"Farsi mille paranoie"

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Se Eraclito divide gli esseri umani in svegli e dormienti*, io sono arrivata oggi alla conclusione che, dal mio umile e sbiadito punto di vista, gli uomini si possono dividere in base a due criteri: chi si fa le seghe mentali e chi vive la propria vita senza farsi troppi problemi. (Ovviamente non c'è bisogno di evidenziare a quale delle due categorie io appartenga, anche perché sennò non sarei qui a scrivere di certe cose).
A creare così due sezioni dove buttare le personalità di ogni persona, in realtà, mi sento un po' in colpa, perché c'è sempre quella via di mezzo (quella perfezione tanto ambita e mai raggiunta); tuttavia volendo gestire in modo grossolano la situazione, mi sento abbastanza sicura di poter applicare questo metodo.

Allora, chi è che si fa le seghe mentali?
Beh, sicuramente chi sta leggendo questo testo (a meno che non sia capitato per sbaglio), ovvero chi si fa molte paranoie e problemi a volte campati un po' per aria, a dirla breve.

Chi è che invece non si fa troppi problemi e va avanti senza badare agli altri?
Beh, non credo ci sia bisogno di specificarlo, ma volendo essere precisi, questo tipo di persone sono quelle che se la godono un po' di più: meno pensieri, meno ansie.
Oserei soprannominarli superficiali, ma con qualche dubbio ancora in testa.

Non so se sia corretto stabilire una proporzione del tipo:      
            svegli: dormienti=mi-faccio-seghe-mentali: non-mi-faccio-troppi-problemi

Perché comunque non sarebbe un cosa carina da dire, mentre io ammiro un po' chi non si fa troppe paranoie e riesce a sorridere lo stesso, anzi sono proprio invidiosa. Quindi, ammettendo che ci sono alcune similitudini, non posso accettare la proporzione per semplice coerenza personale.
Da un punto di vista oggettivo c'è da dire che chi tende a non incespicare in mille pensieri di solito riflette poco e in modo superficiale, ma di solito! Insomma, esistono sempre le eccezioni!

A proposito del rapporto tra una persona che non si fa troppi problemi e una che se ne fa anche troppi, volevo scrivere qualcosa dato che è un argomento che mi ha toccata in particolare.
Nella mia misera esperienza ho notato in generale un semplice concetto di base:non c'è affinità.
In realtà all'inizio tra me e questa persona (G) ce n'era, ma solo per alcuni gusti in comune.
Con il passare del tempo le mie ansie e le mie paranoie hanno stravolto la relazione presente.
Ho quindi tratto una delle varie possibilità che possono accadere quando due persone così simili   "entrano in contatto":

-Quando una persona che si fa pochi problemi, vede "buttarsi" addosso tutte le paranoie dell'altra, si ritrova in un mare sconosciuto, un mare nel quale prima solo mezza gamba toccava e ora tutto il corpo si ritrova completamente immerso.
Bisogna essere pronti per certe cose e non tutti lo siamo subito, bisogna stare attenti.
Se non si è pronti si fugge e così è accaduto: quella persona è fuggita perché non era pronta e forse non lo sarà mai.

D'altro canto, cosa accade invece quando a entrare in contatto sono due "simili"?

Allora, nel caso delle persone che se la godono senza paranoie, posso essere certa di poter affermare che verrà a instaurarsi un buon rapporto, ovviamente questo agevolato dal fatto che entrambi non prendono troppo seriamente alcune cose e quindi non si remano contro.

Nel caso dei meno spensierati, pur trovandomi in prima persona nelle situazioni, non saprei dire cosa accade.
L'ipotesi che subita salta alla testa è quella che entrambi, inondati dai problemi che si creano insieme, affondino poi in un abisso.
Tuttavia ciò non mi è mai accaduto. Nonostante conosca persone che si fanno seghe mentali come me, non sono mai riuscita a stabilire un vero rapporto con loro, probabilmente ciò è dovuto al mio egocentrismo di voler essere l'unica a essere così "profonda".

Voi in che quale categoria vi rispecchiate e le persone che vi stanno a cuore in quale rientrano?
Perché io ancora non ho capito come funziona.

* Eraclito, partendo dal presupposto che tutti possiedono il Logos (l'intelligenza), divide gli uomini in:coloro che lo usano (svegli) e chi no (dormienti).

Che cosa si prova davvero?Where stories live. Discover now