CAPITOLO 58

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<Che ci facciamo qui?> mi chiede Josh.
<Dove stiamo andando? Che ci facciamo qui? Cosa dobbiamo fare?>alzo gli occhi al cielo ridendo <la smetti di fare domande Williams>.
<Come scusa?>mi blocca all'istante, facendomi sbattere contro il suo petto <Williams?>.
<Mh, si>continuo a ridere <non è questo il tuo cognome?>alzo un sopracciglio.
<Certo, solo che l'hai detto in un modo maledettamente sexy>inizia a lasciarmi ripetuti baci sulle labbra, mentre continuo a sorridere <e non mi sembra il caso di fare la sexy qui>mi allontana vedendo una coppietta e un bimbo passarci affianco.
Continuo a ridere imbarazzata per le occhiatacce dei passanti, mentre lo prendo dalla mano e lo strascino dentro.
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<Non farò domande, ma mi devi una spiegazione>camminiamo mano nella mano, mentre giro tra i vari scaffali del negozio.
<Ne voglio regalare uno a Justin. Ieri mi ha detto che non è riuscito a prendere il suo pupazzo preferito, perciò gliene regalerò uno nuovo>spiego fiera di ciò che sto facendo.
<Hai un grande cuore>mi dice dolcemente lui mentre continuo alla ricerca di quello perfetto.
Mi giro nella sua direzione e per un attimo gli accarezzo la guancia .
<Ti amo>mi bacia.
<Anche io>.
Devo ancora farci l'abitudine, non sono pronta a sentirglielo dire, è troppo dolce perfino per me che non aspettavo altro.
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Arriviamo davanti alla nuova villa di Patrik e Emily, parcheggiamo per poi entrate.
Dentro troviamo già Cole, Ian, Brian e Tom.
Ci sautiamo tutti e chiedo a Emily di suo figlio.
Me lo indica, cosi mi avvicino al divano che è nel grande salotto e lascio i maschi parlare di affari.
<ciao> è lui a salutarmi per primo.
<ciao piccolo, che ne pensi della nuova casa?>.
Alza le spalle <carina>.
Sorrido e ripeto ciò che ha detto <carina>.
Alle ville che regala Marcus, dire "carina" è davvero riduttivo.
<ti ho portato una cosa>gli mostro la busta, così gliela porgo e subito inizia a scartarlo.
<È bellissimo, somiglia tanto a Stiwi>mi dice lui.
<Uh, ne sono felicissima. L'ho scelto pensandoti e speravo ti fosse piaciuto quanto il tuo vecchio pupazzo>.
Viene vicino a darmi un bacino e quando mi alzo per andarmene trovo Emily che ci fissa.
<spero di non essere stata invadente, volevo solo..> . Emily non mi lascia finire che inizia a parlare lei <nono, assolutamente. Anzi, grazie mille>.
Incrocio le braccia al petto ed entrambe lo fissiamo mentre continua a giocare con il pupazzo <starà bene da oggi in poi, avrà tutti noi pronti a proteggerlo>.
Lei mi sorride <mi dispiace se ieri sono sembrata antipatica. Ero e sono -non lo nego- sopraffata da mille emozioni. Ho provato paura e rabbia ora sono felice ma continuo a rimanere spaventata. Sono terrorizzata dal fatto che lui possa farsi male>.
Annuisco capendo immediatamente ciò che vuole dire.
<E voi quant'e che state assieme?>ora posa lo sguardo su Josh per poi farlo ricadere su di me.
Divento subito rossa <nono, cioè io e lui, no, non può essere>.
Ok, la mia frase non ha senso, cosi ci riprovo ma ancora una volta Emily mi blocca <è palese, non mentire. Ma se non vuoi dirlo a nessuno, tranquilla, sarà un nostro segreto>.
Stiro le labbra per evitare di ridere, ma inutilmente, cosi abbasso la testa e mi sistemo una ciocca. Guardo Josh, intento a parlare con gli altri.

