CAPITOLO 13

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Una fastidiossissima suoneria rimbomba per la silenziosa stanza, lo cerco tra i cuscini del divano con ancora gli occhi chiusi.
《Pronto》dico semplicemente dopo averlo trovato.
《State bene?》è la voce di Marcus e sembra parecchio agitato.
Mi ricompongo come se potesse vedermi e parlo 《certo. Tu come Stai? Ti sento preoccupato》.
《Cole e Ian non rispondo al cellulare, ho saputo di ieri e sono molto in pensiero per loro》mi risponde sempre con lo stesso tono.
《Sta tranquillo》dico accompagnando un sorriso 《sono sicura che stanno benissimo. Ieri siamo andati a dormire tardi quindi staranno ancora dormendo》rispondo guardando i due ragazzi dormire beatamente sul divano di casa mia. In parte ho detto la verità.
《Spero che sia come dici tu. Complimenti per ieri, ma di questo parleremo quando torno. Per il resto tutto bene?》.
Dopo aver parlato e sopratutto averlo tranquillizzato termino la chiamata.
Indecisa se svegliare tutti e tre o lasciarli dormire nelle loro strane posizioni, mi dirigo in bagno dove mi sciacquo le mani e la faccia per poi andare in cucina.
Oggi sono particolarmente di buon umore, mi sono svegliata con la luna dritta senza un motivo, o forse il motivo c'è ma mi spaventa.
Ieri abbiamo giocato a tantissimi giochi diversi fino a tardi, finchè non ci siamo messi a dormire l'uno sopra l'altro.

Non avendo nulla da fare mi sono messa a preparare la colazione per tutti, mi sono fatta prendere la mano preparando tante cose.
《Che profumino》dice Cole mentre strizza ancora gli occhi assonnati entrando in cucina facendomi sorridere.
《Di buon umore oggi?》mi chiede Jade anche lei entrando in cucina prendendo posto su uno sgabello.
《La sfida tra te e Cole è iniziata e finita ieri》interviene Ian mettendosi vicino agli altri due.
《Invece di prendervi gioco di me, perché non mi ringraziate e basta? Comunque si, sono di buon umore》rispondo alla domanda di Jade puntandogli il mestolo in faccia.
《Devo dormire più spesso da te allora》dice Ian facendomi ridere ancora.
《Ma se così fosse credo che faresti molto più felice Jade》dico.
La mia amica sbanca e diventa leggermente rossa in viso.
Jade arrossisce? Cosa è successo Ieri?

Dopo una mattina passata a ridere e scherzare, Cole e Ian hanno deciso di andare a casa per farsi una doccia promettendo che in questi giorni saremmo andati ad una festa con tutto il team.

Io e la mia amica ci siamo messe entrambe nella vasca piena d'acqua e schiuma.
《Con chi sei tornata ieri a casa?》. Jade se ne esce dal nulla con questa frase.
Mi affogo con la mia stessa saliva mentre stavo ingogliando un groppo rimasto bloccato in gola.
《Con Johanna》rispondo con ancora la mano sul petto
《Sisi, quindi è lei il motivo per cui sei felice stamattina?》
《Dove vuoi arrivare?》
《Mmh, non c'entra niente il fatto che probabilmente ti abbia accompagnato Josh e che forse avreste potuto parlare?》.
A volte mi chiedo perché Jade non lavori con l'FBI.
《Noo》dico allungando l'ultima lettera.
《Racconta dai》.
Pensavo me ne avesse dette quatto, io oltretutto quando si trattò di Chad la prima settimana l'avevo rimproverata.
《Mi ha detto tante cose carine ieri, ed anche lui lo è stato con me》mi spunta un sorriso ricordando l'atteggiamento romantico che ha usato ieri il mio nemico.
《Chi? Johanna?》Jade scherza ed io gli burto l'acqua addosso ridendo.
《Si certo.. Josh》dico.
Jade sta per prendere a parlare ma la blocco immediatamente diventando seria《ma questo non vuol dire niente, ha sempre cercato di ucciderci e fa sempre parte del team avversario. Ho fatto una promessa e devo mantenerla》.
Cerca di parlare nuovamente ma ancora una volta la interrompo《..e oggi è una bella giornata e non mi va di rovinarla》.
Due parole dolci non mi faranno annebbiare la mente e pensare che ora è tutto rose e fiori, anzi proprio per questo devo mettermi bene in guardia. Josh deve ancora pagare per quello che ha fatto, non ho dimenticato. Non devo cedere alle sue provocazioni e devo tenergli testa.

La giornata procede abbastanza noiosamente, così mi viene in mente una cosa..
《Cos'hai da fare?》chiedo a Jade che è più di un ora sul divano nella stessa posizione. La mia è più una domanda ironica perché so già la sua risposta.
《Non disturbarmi, ho troppe cose da fare stando qui sul comodissimo divano》risponde sarcastica.
《Ti va di andare a controllare la Ferrari di tuo zio? Non abbiamo niente da fare e tu glielo avevi promesso》gli ricordo.
《Cosa c'è ora sei curiosa?》
《Solo un occhiata, non la tocco nemmeno con un dito》dico ridendo.

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