Il dolce far niente del fumo

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Forse ho capito perché la gente ha il vizio di fumare.

Me ne stavo fuori dal terrazzo a fare i compiti (ogni volta che esce un raggio di sole mi faccio la doccia e asciugo i capelli all'aperto) e ad un certo punto è uscito mio padre per fumare la sua sigaretta di routine quotidiana.

Il sole splendeva luminoso esaltando intorno a me il verde dell'erba giardino, delle foglie della siepe e delle piante,e intanto gli uccellini cinguettavano. Insomma, sembrava proprio di essere in uno di quei film americani degli anni ottanta.

Mentre mio padre fumava aveva il braccio sinistro incastrato sotto il destro e faceva qualche passo avanti e indietro, ispirava e poi buttava fuori il fumo, e io sentivo il cinguettio e vedevo il verde.

Ho sentito una volta, o forse ho letto, di qualcuno che diceva che tutta questa tecnologia ci sta portando via un'importantissima fase della nostra vita, ovvero quella del dolce far niente: sedersi e fissare il vuoto, così, senza alcun apparente motivo.

Ci ho riflettuto e mi son resa conto che in parte lo trovo un giudizio veritiero, in parte perché dalla mia non posso dire di aver completamente eliminato quella fase dalla mia vita, anzi. Tuttavia son d'accordo sul fatto che la tecnologia ci abbia influenzati anche da quel punto di vista.

Ah, quasi dimenticavo!

"Il dolce far niente" , non so sinceramente quale sia la corretta spiegazione della frase ma una mia ce l'ho. A mio parere i momenti nei quali ci si siede e non si fa nulla, magari si fissa un punto in particolare o, invece, apriamo l'occhio della mente e il nostro sguardo ricade su altro, sono importantissimi. Credo ciò perché è proprio durante quelle situazioni, così banali e apparentemente inutili, che iniziamo davvero a ragionare, per DAVVERO. I nostri pensieri convergono tutti uno stesso nodo (perdonatemi in questo periodo sto studiando le leggi di Kirchhoff) e, proprio come vale per la pressione esercitata su una superficie, se questo si occupa in particolare di un semplice elemento sarà in grado di analizzarlo al meglio e ne risulterà un'analisi più approfondita di quella che potrebbe risultare da ragionamenti che riguardano più argomenti. Per farla semplice è in quelle situazioni che ci poniamo domande mai formulate o, finalmente, ci diamo risposte mai trovate.

Ricollegandomi all'inizio,dopo la breve divagazione per spiegare cosa ne penso del "dolce far niente", vorrei far notare come l'atto di fumare sia in realtà un modo per addentrarsi nella medesima mentalità già prima spiegata.

Quando una persona fuma e si trova da sola di per sé pensa un po' a qualsiasi cosa ma d'altronde come quando sei seduto e ti giri i pollici, ma nel frattempo essere lì a non fare "niente" spinge la mente a concentrarsi di più sui pensieri sviluppati.

Non so se i fumatori saranno d'accordo con questo mio giudizio tuttavia io credo che nel vizio del fumo ci sia anche quest'antica volontà di fermarsi un attimo e non far nulla, fumare è diventato parte di quei momenti che sono racchiusi dal "dolce far niente" e questa volontà è uno degli elementi che stanno alla base del vizio.

Che cosa si prova davvero?Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang