Che cosa si prova davvero?

La solitudine

Sono qui e sono sola e lo sarò per sempre.
Nessuno riesce né riuscirà mai a capirmi.
Forse nemmeno io ci riesco.
Sto cercando l'inesistente, l'impossibile.

Ma io non sono fatta per tutto questo mondo. Non è il mio posto.
Posso continuare a fingere ma infondo lo so che tutto ciò che mi circonda è qualcosa di falso e inutile.
Non è il mio mondo questo.
E con ciò intendo proprio che la Terra non è qualcosa di cui io faccio parte.

Continuo a fingere ma nessun posto è casa mia se non dentro me stessa, e quando sono lì, con me, sono estremamente sola.
E sola.
Ci sono io che parlo e la voce fa eco e  rimbomba.
Io mi guardo intorno e mi giro ma è inutile: sono l'unica lì.

Ho detto che non ho bisogno di nessuno, perché sono una ragazza orgogliosa che spera di poter diventare autonoma e indipendente.

Non è vero.
Ho bisogno di qualcuno.
Ne ho bisogno e non è che non ci sia nessuno, è che nessuno mi capisce.

(Probabilmente sono un'insulsa egoista egocentrica, è vero)

Provengo da un altro pianeta e sono diversa dagli altri e parlo un'altra lingua.
Mi nascondo dietro quel sacco della spazzatura che indosso ogni giorno e detesto. Lo detesto davvero.
Sono nascosta, non mi mostro, sono incapibile.

Chi sono?
Ho una brutta memoria.
Non saprò nemmeno più chi sono davvero.
O forse non l'ho mai saputo.