Stephen Stranger's Family (2)

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ALLORA HO AGGIORNATO LA LISTA DELLE PUBBLICAZIONI, NON SO SE VE LO AVEVO DETTO MA SE TROVATE I CAPITOLI NUOVI ANCHE PIU' INDIETRO E' VOLUTO, STO TERMINANDO IL GIRO LASCIATO INCOMPLETO... QUINDI, PRIMA DI QUESTO CAPITOLO C'E N'E' UNO IMPORTANTE DI CLINT, E PIU' AVANTI QUELLO SEGUITO. POI C'E' QUESTO E DOMANI PUBBLICHERO' QUELLO SUCCESSIVO PRIMA DELLA GRANDE SORPRESA DI CUI SARETE TAAANTO CONTENTI. BENE TENETE DURO CHE IO CE LA STO METTENDO TUTTA PER ARRIVARE AL TRAGUARDO DEL 100K QUINDI... BUONA LETTURA
ps. se qualuno a qualche idea per un piccolo banner o qualcosa del genere per questa serie me la faccia sapere perchè io proprio boh...

intanto a Camelot...

-Merlino! Merlino!- urlava un re scorbutico, cercando di farsi sentire dal suo servo-mago scansa fatiche.
-Merlino!!- urlò stridulo il re ed il povero servo entrò di corsa nelle sue stanze.
-eccomi sire-
Il re era bello, nel suo immortale aspetto di vent'enne. Biondo, alto, forte, le cui spalle avevano sofferto più di quanto mostrassero.
-la mia camicia- disse il re, alzando le braccia, nudo.
Merlino alzò gli occhi al cielo e mise al re, la sua camiciola rossa preferita.
-sire, non crede che quasta fase, sia sciocco prolungarla?-
Il re lo squadrò. -da quando hai un'opinione?-
Merlino chiuse la bocca e pensò che fosse assurdo continuare a sperare o pensare che cambiasse, Gwendolyn non c'era più e così il tempo il cui il re era felice con la sua famiglia.
E la cosa peggiore era che tutti sapevano; sapevano che il re e tutto il suo popolo erano stati maledetti, bloccati nello stesso punto senza poter andare avanti. Bloccati nel ricordo di un tempo in cui re Artù portava i suoi figli a caccia e in giro per il regno.
Bloccati e attoniti a guardare il re, sfiorire e buttarsi giù sempre di più.
Passava giornate a letto senza avere la forza di muoversi.
Ma quel giorno sembrava divero; il re si era svegliato di buon umore e con una scintilla negli occhi che ormai era tempo che non si vedeva più.
-Merlino- iniziò il re quando fu completamente vestito. -fai preparare il mio cavallo, andiamo a trovare Thranduill- disse con un sorriso.
Merlino rimase attonito ma si limitò ad annuire.
-certo sire-
Gli posò il vassoio della colazione sul letto, ma lui lo guardò senza capire.
-Merlino, la colazione nel salone, non qui, non è igenico spargere briciole nel letto in cui poi si dorme, mi pare che Gwendolyn te lo avesse detto un paio di volte... Perchè non ascolti mai?- continuò con un insolita allegria.
-sire, si sente bene?- per un secondo il mago, tremò al pensiero che potesse essere la morte, che nell'avvicinarsi al suo sovrano, gli desse la forza che gli era mancata per tutto quel tempo. O che stesse delirando per la febbre.
Artù sembrò non capire. -Stephen e Charles si sono finalmente riuniti con Sherlock, non trovi che sia una notizia bellissima? Insieme annulleranno la maledizione e noi rivedremo Gwendolyn-
Il re, uscì dalle sue stanze e Merlino, per un solo secondo, pensò che fosse impazzito. Ma il suo re era sempre stato particolare, che avesse veramente sentito la vicinanza dei suoi figli? Merlino seguì il re a passo svelto nel salone principale, dove il biondissimo re, si servì di buon umore mentre la servitù e i suoi cavalieri stentavano a crederci.
-è uscito di testa?- chiese Galvano a Merlino.
-dice che Stephen e Charles si sono riuniti con Sherlock-
Galvano, moro e bellissimo, un uomo giusto e fedele, faticò a crederci.
-dice che presto si rincontrerà con Gwendolyn-
Galvano spalancò gli occhi incredulo. -Gw... Gwendolyn, ma sono secoli che di lei non si sa più nulla-
Galvano come un altro paio di cavalieri avevano e provavano un amore immortale per la regina.
-lo so, ma non lo contraddirò, è troppo felice-
Il cavaliere annuì.
-prepara il cavallo del re, vuole vedere il principe-
Egli annuì e si precipitò a servire il re.
Il principe, primo erede, era re degli elfi sivani e viveva a Bosco Atro a quasi 3 ore di viaggio da Camelot. Ed era decenni che il re non andava a trovare suo figlio, che per sopportare la solitudine e l'abbandono, la mancanza del suo gemello (che era sempre stata la parte di lui che amava di più), aveva messo su un carattere freddo e schivo, oltre molto duro e severo.
Ancora in quel momento cercava l'approvazione del padre.
Artù, terminò la sua colazione e col mantello sulle spalle, montò sul cavallo bianco e prese il largo oltre le mura della capitale.
Nessuno sapeva cosa il re avesse per la testa, ma l'importante in quel momento, era che sembrava essere tornato alla vita, finalmente.

Avengers - Immagina and OneShot (vol.1)Where stories live. Discover now