Recita

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A volte arrivano quei momenti in cui crolli.
Si arriva così vicino al dirupo che si diventa improvvisamente fragili e leggeri come una piuma: anche il minimo soffio può farti precipitare giù.
Mi succede che in certe situazioni non ce la faccio più e crollo.
Ogni volta che crollo è come se crollasse anche ogni cosa che mi circonda, crollo io crolla tutto.
Improvvisamente sono da sola e ciò che prima era accanto a me ora ha svelato la sua facciata fatta di cartone e come una strega che si è trasformata in una bellissima donna, ritorna ad essere quella vecchia e inquietante megera che è sempre stata.
Il mio castello di carte caduto al semplice suono di una parola detta con troppa enfasi.
Ed è in quei momenti che anche una semplice stupidaggine può farti crollare.
Crolli.
Non ce la fai più.
Perchè non posso semplicemente sparire da tutto questo? Perché non posso decidere di scappare via e abbandonare ogni cosa?
Liberi?
No, non lo siamo mai stati né mai lo saremo.
Colpa della moralità? Della sopravvivenza? Colpa di ciò che ci circonda?
A fare l'elenco di tutte le motivazioni si impiegherebbero anni. Non importa perché, importa che non lo siamo, è così.
Non potrò mai essere libera, anche inteso nei sensi a cui la gente meno pensa.
Non sarò mai libera di essere me stessa perché in un mondo del genere se non vuoi restare isolato devi sacrificare una parte di te e usarla per pagare il prezzo della compagnia.
Ecco cos'è per me.
Se non voglio restare da sola devo fingere e devo andare avanti, campare, con questi spettacolini da quattro soldi.

Il problema è che prima o poi a forza di recitare, quando si torna sé stessi ci si sente ancora più soli di prima.

Che cosa si prova davvero?Where stories live. Discover now