CaptainAmerica(7)-espatriata in patria

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Troviamo un nome anche a lei?
Insomma... Vi pregooooo
Quiz:
•Nathalie
•Ruby
•Lily
Scegliete voi, io voto Nathalie

Ho iscritto questa storia al #wattys2018
Speriamo bene...

Steve Rogers x Reader

La Russia... In Russia c'eri stata una volta soltanto molti anni prima, in gita scolastica e in quell'occasione, essere per metà russa ti era sembrata una fortuna; ma ora, senza più scelta, né una vita vera, lo maledicevi.
Ora che eri una "slavata" come tutte le altre, la Russia ti sembrava estranea e fredda.
Ti congedarono in un Accademia per far riprogrammare il tuo modo di agire in missione.
I nuovi appartamenti in Accademia, erano spogli, vuoti, non riconoscevi nulla e non riuscivi ad ambientarti e per una che aveva fatto il militare era davvero grave.
La capocamerata era una donna severa con il compito di tenerti d'occhio, come se la cavigliera elettronica non facesse già la sua porca figura.
I tuoi compagni di sessione ti guardavano con sospetto come se quel tuo simbolo di prigione significasse qualcosa di "fico".
Non riuscivi a trovare un posto, ti sentivi intrappolata nel tuo corpo, una scatola, dentro una scatola, dentro una scatola.
La matrioska americana.
Ma se vivere era già difficile, dormire era terribile, nei tuoi sogni vedevi Steve e ogni volta c'era una punizione peggiore che gravava su di lui: dalla bruciatura al viso, alle mani nell'acido, alle frustate con il gatto a 9 code, dai bagni nell'acqua gelata al bere candeggina.
Quando ti svegliavi, faticando a respirare, ti ci voleva un bel po' per riuscire a riaddormentarti, più esausta di prima e con un coccolone di angoscia sul cuore.
Eri esausta, sconfitta, ma tiravi avanti scordando pasti o bisogni.
Ti facevi picchiare sul ring, ma poi da sola, colpivi il sacco con una tal forza che un paio di volte si era staccato dal soffitto e ti eri dovuta rimettere lì a riattaccarlo.
Dopo due settimane all'Accademia, ti fiaccasti di prenderle e cominciasti a darle indietro con tutta la rabbia e la frustrazione che avevi in corpo.
A volte anche con cattiveria ed eri sicura, se le meritassero tutte, se non di più.
Iniziasti a... A sopravvivere, a sparare e a renderti conto che buttarti via non ti sarebbe servito per scoprire cosa fosse successo a Steve.
Dovevi inoltrarti nel sistema... Anche fare doppiogioco se serviva.
I tuoi risultati erano eccellenti, una settimana dopo, ed eri la prima del corso insieme ad Asho, un ragazzo che sembrava più che altro un colosso.
Dopo un mese all'Accademia, passasti con Asho alla fase 2 dell'addestramento: impronta psicologica.
Misero te e Asho in una stanza, senza cibo, né acqua, legati alla sedia con un caldo terribile.
Le prime due ore rimaneste entrambi impassibili, anche se le goccioline di sudore vi bagnavano il viso, anche se ti si erano addormentati gli arti, non potevi mollare.
E non l'avresti fatto.
Il tuo corpo dopo 4 ore era duro e dolorante, nemmeno dopo tanti addestramenti ti eri mai sentita in quel modo.
Eri esausta senza aver fatto nulla e le avevi provate tutte per distrarti e pensare ad altro ma il caldo cominciava a diventare soffocante.
Asho annaspa come stesse affogando e ti guardava geloso, impaziente che tu pure crollassi.
Ma non avresti fatto, dovevi scoprire la posizione di Steve e se ti odiava, e sapere ciò era la tua priorità.
-cosa ti fa tener duro in quel modo?- ti chiede il russo nella sua lingua.
In un primo momento non rispondesti, magari eravate osservati e sempre magari, era proprio scoprire i segreti dell'altro, il test.
-andiamo Beatrisa... Siamo qui da 5 ore, dovrai pur avere un trucco, un qualcosa che ti fa tenere duro, il motivo per cui ti alzi la mattina... Ti dico il mio se ti può far fidare di me...- lo guardasti, i capelli biondi erano fradici come la divisa grigia, era sudicia, era come se steste facendo una sauna. Ma annuisti.
-io voglio trovare uno scopo e una giustizia... La Russia è la mia padrona... So che dovrei tenere duro ma non mi basta come motivazione l'obbedienza... Come fai?-
Di certo non gli avesti parlato di Steve e di certo non ti saresti esposta ma poi lo dicesti: -sopravvivere... L'unico motivo per cui reggo e tengo duro, è perché se non lo faccio mi uccidono... Mi sembra un ottimo motivo, no?-
Asho annuì e non disse più nulla, probabilmente non ti credeva, probabilmente pensava gli avessi rifilato una storia qualsiasi, ma la verità era quella, che gli piacesse oppure no.
Tu. Dovevi. Sopravvivere...

Ohilaaaaa... State guardando i mondiali? Io tifo Brasile ever... Voi? Riuscite a commentarmi il capitolo con il nome? E se vi piace questa serie?
Grazie Heroes...

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Avengers - Immagina and OneShot (vol.1)Where stories live. Discover now