CAPITOLO 53

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《Si?》domando con la voce impastata dal sonno rispondendo ad una chiamata.
《Alex, a casa c'è un ragazzo che ti cerca. Dice di chiamarsi Tom》mi dice Jade dall'altra parte del telefono.
Salto dal letto 《arrivo subito. Digli di aspettare due minuti》.
《Dove vai?》mi chiede Josh con la voce assonnata.
Termino la chiamata e balzo dal letto.
《Da Tom》rispondo frettolosamente mente recupero i vestiti da terra.
《Rimani qui, digli che andate pomeriggio》.
《Ci vediamo pomeriggio》gli lascio un bacio sulla guancia mentre mugugna qualcosa 《prendo la tua macchina》.
《Vai piano》grida dalla stanza, mentre io apro la porta dell'ingresso.
Adoro anche questo suo lato premuroso.
Il sole oggi tarda ad arrivare. È una bruttissima giornata grigia, guardo l'orologio. Le sette.
Ah ecco perché.
Che cazzo vuole Tom alle sette?
-
《Perché non hai dormito a casa?》mi domanda appena mi vede.
《Tom buongiorno anche a te》gli sorrido.《Dammi due secondi che mi sistemo》.
Fa due passi in avanti e così mi fermo 《cosa stai facendo?》
《Diventeremo soci, anche amici. Non vorrai fare aspettare fuori un tuo amico con questo freddo?》.
《Mi hai sparato due settimane fa》gli ricordo. Si, è stato proprio lui ad avermi colpito quella sera.
《Adesso non lo farei piu》.
《Ma grazie》dubbiosa, ma lo faccio entrare.
《Tu tocca qualcosa e ti spezzo le gambe》mi giro verso di lui e mi fa un occhiolino.
Si siede vicino alla penisola, e quando mi giro per guardarlo alza le mani in segno di resa.
Mi lascio sfuggire un sorriso, ma torno seria appena vado in bagno per lavarmi.
-
Mezz'ora dopo lo trovo vicino alla parete dove ci sono i quadri.
《Ehi, non sei dove ti ho lasciato》
《Ugualmente però non ho toccato niente》.
Non lo rispondo, prendo le chiavi della macchina e con gesti veloci mi dirigo fuori.
《Eri carina da piccola》mi dice scendendo le scale
《Ora lo sono di più》dico ironica.
《Lasciami guidare》.
《Non ci pensare nemmeno》
《Dai fidati》
《Tom》lo guardo 《no》.
《Andiamo, almeno potrai dire a Marcus che sono bravo quanto voi》.
Ecco perché vuole parlare con Marcus, vuole entrare nel team.
Alzo un sopracciglio 《vediamo cosa sai fare》lo sfido.
Sorride e prende le chiavi al volo dopo avergliele lanciate.
Mette in moto, e già da subito prende il controllo della velocità.
《La macchina è di Josh, ti conviene stare attento》rido.
《Approposito di te e lui》.
Lo interrompo prima che potesse fare domande 《siamo solo amici. O meglio, colleghi》.
Sorride e non aggiunge altro, sfreccia tra una macchina e l'altra sicuro di ciò che fa.
Menomale, almeno non ha dato cenno a ciò che ha visto e spero che non lo faccia davanti al team.
È successo che quando facevano di guardia al bunker ci baciassimo io e Josh, ma non avrei mai pensato che un ostaggio un giorno poteva portarmi a casa di Marcus.
È davvero bravo. Oltre a questo, Tom è anche un bel ragazzo.
《Che ne dici se prima andiamo a fare colazione?》mi chiede 《tanto è presto》.
《Paghi tu》
Annuisce.
《Allora va bene》.
Entrambi sorridiamo, e ci fermiamo ad un bar.
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《Sei sicuro di quello che stai per fare?》gli domando addentanto il cornetto al cioccolato.
《Si, molto》.
《E come fai ad esserne sicuro? Si parla di un team, anzi due. Non vuol dire sparare e scappare come vi faceva fare l'altra persona》ci penso su e decido di dire una frase che mi aveva detto tempo fa Cole 《una volta che ci sei dentro, difficilmente ci esci》.
《Sono sicuro Alex. So quello che riesco a fare e sono certo che riuscirò a stare al vostro passo》.
《..e poi posso contare su di te. Vero?》mi guarda con degli occhi dolci e mi trovo ad annuire di nuovo.
Guarda l'orologio 《andiamo oppure l'ansia mi divora》.
-

