Scrivere

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Come potete notare preferisco scrivere prima i "commenti" un po' come se fossero un'introduzione; ad ogni modo, questa parte più che altro racconta di questa mia passione della scrittura, l'ho comunque pubblicata perchè è pur sempre uno sfogo.


Scrivere è qualcosa che mi è sempre piaciuto. Fin dalle medie mi dilettavo nell' inventare stupide storielle di poco spessore, ma mi divertivo a creare i personaggi dalla mia mente.

Ciò che più mi affascina dell'arte della scrittura è proprio la possibilità di creare qualsiasi cosa. Scrivere è dar forma ai propri pensieri. Nessuno è telepatico ma tutti hanno la capacità di imparare a leggere.

Amo particolarmente anche disegnare ma la questione è diversa lì, almeno per me, poichè bisogna avere un certo talento per creare qualcosa di ben fatto. In molti penseranno che anche per scrivere bisogna possedere una certa attitudine, ma io l'ho sempre vista differentemente.

Per me scrivere è uno sfogo, spontaneo e piacevole; dover applicare delle regole o rispettare certi parametri è qualcosa che ne toglie tutta la naturalezza dal mio punto di vista.

Appunto dicevo che ciò che più mi attira della scrittura è proprio la possibilità di inventare cose nuove: personaggi dai caratteri strambi, oggetti particolari, mondi immaginari e poter poi realizzare tutti i collegamenti che si vogliono. Scrivere una storia è come creare un piccolo mondo a sè e trovo che sia meraviglioso.

Dopo questo mi ritrovo però a dover dire che ciò che più m' incanta di quest'arte, è anche ciò che sono meno in grado di fare.

Ho più volte sperimentato la creazione di storie ma sono spesso ricaduta in grandi tranelli.

Inanzitutto mi sono resa conto che non sono capace di creare dei personaggi senza che questi abbiano il mio stesso carattere, e anche se mi illudo di avergliene affidato uno diverso, alla fine anche solo nei dialoghi dò voce ai miei personaggi come fossi io a parlare, come se fossero tutti miei doppioni distorti.

Un altro grande difetto a cui non sono capace di rimediare è quello di non scrivere come realmente voglio, mi spiego meglio: inizialmente ai primi capitoli sembra facile riportare una piacevole descrizione e un livello di scrittura abbastanza buono, tuttavia con il passare del tempo i miei scritti diventano "scarni", un pò vuoti e alquanto indifferenti. Forse non sono così disastrosi, ma sicuramente non sono neanche come io vorrei fossero.

Alla fine dopo diverse sperimentazioni sono arrivata alla conclusione che l'unica cosa di buono che riesco a fare è dar voce ai miei pensieri riportandoli sottoforma di testo, appunto sfogarmi.

In questo caso mi risulta infatti difficile cadere nei precedenti errori poichè sono semplicemente io che parlo di me stessa e posso metterci tutta me stessa e non far finta di essere qualcun'altro o nascondermi dietro qualcun'altro.

Per il secondo problema semplicemente creo dei brevi discorsi che concentrano ciò che in quel momento sto provando in non molte righe. Tra ogni discorso non devo creare collegamenti e quindi è un po' come se iniziassi sempre da capo una nuova storia.

E così risolvo i miei due principali dilemmi.

Scrivendo appunto ciò che provo, presa da momenti di puro sfogo, risulta però semplice cadere in incoerenze e scrivere prima una cosa e subito dopo il suo opposto; tuttavia non mi preoccupo troppo perchè trovo che questi errori siano da un lato belli, poichè rappresentano i momenti di caos e follia che possono succedersi nella mente di una persona.

Mi sono così ritrovata a scrivere piccole "storie" che raccontano di me, alla fine.


Che cosa si prova davvero?Where stories live. Discover now