Cole.
Entriamo tutti insieme accompagnati dal ritornello di i'm an albatraoz e con le luci basse e quelle della discoteca colorate.
《Io vado a prendere da bere, voi che fate?》chiede James, così lo seguiamo tutti in cucina dov'è stato allestito un tavolo pieno di alcool con un barman che versa le bevande.
《La mia bella compagnia che non si perde una festa》dice il barman salutando tutti con una stretta di mano. 《e sempre con delle belle ragazze》continua lui e sorrido per il complimento.
《A me fai red bull e vodka alla fragola》dico decisa dopo che ha chiesto cosa poteva prepararci. È il mio cocktail preferito.
《Alex, tu sai quanto io amo questa canzone》mi dice Jade iniziando a ballarmi in torno.
Amo Jade e i suoi modi di fare, io non so come lei faccia a sentirsi gli occhi addosso e continuare a ballare come se fosse una dea. Mentre io sono un tronco e riesco a sciogliermi solo dopo il decimo bicchiere e sembro anche una ragazza in preda alle crisi epilettiche.
Certo anch'io ballo, ma in camera mia.
Prendo da un braccio Ian 《tocca a te》gli dico invitandolo a ballare con la mia amica, così si avvicinano alla pista improvvisata in mezzo al salotto dove ci sono altre persone che fanno la loro stessa cosa.
《Tu non balli?》mi chiede Cole divertito dalla scena
《Certo, in camera mia》dico facendo ridere tutti.

La serata sta andando in modo perfetto.
Jade torna per bere solo dopo la fine delle canzoni accompagnata da Ian, Carter ci sta provando con una ragazza da un bel po' che sembra non mollare l'osso, io, Cole, James e Jonathan passiamo da un bicchiere all'altro.
Piano piano il mio piede inizia ad andare a ritmo della musica, così come le mie spalle e la mia testa, ma più di questo non posso se voglio essere apposto con la mia reputazione.
《Dai Alex, sciogliti》 mi incita Jonathan scuotendo le spalle.
Mi fa ridere il loro modo di provare a farmi ballare, ma finirei per pentirmene quindi proprio no.
《James》una bellissima ragazza chiama il ragazzo che mi sta affianco
《Ehi Mary che ci fai tu qui?》
《Mi sembrava strano che vi foste persi una festa》commenta lei.
Sono passati altri ragazzi prima di lei che hanno detto più o meno la stessa cosa, possibile che sono dei festaioli accaniti?
《Vieni, ti presento Alexis è arrivata da poco qui a New York》
《Piacere》dico porgendo la mano.
Questa sera mi sarò già presentata mille volte.
《Piacere mio》dice con un sorriso 《si sta comportando bene mio fratello?》.
Sgrano gli occhi guardando prima l'uno poi l'altra, non si somigliano per niente!
James è moro, mentre Mary ha i capelli rossi, lui ha delle labbra fini, mentre lei ha le labbra carnose. Guardandoli bene però, mi rendo conto che hanno gli stessi occhi grandi neri.
《Si lo so, non ci somigliamo per niente》dice lei ridendo della mia espressione buffa.
Jade torna barcollante, un po' per l'aver ballato fino ad ora ma sopratutto perché ad ogni fine canzone viene ad ingerire altro alcool.
《Un altro》 dice al barman indicando il suo vecchio bicchiere
《No Jade basta》dico attirando la sua attenzione
《Perché?》mi chiede facendo il labbruccio
《Perché direi che per stasera basta così》
《Si mamma》risponde in modo infantile incrociando le braccia al petto e facendo ridere tutti.
《Ehi, lei chi é? E perche mi prende in giro? Alex la vedi? Ride di me》continua facendo ridere ancora di più tutti quanti.
《Vieni, andiamo a prendere un po' d'aria fuori》faccio per prenderla da un braccio ma Ian mi precede.
《Non sapevo che non regge l'alcool sennò non gliel'avrei permesso. Le chiederò scusa domani》.
Gli sorrido, così la prende circondandogli con una mano il fianco facendola avvicinare ancora di più a lui.
Ian non si fa problemi a mostrare i suoi "sentimenti" per Jade.
All'inizio pensavo che fosse il solito spavaldo che cerca in tutti i modi di fare qualcosa in più, invece come ha dimostrato poco fa ha anche un lato dolce che lo differenzia dalla massa.