Marcus sapendo che sarei arrivata con un ex ostaggio ha riunito tutti, così ora a casa sua si terrà una vera e propria riunione.
《Non mi dire che parlare con Marcus ti fa quest'effetto》prendo in giro Tom che continua a fare avanti ed indietro davanti alla soglia. Lui che ha sempre le spalle larghe in qualsiasi situazione si trovi, ora è preoccupato.
《Hai capito con chi sto per parlare? È l'uomo più temuto di New York》.
《Mh, si già》alzo le sopracciglia ironicamente 《andiamo oppure si domanderà che fine abbiamo fatto》.
Fa l'ultimo sospiro per poi tornare a respirare normalmente
《Buongiorno》dico entrando con Tom alle mie spalle.
Tutti ricambiano e anche lui saluta.
《Mi hanno detto che volevi parlarmi urgentemente》Marcus va subito al dunque .
Io nel frattempo prendo le distanze da Tom, Marcus e Matthew ma non mischiandomi del tutto fra il team.
Leggo una punta di gelosia sul volto di Josh che mi guarda stranito già dal primo secondo che ho messo piede nella stanza con Tom.
《Si》recupera autorità e porta le mani dietro alla schiena 《volevo dirti grazie per non aver ammazzato me ed i miei amici》.
《Non sono mica un mostro》si difende lui.
《Certamente. E siccome io sono certo, che un uomo come voi sappia perdonare, oggi sono qui per chiedere a voi due》questa volta guarda anche Matthew 《.. se nel vostro team c'è un posto in più per un ragazzo che ha capito di aver sbagliato》.
Marcus e Matthew rimangono stupiti da tanta determinazione, fin quando Tom apre di nuovo bocca 《queste settimane di reclusione mi hanno fatto capire tante cose, ed una di queste, appunto è quella di aver sbagliato squadra. Mi sono schierato dalla parte opposta e ora vorrei rimediare, se solo voi mi darete quest'occasione vi dimostrerò che sono un ragazzo in gamba》.
I due si guardano a lungo, e non ricevendo risposta, Tom continua 《prima di darmi una risposta, potete chiedere a lei》mi indica. 《So guidare, ho una buona mira ed il coraggio non mi manca》.
《E poi..》il discorso di Tom viene interrotto da Marcus.
《Ok, va bene. Basta che la smetti di parlare》dice ironicamente facendo ridere tutti.
《Sei dei nostri. Ma commetti un solo sbaglio, o se scopro che fai il doppio gioco, te lo giuro che ti uccido con le mie mani》.
Tom senza dire nient'altro si avvicina e gli stringe la mano. Sia a lui che a Marcus.
《Un altra cosa ancora》dice il ragazzo prima di andare via 《lui vi conosce bene e dice di avere qualcosa di vostro. Qualcosa di molto importante》.
Tom se ne va e la riunione finisce.
-

《Così hai passato l'intera mattinata con Tom..?》mi domanda Josh.
《Mh si,mi ha pagato un cornetto. Tutto ciò con la tua macchina》rido e poggio la mia mano sulla sua, ma si scansa.
《Andiamo Josh, non fare il geloso》.
Siamo a cena in un ristorante di lusso, a Long Island.
《E tu non fare la stronza》.
《Josh, non devi avere nessuna paura》
《Ed invece ce l'ho. Marcus ha detto che probabilmente diventerai il suo braccio. Questo vuol dire che passerai molto tempo con lui e la cosa non mi piace per niente》.
Prendo il bicchiere di cristallo e rido 《non riesci a non parlare del team per più di dieci minuti. Ci hai mai fatto caso?》sorrido ancora.
《Stai facendo la stronza con me? Mi stai istigato?》
《Sì, lo sai che amo farlo》.
《Alex..》lascia il mio nome in sospeso mentre sorseggio lentamente delle champagne.
Qualcosa tocca la mia caviglia.
Mi rendo conto dal suo sguardo cosa sta facendo 《sai che la tattica del piedino è un metodo antiquato?》mimo un sorriso di sfida.
《Eppure però, dicono che funzioni》riprendo, ma questa volta sono io che lentamente, lascio scivolare su e giù il piede sinistro sulla sua gamba destra.
Lo vedo irrigidirsi.
《Che c'è?》dico sottovoce.
《Alex..》nomina ancora una volta il mio nome, supplicandomi con lo sguardo di fermarmi. E così lo faccio.
《È tutto così facile con te》gli accarezzo la guancia mentre lui mi accarezza la mano.
《 tutto?》
《Si, per fino ...》.
Vengo interrotta dal telefono di Josh che suona.
Chi è a quest'ora? Sarà quasi mezzanotte e Jade e Chad sanno che siamo lontani da casa.
《Pronto?》dice Josh al telefono, con tono preoccupato.
《Io e Chad siamo fuori zona, ci vorrà un po'》.
Perché ha detto una bugia e a chi?
Termina il telefono imprecando.
《Dobbiamo andare?》
《Mi dispiace Alex. Avevo programmato tutt'altro..》.
Mi alzo dal tavolino appartato e gli vado incontro. Gli lascio un bacio, mentre chiama il cameriere per farci portare le giacche.
《Chi era al telefono?》
《Matthew. Non mi ha detto nulla, ma so che è successo qualcosa, lo sento》
《Sicuramente chiamerà anche me》.
Nemmeno il tempo si finire la frase che prende a squillare il mio telefono.
《Si?》domando rispondendo.
《Chiama Josh e dirgli a Chad di passare a prendere Jade. Poi chiama Tom e te vieni con lui》.
Rimetto il telefono in borsa e ci dirigiamo fuori dal locale.

Ci vorrà un ora prima di arrivare, l'attesa sarà straziante. Ho paura per i miei amici.
Prendo nuovamente l'aggeggio e digito il numero. Mentre aspetto che risponda, guardo Josh, che fa lo stesso curioso di sapere.
《Tom sei sveglio?》.
Per un attimo sorrido vedendo l'espressione di Josh, ma torno seria.
《Fra meno di un ora devi essere davanti casa mia》.
-
《Matthew ti ha detto di andare con lui?》mi domanda serrando la mascella.
《Si》.
Accellera notevolmente, non aggiungendo altro e passiamo l'intero viaggio in silenzio..

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