If I told you that I love you

Magsimula sa umpisa
                                    

-Qualche giorno prima del diploma? Sei proprio sicuro di quello che stai facendo Shawn-

-Certo mamma, ormai ho quasi diciotto anni, sono sull'orlo della maggiore età-

-Stavo per dire che, fino a quando sarai sotto il mio tetto, dovrai rispettare le mie regole, ma mi sono appena ricordata che tu non sei sotto il mio tetto da quasi un anno ormai- sprofondo lentamente nel sedile. Se Shawn ha lasciato il Canada, è stata solo per colpa mia. Non si sarebbe mai sognato di andare via da Toronto, se non fosse stato per me. –Ma comunque, sei sempre mio figlio, e non puoi prendere tutte le decisioni che vuoi soltanto perché sei maggiorenne. E poi, ancora non puoi nemmeno bere-

-Questa è davvero una stupida legge-

-Da noi l'età per bere è ventuno, quindi non ti lamentare- il ragazzo accanto a me mormora un 'come se questo la scorsa volta vi avesse fermato', beccandosi una gomitata nella costola. –E poi, perché tutta questa impazienza? Hai deciso di diventare un alcolizzato?-

-Perché traviate sempre le mie parole?- rotea gli occhi al cielo. La sua testa si poggia sul sedile, socchiude le palpebre e sospira.

Nel giro di mezz'ora, arriviamo a Pickering. Non fa freddo come in inverno, e il sole è alto nel cielo.

-Sto morendo dal sonno- mi stropiccio le palpebre, sentendo un'improvvisa stanchezza. –Penso che andrò a dormire un pochino, ti dispiace?-

-Io volevo andare da Brian- Shawn scarica i nostri bagagli. Gli occhiali gli scivolano lungo il ponte del naso, mentre posa un attimo le valigia e porta le mani sui fianchi.

-Non dobbiamo per forza fare tutto insieme. E' giusto che tu passi un po' di tempo con i tuoi amici, e che io dorma, non mi sento per niente bene-

-Ehi- il ragazzo si toglie gli occhiali da sole e prende il mio volto tra le sue mani. –Sei pallidissima, devo preoccuparmi?-

-No no tranquillo- mi sfrego il volto, cercando di darmi una svegliata. Non ero stanca quando sono scesa dall'aereo, ma le mie forze sono andate via all'improvviso, senza che me ne accorgessi. –E finisco io di sistemare-

-No, non se ne parla- riprende i bagagli ed entra in casa. Ma quando sono diventati così grandi i muscoli delle sue braccia? –Potresti svenire da un momento all'altro. Hai mangiato vero?-

-Assolutamente, ho la nausea- mi massaggio lo stomaco, sono totalmente in subbuglio, e non è da me.

-Li sto portando in camera, sali con me?-

-Sì certo- lo seguo per la rampa di scale. Una volta arrivati alla nostra destinazione, Shawn chiude la porta alle mie spalle. Congiunge le mani davanti al volto, picchiettando gli indici tra di loro. –Va tutto bene?-

-Rose, non è che, per caso, sei incinta?-

-Che?- esclamo, con un tono di voce più alto del dovuto. –Come diamine ti viene in mente una cosa del genere?- il ragazzo fa un cenno con la testa e si stringe nelle spalle. –Siamo stati attenti Shawn- si morde il labbro, e non proferisce parola. –Siamo stati attenti, vero Shawn?-

-Sì sì, credo-

-Che vuol dire 'credo'?- gonfia le guance e si gratta la testa. –Shawn Peter Raul Mendes!-

-Sto ipotizzando. Voglio dire, sei pallida come un cencio e...-

-Il ciclo dovrebbe venirmi da un paio di giorni, ed io sono tranquilla. Aspettiamo, prima di trarre conclusioni affrettate. Ma potrei avere qualche ritardo, è stato un mese abbastanza stressante- l'idea non mi aveva sfiorato minimamente, o forse, non ho voluto pensare ad una conseguenza del genere. Sarebbe una situazione in cui dovrei prendere decisioni troppi difficili. –Pensi che ci sia...-

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon