L'origine dell'universo

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Stavo pensando a quanto tutto sia stupido.
Ho toccato la pelle di un altro essere vivente, con gli occhi chiusi e il nero a circondarmi, e in quel momento è stato come se avessi avuto un'illuminazione.

Il contatto tra due viventi è qualcosa di così universale che tutto il resto si annulla.
Tutto questo teatro che ci siamo tirati su, crolla. Perché è stupido, come ogni suo attore.

Crolla tutta l'inutilità di questa grande e immensa società, al tocco di una mano.
È come aver sotto gli occhi il vero segreto dell'universo e perdersi in un mare di superficialità senza scovarlo davvero.
Il segreto dell'universo è tutto lì: è nel contatto, quel fatto così universale e unico, l'origine, il Big Bang.

Ce l'ho davanti a me che si mostra e, come nel più frustante dei sogni, più cerco di raggiungerlo più si allontana, perché non ho i dati sufficienti e, quindi, i mezzi per arrivare a lui.
Ma almeno io so che è lì, davanti a me e so che c'è, forse non lo raggiungerò mai, ma vivrò conscia della sua presenza, a pochi millimetri da me.

E allora io lo chiamo e glielo dico che io so che c'è e ne terrò presente. Cercherò, seppur incastrata nel mondo terreno, di ricordarmi sempre di lui.

Che cosa si prova davvero?Where stories live. Discover now