Oltre ogni promessa

CAPITOLO 33

JOSH POV
《Quando saremo più sicuri vi farò sapere qualcosa. Potete andare e per domani niente gare tranquilli. Parlerò con Marcus e sono sicuro che capirà》ci finisce di spiegare Matthew dopo un lungo discorso.
Io per primo annuisco, seguito da tutti gli altri.
Trovo molto giusto non gareggiare, sono quasi le sei della mattina e non abbiamo chiuso occhio, non saremmo lucidi abbastanza per questa sera.

Aspetto che tutti escono dall'ufficio, per poter parlare da solo con il mio capo.
《Che c'è Josh?》sembra anche scocciato, non sa che ora sto per gridare.
《Hai chiamato Brian e non me!》puntualizzo come se non fosse già evidente
《Eri con Chad, perché avresti dovuto lasciarlo da solo?》
《Lui ha altri sei amici, così come li ho io》
《Josh non è momento. Vai a dormire, ne riparliamo》.
Lo guardo in malo modo《ricordati ciò che ho fatto per essere qui》.
Sbatto la porta dall'ufficio talmente forte da far spaventare i miei amici al piano di sotto.

《Andiamo tutti a casa di Brian a dormire. Tu che fai?》mi chiede Mike non vedendomi sereno.
Annuisco guardando Brian.. quanto vorrei spaccargli la faccia.
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Tornando a casa sua, notiamo il macello lasciato nel primo salotto. Brian ha sempre avuto cose costosissime a casa, immagino quanti migliaia di dollari buttati nel cesso.

Guardo un po' un giro, per cercare un indizio, anche il minimo, ma niente.
Vasi, quadri, è tutto distrutto sul pavimento.
Noto un qualcosa però, che luccica sul pavimento, nascosto per metà da un tappeto.
Mi avvicino all'oggetto, recuperandolo.. è un bracciale.
Mi guardo in torno per vedere se qualcuno mi ha visto, e quando ne sono certo me lo metto in tasca.
Non voglio che qualcun'altro lo veda, riuscirò a trovare a chi appartiene anche senza il loro aiuto.
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Il pomeriggio dopo
《Ciao》mi saluta imbarazzata Alexis.
Mi viene spontaneo sorridere e accarezzargli la guancia sinistra 《ciao》ripeto.
Iniziamo a camminare lungo il marciapiede, ma sento che c'è qualcosa che non va in lei.
《Devi dirmi qualcosa?》chiedo guardandola attento .
Scuote la testa 《nono niente》accenna un sorrido, che ricambio.
《Cos'è successo ieri?》chiedo ancora
《Ho avuto un imprevisto e l'ho sbrigato con Cole, mi è dispiaciuto non poter venire》si sposta una ciocca caduta davanti al viso.

Dopo qualche minuto di silenzio, prendo parola《abbiamo avuto visite ieri》gli faccio intuire cosa stessi dicendo.
Ci mette un po' per capire 《il clan?》.
Annuisco, e fa una faccia strana. Oggi è diversa, non ha il solito sorriso stampato in faccia e non capisco il motivo.
《Ci hanno attaccati a casa di Brian》spiego《è stato differente, non erano li per attaccare noi, sembrava più un dispetto》.

《Ah ecco, dovrei andare in quel negozio. Mi accompagni?》mi prende per una mano e mi strascina senza neanche rispondere e interessarsi a ciò che gli ho detto.
Non è da lei avere questo tipo di atteggiamento, solitamente mi pone ogni tipo di domanda quando gli dico una qualunque cosa..
Anche se disvogliato l'accontento e vado con lei in una libreria.

Lei non lo sa, ma leggo molto anch'io. Quando abitava alla villa, ho notato tutti i libri che teneva sulla mensola in camera sua. Io d'altro canto, le ho mentito una volta. La libreria che ha visto a casa mia, non è di Chad, ma è mia. Quando studiavo, nel tempo libero leggevo tantissimo. Ora anche volendo, non ho abbastanza tempo per farlo.
Non so perché gli ho detto una bugia quella volta.. magari non volevo che pensasse che sono quei nerd, sfigati che si chiudono in casa a leggere.
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Dopo aver aquistato due libri, siamo andati in un bar.
Alexis ha insistito sul fatto che dovevo rimanere seduto al tavolo, rassicurandomi per quanto riguardava l'ordinazione, che ci avrebbe pensato lei. Si sta comportando in modo veramente strano oggi.

Prendendo il telefono dalla tasca, vicino sento qualcos'altro, così ricordandomi di quel particolare lo prendo per osservarlo meglio sotto gli occhi indiscreti dei miei compagni.
Un bracciale brillantato, nulla di più, ma che può condurmi al proprietario.. ma come?!