Hawkeye's Family (10): gatta territoriale

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-l'arco è uno strumento di difesa è uno dei primi cogegni evoluti

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-l'arco è uno strumento di difesa è uno dei primi cogegni evoluti. Lo ha usato tutto il mondo, è comparso alle olimpiadi e non è solo da femminucce- mi dice papà mostrandomi il suo arco. -il riser è il corpo centrale dell'arco, l'impugnatura è il grip. Negli archi smontabili vengono montati più accessori come il mirino, i flettenti, il bottone, il rest, clicker, lo stabilizzatore centrale e quelli laterali- continua illustrandomi ogni parte. -i due flettenti sono le parti a cui viene attaccata la corda. Il rest è il portafrecce. Il bottone definisce la pressione. Il mirino ti aiuta a puntare. Il clicker è un sensore che ti fa capire quando la corda è tesa del tutto. Gli stabilizzatori regolano i movimenti e le vibrazioni dell'arco al momento del rilascio-
-puoi passare alla pratica Clint e smetterla con tutti i termini- scherza Stark.
-scusa se preferisco che Emma conosca la sua arma e che sappia ripararla se si rompesse... Morgan sa come è fatto un bullone?-
Stark si irrigidisce ma torna da sua figlia senza aggiungere nulla.
-okay, asta, cocca, punta e impennaggio sono le parti che compongono la freccia- poi mi mostra un cordino. -questa è la dragona, serve ad evitare che l'arco cada durante l'azione e fidati, certe volte ti salva la vita- ridacchia lui. -la patella o tab, protegge le tre dita con cui stendi la corda. Oltre a questa puoi usare il guanto, il parabraccio, il paraseno e la faretra per tenere le frecce sulla schiena-
Mise via l'arco e i suoi componenti e mi passò due pesetti da 5 chili-
-facciamo un pò di esercizio prima-
Iniziamo a fare un pò di esercizi per le braccia e di estensione delle dita con una pallina. Poi usciamo dalla palestra e andiamo al poligono di tiro; lì un ragazzo sta sparando ad una sagoma di carta. Metto il paraorecchie gli occhiali di protezione.
-impariamo a mirare e sparare poi, a tirare con l'arco- mi dà una pistola, mi insegna come caricarla e scaricarla, dov'è la sicura e la giusta posizione delle mani.
Queste azioni mi ricordano i tempi in cui eravamo felici, quando con mamma, una volta ogni due settimane, sparavamo alle bottiglie impilate sui tronchi nella campagna dietro casa. Un tempo in cui, non dovevo essere Emma Barton, figlia di Clint Barton "occhio di falco", ma solo Emma.
C'è solo una luce, ed è sopra la sagoma di carta in fondo ad un corridoio.
-segui i numeri e spara- in ogni punto della sagoma c'è un numero, vanno da 1 a 30. Prendo un profondo respiro e miro ad un numero alla volta, senza mai ripetere un colpo.
Non ho la certezza assoluta di starli prendendo, è troppo buio per poterlo capire.
Faccio i miei 30 colpi e voltandomi, il ragazzo che stava sparando mi sta guardando.
Papà schiaccia un pulsante rosso e la sagoma viene portata verso di noi meccanicamente.
-30 su 30, fortuna del principiante o talento?- mi chiede con un sorriso.
-forse entrambe-
Lui ride. -bella risposta-
Scrive il mio nome e la data poi lo archivia.
-Nathaniel perchè non giochi con Emma a basket?-
Il ragazzo annuisce poi mi sorride. -sono Nate Banner-
-Emma Barton- dico a mia volta e torniamo nella palestra.
Lui prende un pallone e me lo lancia con forza.
-prima le signore-
Ridacchio, ci penso e facendo un passo indietro, lo lancio, facendo canestro.
Nate alza le sopracciglia e sorride. -Okay non ti sottovaluterò mai più "goldarcher"-
Prende la palla e il gioco inizia veramente, gli sto addosso, sono quasi tentata di placcarlo, lui è più alto e forte, mi è difficile stargli dietro, soprattutto quando mi solleva da terra per non farmi fare canestro.
Si ride, si scherza. Ovviamente perdo ma lui è carino ed è spiritoso... Ha i capelli rossi, di un rosso non eccessivo, quasi rame, e gli occhi azzurri, talmente azzurri che spaccherebbero un proiettile. E' magro, ma ben piazzato, sembra quasi un atleta velocista dal fisico, ovviamente è altissimo e probabilmente è anche molto più grande di me.
-Nate!- lo richiama ad un certo punto Morgan, con le braccia stese sui fianchi e i pugni chiusi. Ha l'aria furente.
Mi viene vicina; -senti Barton, sei nuova quindi probabilmente non hai ancora ben capito come funzionano le cose qui: ci sono due coppie fisse, off limites, Teddie e David, ed io e Nate, quindi stagli lontana, bionda, lui è mio! Mio padre ci tiene che io stia con lui perchè suo padre è un gran cervello, perciò smamma, ne hai altri con cui flertare-
Si tira Nate senza parole, via, mima con le labbra un "scusami" e quasi non riesco a credere che sia successo sul serio.
Violette mi si avvicina, perplessa.
-lo avevo percepito che la piccola Stark non ce la raccontava giusta... ma fare la gatta gelosa non sembra nel suo stile-
Stringo le spalle. -non so, ma è una figura che le è risultato facile interpretare- lei sorride. -ci hai capito qualcosa fin ora?- le chiedo.
-sì un pò, oltre me, te, Pietro, la gatta e il rosso, c'è un biondo che lo hanno chiamato "Thoki", un moretto sexy che si chiama Henry e ovviamente i due piccioncini Teddie e David-
Annuì. -il rosso si chiama Nathaniel, anche se tutti lo chiamano "Nate"... ma Banner, non è il cognome di Hulk?- chiedo riflettendoci.

parole: 892

eh? rispondete a Emma? chi è Nathaniel Banner? è un giovane Hulk?
e chi sono i due maschioni che non abbiamo ancora incontrato, Thoki e Henry?
avete delle ship? io sì, ma non voglio parlare troppo presto, o capirete tutta la storia...
vi allego la foto di N.B

vi voglio bene

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vi voglio bene... kiss kiss

 kiss kiss

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Avengers - Immagina and OneShot (vol.1)Where stories live. Discover now