Josh, è cosi palese il mio amore smisurato per te?!
-

Ancora una cena e dopo stasera inizierò a preprare le valige per Boston.
Partirò insieme a lui, gli farò visitare tutta Boston e cosa piu strana, si presenterà ai miei genitori.. come fidanzato, credo. Che ansia!
Stasera siamo a casa di Matthew, piu o meno le stesse persone di ieri, e si sono aggiunti ovviamente anche Patrik e la sua famiglia.
<Non so che devo fare> mi si avvicina Emily palesemente in panico.
<che vuoi fare? Bevi qualcosa e sorridi>dico ironica
<non bevo se ho Justin. Pensa se dovrei corrergli dietro dopo tre bicchieri di champagne>. Iniziamo a ridere entrambe.
<Questi uomini vogliono solo una cosa, metterti in soggezione, e cazzo se ci riescono. Stanno sempre a parlare di affari, come se le uniche cosa che gli importassero fossero..>inizio a contare con le dita <uno:soldi, due:denaro,tre:banconote>.
Continuiamo a ridere fino a che non si presenta Jade davanti a noi <a chi state prendendo in giro?>.
Cos'è quel tono Jade? sei gelosa?.
Mentre gli lancio un'occhiatina, Emily gli spiega <Alex mi stava spiegando la verità degli uomini qui presenti>.
Jade, senza nessuna emozione risponde <ah si>.
Emily mi guarda non capendo lo sbalzo d'umore, ma se ne va rincorrendo Justin, ed il pupazzo che gli ho regalato <non correre Justin>grida fra i denti, mentre lui continua a ridere fregandosene.
<Emily vuole rubarti da me? Non bastava Josh?>.
Inizio a ridere e la spintono <ma smettila>.
Neanche il tempo di finire la frase che si avvicina Josh con uno smoking blu notte lucido <stavo cercando una scusa per farti allontanare in mia compagnia, ma dato che la tua amichetta qui presente sa gia tutto, ed io non so cosa inventarmi, ti va di fumare una sigaretta fuori dalla villa?>.
Torno a ridere <scemo>dico soltanto porgendogli la mano che mette sotto il suo braccio. Saluto Jade e nel frattempo la sentiamo dire <ecco cosa intendevo, stronzi>.
Una volta fuori, Josh mi offre una sigaretta.
<che c'è?>domando. Ho notato subito questo suo strano atteggiamento.
Si guarda intorno, e sembra indeciso se parlarmene o meno.
<avanti Josh, che c'è che non va?>
<stavo andando in bagno>inizia a parlare sottovoce, cosi inspiro della nicotina e mi avvicino più che posso senza destare sospetta.
<ma era occupato, così ho aspettato che si liberasse. All'interno c'era Mike>. Si tocca i capelli freneticamente e continua a guardarsi intorno.
Alzo le spalle, cacendogli intuire che fin ora non ho capito cio che vuole dirmi, cosi continua.
<parlava di un ragazzo, figlio di qualcuno, e parlava di spie>.
<Josh, continuo a non seguirti>.
<Ok>dice soltanto. Mi prende da un braccio e mi porta nei parcheggi, dove non c'è praticamente nessuno.
<Ci sono delle spie alla festa, non ho capito cosa stanno facendo. Non credo agiscano nel giorno di Santo Stefano. O almeno lo spero. Alex, c'è un bambino in quella casa e non possiamo fargli vivere un altra sparatoia>.
<Mike?>domando ancora incredula da tutto ciò.
<Si Alex, cazzo Mike. Siamo cresciuti insieme, ma ora ti credo, so perfettamente cos'ho sentito>.
<e cos'hai sentito ancora?>chiedo assimilando tutto a rallentatore.
<Parlava di un ragazzo, ma non ho capito cosa diceva. Chiedeva informazioni su un ragazzo che sarebbe figlio di qualcuno qui presente>
<Dobbiamo parlare subito con Marcus e Matthew>dico velocemente facendomi prendere dal panico <però non muoverti frettolosamente ora che rientriamo. Fai con calma, manda un messaggio a tutti, tranne Tom e Patrik, magari sono loro le spie, digli di stare attenti e di caricare le pistole. Io mando un messaggio a Marcus e Matthew, li farò salire nel suo studio fra 10 minuti, noi iniziamo ad andare>.
Mi lascia un bacio veloce, mentre continuo a pensare a cosa fare senza lasciare sposetti in giro per la sala, se la spia è fra noi si renderà conto dei nostri movimenti. E se è davvero Tom la spia, giuro che gli stacco la testa con le mie mani.
<Alex, Alex> mi richiama ripetutamente Josh. Ero cosi assorta dai pensieri che mi sono dimenticata per un attimo di essere in sua compagnia <se è Tom, giuro che gli stacco la testa con le mie mani>.
Sorrido. Abbiamo pensato la stessa cosa. Gli lascio un bacio e ci allontaniamo. Guardiamo intorno per vedere se c'è qualcuno che ci osserva, e quando abbiamo il via libera, saliamo nell'ufficio di Matthew.
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Eccoli qui.
<Finalmente>dico con poca ironia.
<Cos'è successo?>mi chiede subito Matthew.
Josh è vicino alla finestra che guarda fuori, non si gira cosi intuisco che lascia a me il compito di spiegare.
<Abbiamo una spia al piano di sotto>avanzo, e faccio per avvicinarmi a Josh, ma torno sui miei passi e continuo notanto le loro facce sconvolte. Non li faccio nemmeno iniziare a parlare che devio le loro parole con un gesto della mano.
<Josh ha sent.. Josh ha un presentimento ok? Tenete tutti sotto controllo, potrebbe esserci una spia in questa casa>.
<Josh cosa?> Matthew mi guarda male, poi guarda il suo ragazzo, che però ha deciso di non ricambire lo sguardo.
<Io gli credo ok? E volevamo avvisarvi, state attenti>. Richiamo Josh e cosi usciamo dall'ufficio imbarazzati.

Oltre ogni promessaWhere stories live. Discover now