Timidezza

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Sorrido. Quel sorriso tipico che uso nelle situazioni di imbarazzo. Cioè quel sorriso tipico che uso sempre.

Probabilmente sono anche arrossita.

"Non ho capito come ti chiami!" Alza la voce sovrastando il rumore attorno.

"Elena!" Urlo di rimando. Probabilmente mi è uscito fuori uno stridulo acuto e odioso.

Mi porge la mano. Diavolo la mano no, ecco ora mi inizia a sudare, chissà che schifo farà se gliela stringo.

Tiro fuori il mio sorriso tipico e cerco di raffreddare il palmo con i poteri sovrannaturali che non ho.
Anche se in realtà qualche volta se mi impegno riesco a non diventare una stufa umana.

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Incontrare nuove persone e fare nuove amicizie per me è un tasto dolente. Molto debole. Se poi si tratta di persone dotate di cromosomi xy allora diventa una gran meraviglia.

Non sono davvero asociale, in realtà sono molto esuberante e sarcastica. Il problema per me sta sempre nei i primi momenti, ovvero gli inizi di qualcosa di nuovo e diverso ( Lucien Carr non sarebbe d'accordo con me).

Conoscere dei ragazzi è come essere buttati in una vasca di squali e cercare di farci amicizia.
Okay, forse non è esattamente la situazione che più rispecchia: con gli squali col cavolo che ci fai amicizia.

Diciamo che è come essere buttati in acqua e non saper nuotare.
Di solito io affogo in situazioni simili.

C'è un piccolo pulsante o un ingranaggio, come lo volete immaginare voi, che si attiva appena mi si avvicinano degli sconosciuti che "devo" conoscere.

Sorriso tipico, una bella spolverata d'imbarazzo sulle gote (che non fa mai male), distruzione delle mani/unghie/dita/qualsiasi cosa mi sia accessibile per essere torturato, e le corde vocali che smettono di funzionare.

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"Non sei una tipa di molte parole, eh?"

"Non sembri una tipa da discoteca tu?"

"Parli poco, eh?"

Eh già.

La mia risposta è sempre quella, direi.
Non è carino che le mie doti vocali decidano di abbandonarmi sempre in simili casi, d'altronde mi reputo anche abbastanza simpatica, tuttavia le battute che di solito appaiono in questi momenti sono davvero inudibili.

Me ne esco spesso con frasi decisamente strane o pronunciate a bassa voce che nessuno sente e passo per matta a bisbigliare da sola.
Oppure, al contrario, mi partono con un'ottava più alta del solito e tutti mi guardano straniti.
Come potete notare, che sia in un modo o nell'altro, finisco sempre per essere quella un po' stramba.

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Altri bellissimi sconvenienti eventi che possono accadere sono quelli fisici: ovvero, non si sa come, riesco sempre ad andare a sbattere contro un tavolo, una sedia, uno scalino o inciampare nelle mie stesse scarpe.

Non sono esattamente invisibile (purtroppo?), perciò queste situazioni generano nuovamente un ulteriore imbarazzo, che, accumulato, viene sommato al vettore precedente ed ecco che la risultante è un vero capolavoro di situazioni di disagio e momenti strambi.

La parte più brutta dell'intera faccenda è che tutto ciò non è come nei film o nelle storie dei libri: essere impacciati e timidi non affascina proprio nessuno (a meno che tu non sia un mini chibi vivente o una mini Afrodite).
Non ci sarà mai quella persona che sarà curiosa di conoscervi di più  se voi vi comportate così, è un bel grattacapo questa personalità. *

Bisogna un po' rimboccarsi le maniche e, continuando a non dimenticare chi siamo, farsi avanti e cogliere ogni attimo e ogni secondo che ci passa davanti, afferrarlo e viverlo.

La timidezza non esiste, come tutto in realtà, non esiste niente, sono solo nostre creazioni e invenzioni, a cui abbiamo dato un nome perché senza etichette siamo impauriti da tutto questo.

Perciò non farti troppi problemi (tu, persona), perché non sei timida, sei solo te stessa e fai quello ti pare e piace senza bisogno di spaventarti per una parola che spesso ti viene affibbiata.

*Okay, volevo precisare, questo non è del tutto vero. Insomma, se avete un minimo di sederino lo trovate eccome qualcuno che s'interesserà alla vostra timidezza e vorrà conoscervi di più, ma questa storia serve per eliminare l'imbarazzante sentimento ed è meglio non dare false speranze dato che la situazione descritta sopra accade in una ristretta percentuale di casi.

Che cosa si prova davvero?Onde as histórias ganham vida. Descobre agora