CAPITOLO 29

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《Si mamma tranquilla》roteo gli occhi aprendo il frigo dei surgelati.
《Va bene, basta che rimani calma》continuo con un tono di voce tutt'altro che entusiasta.
Ho già il latte, un pacco di biscotti, le uova, la nutella e un bagnoschiuma nelle mani. Riuscirò a prendere anche una vaschetta di gelato? Ma sì dai, ci provo.
Poi mia mamma che grida al telefono perché non la chiamo mai, non aiuta il mio equilibrio ed i miei nervi.
Alzo le punte, ancora pochi centimetri, cerco di allungarmi ancora, ma niente. Ritorno alla mia statura naturale.
《Mamma, possiamo sentirci più tardi? Sono in un negozio e dovrei fare la spesa》.
Mi ha chiamata solamente per insultarmi, e ricordarmi di avere una madre assillante a quattro ore di qua. Mi appunto in mente all'istante di non tornare mai più a Boston.

Dopo aver agganciato, ho puntato ancora una volta sul gelato, ma niente da fare, non ci riesco. Ed ora cosa faccio, aspetto qualcuna più alta di me e dopodiché gli chiedo se per cortesia può prendermelo perché io non ho l'altezza adatta? Sarebbe un idea, ma non geniale.
Ok ci provo un ultima volta. Alzo le punte, ma qualcuno, dietro di me afferra l'ultima vaschetta, prima che potessi farlo io.
Mi giro nella direzione opposta e trovo Josh alle mie spalle, soddisfatto e sorridente, sicuramente per il gesto appena compiuto.
《Ti sembra divertente?》gli chiedo perfida
《Tanto》inizia a ridere.
Faccio per prendergli la confezione, ma l'allontana alzandola in una sola mano.
《Prendila adesso se ci arrivi》continua a prendermi in giro.
《Non è giornata, non ti ci mettere anche tu con i tuoi giochetti cretini》gli porgo la mano, ma continua a ridere.
Ora comincio ad innervosirmi!
《Hai il ciclo? Cosa sono tutti questi dolci?》
Aggrotto le sopracciglia《ora ti metti a fare il nutrizionista oltre che al meccanico?》
《Se continui a fare l'antipatia, sai che non avrai nemmeno una cucchiaiata di questo dolcissimo e buonissimo gelato alla nocciola?》.
Inclino leggermente la testa, sorridendo. Il suo accarezzare la scatola è parecchio spassoso.
《Voglio tutta la scatola》dico diventando seria 《non mi accontento》.
《Facciamo cosi》da un occhiata ancora una volta alle cose che tengo in mano 《tu mi dai un po' di nutella, ed io in cambio ti do un po' di gelato》.
《Non se ne parla》mi affretto a replicare
《Perché?》
《Sei il mio meccanico》
《Tu sei un mio pensiero fisso》alza le spalle con nonchalance diventando serio. Come se avesse detto una cosa qualunque, fa fintaa di niente, ma per me una cosa qualunque non è. Nemmeno per il mio cuore, che ha iniziato a battere più forte al suono di quelle parole.
Forse non se ne rende conto delle parole che dice. Non ci pensa che dall'altro lato c'è un ingenua che crede a quello che dice.

Sono passati solamente due giorni da quando ha iniziato ad aggiustare quella macchina, oggi terzo giorno.
Ho cercato di stargli lontana, se ero con Cole lo evitavo, non sono scesa in garage e non gli ho rivolgo la parola nemmeno quando gli ho aperto la porta a casa di Cole, facendolo entrare. Siamo stati separati per due maledetti giorni, perché non è bastato?

《Devo andare》mi giro verso una cassa libera ed inizio a camminare, fino a quando mi sento prendere dal braccio sinistro.
《Non scappare》
《Non sto scappando. Mi sono appena ricordata che ho una cosa da fare》proseguo verso la cassa, ma ancora una volta mi frena.
《Smettila Josh, hai deciso tu di voler essere un mio nemico, non io. Hai stabilito tu quello che era giusto per noi, ed ora ne paghi le conseguenze, che ti stia bene o no》parlo con fare determinato, guardandolo dritto negli occhi.
《Si, è vero..》bisbiglia ricambiando lo sguardo《ma questo non vuol dire che lo voglio veramente》.
《È tardi Josh》
《No, se lo vuoi anche tu》.
Un ultima volta, una sola volta lascio che i miei occhi cadano sul suo viso perfetto, per poi girarmi un altra volta senza rispondergli.

Non posso cedere ai suoi sbalzi d'uomore, una relazione non è fatta così. Ma infondo che ne sa lui di amore, se ogni volta si comporta così.
-

《Sono tornataa》grido entrando in casa e buttando le chiavi nella borsa.
《Eccoti》Jade sbuca dalla stanza arrivando in cucina saltellando 《zio mi ha chiamata e mi ha detto che stasera dobbiamo essere da lui》
《Perché?》
《Per quella cosa che noi non abbiamo fatto appena siamo arrivate, si bhe, quella cosa li》.
Poso le buste in cucina e mi butto sul divano 《chissà di cosa si tratta》penso ad alta voce 《sarà sicuramente qualcosa di importante》.
《Già》.

Oltre ogni promessaWhere stories live. Discover now