CAPITOLO 67

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Arriviamo a casa di Marcus, nel salone rosso. In mano ognuno di noi ha qualcosa, chi le armi, chi delle valigie piene di presunti indizi e chi come Josh, Cole, Bryan e Chad trascinano i nostri nuovi ostaggi.
<Bene bene> dice Matthew per primo.<Chi abbiamo qui?>.
Patrik fa i nomi di ognuno di loro, dato che finalmente si è ricordato i loro volti.
<Penso che vi è stato già detto dell'opportunità che vi stiamo dando.. di scegliere cosa fare della vostra vita..> questa volta è Marcus a parlare <ci aiutate oppure morirete>.
Sinceramente rabbrividisco al solo pensiero di dover aiutare qualcun altro a nascondere un cadavere, ma torno subito alla realtà sentendo ancora una volta la voce del mio capo <è tardi adesso e vi daremo fino a domani il tempo necessario per pensare>dice <portateli nel bunker dov'è c'erano gli altri. Lo sguardo ricade su Tom, anche lui qualche mese fa è stato mio ostaggio ed è strano come in così poco tempo siamo riusciti a formare questo rapporto solido.
<Sei stanca?> mi si avvicina Josh
Annuisco guardandomi in giro.
<A che pensi?>.
Continuo a non far uscire la mia voce, mi limito ad alzare le spalle.
<Andiamo nella casetta stasera voglio dormire con te>.
"Come se non lo stessimo già facendo da una vita" avrei dovuto aggiungere, ma Tom mi chiama alzando la mano e metto nuovamente a fuoco la sua immagine vicino alla porta d'ingresso.
Poso il fucile e lo raggiungo <manca lui> bisbiglia.
Scuoto la testa per fargli intuire che non capisco.
<Mike. Non è un caso se abbiamo catturato il clan se lui non sapeva nulla?>.
<vero, non ci avevo pensato> sbarro gli occhi.. mi era sfuggito questo particolare! Mike non c'è e riusciamo a prenderei il clan, non può essere un' altra coincidenza <vado a parlare con Marcus>.

Mentre alcuni si preparano per lasciare il salone e altri portano gli ostaggi al bunker, io richiamo l'attenzione del mio capo.
<Marcus, ti va se mi raggiungi un attimo?>.
Lui annuisce.
<Complimenti.. sapevo che non mi avresti deluso! Sono così orgoglioso di te>.
Declino i complimenti immediatamente <Mike non è presente. Non mi dire che sono pazza, paranoica e stronza a pensare male di un mio amico, perché lui non è mio amico ed io non credo alle coincidenze>.
Sembra voler aprire bocca, ma scuote la testa non rispondendo.
<Come fai a non capirlo? Lui c'entra qualcosa in tutto questo.. lo so, me lo sento> continua a non rispondere con uno sguardo accusatorio <va bene, fa finta che non ti abbia detto niente, continuerò a fare ricerche per conto mio. Segnati la data, tra non molto scoprirò che Mike è complice del clan avversario>.
Me ne vado senza dargli modo di rispondere, sono stanca e arrabbiata, ma gli porterò le prove in modo che non potrà mai più dirmi che mi sbaglio.
-

Arrivo alla casa del Bronx, appena apro la porta trovo sul tavolo una bottiglia di vino bianco con due calici.
<Ciao amore> mi accoglie Josh venendo nella mia direzione.
<Ciao amore>lo copio ridendo.
<Volevo festeggiare una tua vittoria> mi toglie la giacca di pelle e mi lascia un bacio sul collo, chiudo gli occhi e quando li riapro lo sguardo si ferma nel punto dove qualche giorno fa giaceva quell'uomo. Scuoto la testa per cacciare le immagini <andiamo a fare una doccia?>chiedo.
<Se non me lo avresti chiesto tu, l'avrei sicuramente fatto io> risponde dolcemente.
Gli lascio un bacio veloce sulle labbra e mi dirigo in bagno. Non mi va di trattarlo male, ma ultimamente ho troppi pensieri per la testa e non riesco a godermi gli attimi.
Mi raggiunge e fa per togliermi i vestiti <anch'io so spogliarmi>.
<Mh mh> risponde mugugnando.
-

Dopo la doccia, i capelli bagnati e dopo aver fatto l'amore con Josh, torno in sala, prendo il calice con il vino e bevo tutto d'un sorso quello che c'era dentro, così lo riempio nuovamente e mi avvicino alla finestra guardando la luna.
<Si ci mette anche Mike ora> dico ad alta voce <non bastava il signor Carson e i suoi familiari, l'essere diventata un braccio di entrambi i team, e il clan..> bevo d'un sorso di nuovo < impazzirò, se sono sicura>.
<Ah allora è per questo che mi stai trascurando> si avvicina Josh con la bottiglia di vino.
Mi riempie il bicchiere <non è mia intenzione, scusami, ti amo lo sai..> gli accarezzo la guancia.
<Cosa centra Mike?>
<È quello che vorrei scoprire anch'io> rispondo ambiguamente.
<Gli ostaggi possono aiutarti in qualche modo?>.
In un attimo mi illumino <si si si> sorrido <dovrei torturare quel figlio di puttana>.
Josh sorride, mi prende la testa e la fa aderire al suo petto umido <a volte mi fai paura>.
Sorrido, ma torno al discorso precedente <domattina andremo noi per primi al bunker>.
Josh annuisce ed io mi rilasso per un attimo fra le sue braccia.


Spazio autrice:
Salvee, come va? Sono tornata dopo mesiiii.
Scusate se è corto è solo un capitolo di transizione.. aggiornerò molto presto😘😘😘

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 11, 2022 ⏰

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