IMMAGINA7: SpiderMan

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Per 00ShyGirl00

Titolo: Amore Mutante

Nome: Cassidy

Trama: SpiderMan scopre che la sua fidanzata è una mutante

Eroe: SpiderMan

Genere: Romantico

Comparse: Ciclope - Jean Grey - MaryJane Watson - Zia May

Nota: il Peter di cui parliamo è
Tom Holland:

Bene... Via

Mio padre, Ciclope, dice sempre di tenersi i segreti per sé.
Sono cresciuta alla scuola di Xavier, con entrambi i miei genitori, ma quando a 14 anni, mamma accettò una missione come insegnante/guardiana dei giovani "talenti" della Midtown School of Science and Technology (MSST), mi portò con sé. Iniziai un anno difficile, per via della mia diversità, dovevo portare indumenti diversi dagli altri ragazzi. Ma quando a metà anno, uscì la moda delle Converse con la suola alta, colsi l'occasione di sembrare più normale e proprio in quel periodo tornò a vivere con noi anche papà; e conobbi Peter Parker a 16 anni.
Era un piccolo genio con dei capelli da pazzo color castano dorato scuro.
Non mi ci volle chissà quanto per capire che era SpiderMan. Ma fu un sollievo sapere che non aveva idea di che cosa fossero i Mutanti.
Per giunta, ci mettemmo insieme, dopo due settimane...
-dai Peter... Ti prego- lo supplicai per l'ennesima volta volta. Stavamo insieme da due mesi e i miei era un pò che mi chiedevano di conoscerlo.
-Cass...- lo fermai.
-dai Peter, ci terrebbero tantissimo a conoscervi, fammi questo piacere...-
Lui arricciò le labbra e mi guardò con serietà. Poi sospirò: -okay Cass...- feci un salto e gli lasciai un bacio sulle labbra.
Lui arrossì di colpo e iniziò a passarsi le mani tra i capelli.
-grazie Peter- dissi con tranquillità e con un sorriso sincero.
Suonò la campanella e tirai su lo zaino da terra.
-ci vediamo là, okay?- dissi, lasciandogli il tempo di riprendersi e andai verso la mia aula.
Avevo ginnastica, provavo un odio per quella materia che superava ogni limite.
C'era stata una volta che ci avevano chiesto di togliere le scarpe, avevo dovuto chiamare i miei per farmi fare una giustificazione.
Mi ero dovuta inventare un paio di scarpe da ginnastica apposta per me!
Cambiarmi era di una difficoltà incredibile; mentre che a casa potevo anche lasciarmi andare, in "pubblico" no.
Entrai nello spogliatoio già di cattivo umore poi li trovai Sarah e Mary Jane Watson, le due gemelle rosse che andavano dietro a Peter, come se non me ne accorgessi.
-Cassidy Summers...- disse Sarah mentre alcune mie compagne entravano ed io ero quasi già pronta.
-hai in programma di stare con Peter anche l'anno prossimo?-
La ignorai, come ignorai tutte le altre e mi sbrigai a finire, prima di uscire dallo spogliatoio puzzolente e tra me protestati dicendo: -perché non sono rimasta alla Xavier?- e nemmeno tempo di rispondermi che mi trovai faccia a faccia con Peter.
-Xavier?-
Mi piazzai una mano sulla bocca.
-sì... Ehm, un college- giustificai, velocemente e cercai di scansare anche lui.
-Cass...- mi richiamò e mi prese per mano. Lo guardai, implorante, non era il momento giusto per fare i "fidanzatini".
Mi tirò in un angolo della palestra:
-dimmi che c'è prima che sia io a parlare-
Sospirai e mi guardai le scarpe.
-MJ e Sarah hanno una cotta per te e penso di star loro "su" proprio per questo-
Lo vidi pensarci. -ignorale Cass, non devi piacere a loro, devi piacere a me-
Lo guardai storto. -sei serio Peter?-
Lui annuì speranzoso di tirarmi su. Gli sorrisi. -okay... Ora tu- lo incitai.
Mi si avvicinò e fu lui a baciarmi, con delicatezza e senza fretta.
Ebbi per qualche istante la sensazione di spiccare il volo come mio solito e lo strinsi appena mentre le sue labbra erano ancora sulle mie.
Quando sciolse il bacio, aprì gli occhi color cioccolato e sorrise.
-volevo solo baciarti, volevo farlo e basta Cass...- disse abbracciandomi.
-puoi farlo quando vuoi, Peter-

Un paio di sere dopo quel bacio, i miei erano già preparati sin dalla mattina a conoscere Peter, dopo aver rimesso a nuovo la casa, mi obbligarono a indossare uno scabroso vestito color carta da zucchero di taffetà e raso, con i miei classici scarponcini appesantiti.
Mamma, era riuscita a legare i miei boccoli biondi con nastri azzurri, ma ero riuscita a scappare prima che mi truccasse.
Poi la porta suonò e spintonai fino a riuscire io ad aprire a Peter.
-ehi... Salve, venite- dissi nervosamente.
Lui indossava una camicia bianca e a fianco aveva sua zia May.
-sono Cassidy-
Lei sembrava sorpresa del mio aspetto, ma cercai di sorriderle.
-Cassidy Alexandra Summers, falli entrare- urlò mia madre da dentro. Feci strada e appena entrati lanciai un sorriso a Peter. Poi mio padre fece capolino dalla stanza a fianco.
-sono Scott Summers- papà indossava sempre i suoi classici occhiali da sole con le lenti rosse e immaginai May, lo trovasse strano. Poi mia madre, gli andò vicino e lui l'abbraccio teneramente. -Jean Grey-
Peter guardò i miei poi guardò me. Feci strada e ci mettemmo tutti in salotto. Sul caminetto una foto di Alex, il fratello di mio padre, morto quando i miei genitori si erano appena conosciuti. Da lui avevo preso il colore di capelli, di un biondo oro, ricci fitti e morbidi.

Dopo un primo momento di imbarazzo, si iniziò a parlare con tranquillità.
-Peter, vieni un secondo su, che ti devo dire una cosa?-
Lui annuì e lo tirai al piano di sopra.
-mi dispiace se i miei ti hanno messo in imbarazzo...- dico nel momento in cui siamo nella mia camera.
-tranquilla... Mi dispiace di più che ti abbiano fatta tirare a lucido Cass...-
Sorrisi. -Peter, sai che io so che tu sei SpiderMan... Ma tu non sai chi sono io- lui mi guardò confuso. -non avere paura- dissi mentre mi aprivo le scarpe.
Tempo di aprirle entrambe che già il mio corpo era ad un metro da terra. In tre secondi ero sul soffitto.
-il mio corpo ha la stessa gravità della luna- spiegai.
Lo vidi sorridere e arrampicarsi sul muro, fino a raggiungermi.
-che figata di dono...- disse lui...

The end...

Avengers - Immagina and OneShot (vol.1)Where stories live. Discover now