|completa, passate alla seconda|
Raccolta di "immagina e one shot" con protagonista gli Avengers... Cosa dire di più? A volte sono sporche, a volte corte...
Pubblicazione? Boh, quando capita, quando ho tempo, quando mi tira
*Bruce: sì e mi lascia se...
Metti il vestito rosso, lui adora il rosso e lo stile del vestito ti piace: è attillato ma non troppo, fa intendere ma non in modo sfacciato. Hai fatto la piastra e il colore dei tuoi capelli è molto più intenso. Alle otto sei pronta, alle otto e cinque, ti suonano alla porta. Ti affretti a rispondere. È Stephen. Controlli di essere a posto e in ordine. Poi prendi la borsa di pelle di Chanel ed esci. Scendi le scale, scalpitante. Ma quando sei al piano terra fai un lungo respiro ed esci, dando l'impressione che non ti importi. Lui è proprio bello, tirato a lucido, diverso da come è in ospedale. È molto più rilassato ed è elegante. Ti sorride subito, e il suo sorriso è il riflesso del suo. I suoi occhi azzurri limpidi brillano, è assolutamente il più bell'uomo che tu abbia mai incontrato. -ciao- ti dice quando gli sei vicino. -ciao- è la tua risposta a lui. -vogliamo andare?- gli chiedi e lui ti offre il braccio. -certo- è così, romantico, il cielo è scuro ma non troppo, e la sua galanteria non ti mette a disagio. Camminate fino al taxi su cui era venuto a prenderti, poi gli dice una strada. Cominciate a parlare, ti racconta i suoi interessi e i suoi sogni e tu fai altrettanto. Non avete difficoltà ad aprirvi l'uno con l'altro, un pò per via del vostro lavoro, che è lo stesso. Un pò perché vi conoscete già abbastanza. Il taxi si ferma dopo una decina di minuti e scendete. Siete davanti ad un ristorante esclusivo, lui "giustifica" ciò dicendo che conosce il proprietario, e tu sorridi come risposta. Ti apre la porta e quando entrate, noti che l'ambiente è intimo, semplice, ti piace molto. C'è di sottofondo della musica leggera e Stephen alla cameriera comunica di aver prenotato e che il nome è "Stange". Lei strabuzza gli occhi e vi conduce mentre che Stephen ti prende per mano. Arrivati al tavolo, siete uno davanti all'altro. Vi raggiunge, un'uomo robusto, dalla capigliatura eccentrica, che lo saluta caldamente. -dottor...- ha un accento spagnolo. -como estás?- da quel che capisci, il proprietario è un suo ex paziente, quindi con "conoscere" intende letteralmente, che probabilmente c'ha messo le mani. -Víctor, questa è la dottoressa (y/s-n), la mia ragazza- ti presenta e tu e Víctor vi stringete la mano. -lei è mucho fortunato, doctor- gli dice facendogli l'occhiolino. -divertitevi, sta sera offre la casa- dice e sei un pò in imbarazzo. -tranquillo Víctor, non c'è problema...- -insisto- continua Víctor. -non sarei qui se non ci fosse stato lei, doctor- Avvisa la cameriera del trattamento speciale e ci saluta. -non immaginavo che dopo un anno, avrebbe fatto ancora così...- dice Stephen piano. -è il miglior ristorante europeo della città- -evidentemente per lui è importante sdebitarsi con te- dici. -e una vita vale più di mille cene, Stephen. Lo capisco- Lui sembra imbarazzato da questo. -sì ma è solo il mio lavoro, io salvo le vite- -sei l'uomo del cuore, Stephen- gli dice e lui sorride. -il resto non conta, soprattutto perché il tuo di cuore è grandissimo-
E con questa citazione alla "grey'sanatomy" chiudo. Passo e chiudo.
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