Anche mentre ballavano, non cercava il contatto fisico, ballavano e si divertivano, nient'altro.
Siamo fuori dalla villa grigia.
《Come ti senti?》gli chiede alla mia amica.
《Io benissimo, non so perché vi state preoccupando per me. Vedo solo un po' sfogato e poi vedo un fenicottero, proprio qui, guardate com'è carino》risponde facendo segno fra me e Ian con un sorrido da ebete.《Non ne avevo mai visto uno, sono bellissimi》continua.
《Ian, puoi dire a Cole che noi andiamo. Non mi va di farla rimanere ancora qui in queste condizioni》
《Hai preso la patente?》
《No, ma me la cavo》
《Allora vi accompagno io e poi mi faccio venire a prendere da Cole》
《Non vorrei..》 ma non mi lascia finire che continua lui 《non è un disturbo e poi non si sa mai che vedo un fenicotto anche io》risponde ridendo.
Mi volto verso la strada e ri conoscerei quel WRX S4 bianca in mezzo a cento.
《Andiamo》dico a Ian. Così prende Jade come prima e si dirige alla macchina, io resto a guardarli mentre loro hanno quasi raggiunto la macchina.
Mi giro ancora una volta nella direzione di quella macchine e vedo l'ultima persona che avrei voluto vedere in questo momento. Come se richiamato dal mio sguardo si gira guardandomi, spalanca gli occhi.
Distolto lo sguardo e inizio a camminare a passo svelto facendo finta di niente.
Lo sento chiamare il mio nome più volte gridando, spero che Ian non lo senta.
Mi sento prendere da un braccio e portarmi dietro una siepe.
Chiudo gli occhi per non vederlo, non dovevo girarmi, maledetta curiosità.
Si perché è solo curiosità!
《Alex, vorrei dirti tante cose, ma non so da dove iniziare. Pensavo te ne fossi già andata e questo pensiero non ha fatto che uccidermi》.
Ha parlato così velocemente che le parole mi sono sembrate quasi incomprensibili.
《Ti prego guardami》sussurra.
Così deciso di aprire gli occhi poco alla volta, fino ad aprirli del tutto. È sempre bello, com'è possibile?
《Parlami per favore》dice prendendomi per il polso.
In questo preciso momento mi tornano in mente tutte le scene e le parole di questa mattina a casa di Marcus.
《Ci avete quasi uccise e avete fatto finta di niente. Cosa ti dovrei dire? Mi viene da torarti un pugno in faccia, ma parole proprio zero》dico con un tono schifato che non sapevo nemmeno di avere.
《Fallo, magari mi sentirei meno in colpa》dice prendendomi la mano e portandosela vicino al viso.
Il suo tocco, nonostante la situazione, ha uno strano effetto e mi fa paura questa cosa. NON DEVO!
Una ragazza esce dall'auto bianca e si dirige verso di noi.
《Se non avevi intenzione di entrare potevi dirlo》ha una vocina stridula che manda in tilt.
Tolgo subito la sua mano che ancora era rimasta attaccata al mio polso.
Faccio una risata amara, guardo lei che ormai è già vicino all'entrata poi guardo lui 《"questo pensiero non ha fatto che uccidermi"》ripeto le parole che ha detto lui poco prima. 《Sai che ti dico? Avevi ragione, dovevamo essere nemici da prima. Ma tranquillo, non dovrai più cercare di uccidermi, ti starò lontana》
《Alex ti prego, non è come pensi》
《Non mi devi spiegazioni, quindi risparmiatele》faccio per andarmene ma mi prende ancora una volta per il braccio.
Sta per parlare ma lo freno mettendogli la mano davanti alle carnose labbra.
《Hai detto e fatto fin troppo, smettila》.
Lo lascio là andandomene, vorrei tanto girarmi per vedere la sua faccia ma l'orgoglio vince.
Mentre cammino vado a sbattere contro qualcuno, alzo il capo e trovo Ian.
《Ma che fine hai fatto? Ho messo Jade in macchina ma non smetti di parlate》dice ridendo.
Faccio un sorriso 《m-mi erano ca-cadute le chiavi e le ho trovate solo ora》.

Oltre ogni promessaWhere stories live. Discover now