Capitolo 38

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La mia nuova foto preferita di Harry.
Vi anticipo che il capitolo contiene scene esplicite. Se verrà segnalato, giuro sul Dio che adesso mi sta guardando, che vi rovino.

Buona lettura.

Lily's pov

Tre giorni dopo, nel pomeriggio inoltrato, non appena mia madre esce di casa per andare a prendere il thè dalla sua collega Amy Edwards, afferro il telefono per chiamare Harry e invitarlo a raggiungermi.
Ci mette poco a rispondere e ancora meno ad arrivare, perché nel giro di un quarto d'ora scorgo la sua BMW farsi strada nel vialetto di casa. I fari dell'auto si spengono dopo poco ed Harry scende dal veicolo con una mano alzata nella mia direzione per salutarmi - io, intanto, gli sorrido aspettandolo sulla soglia di casa - ma non appena i miei occhi curiosi scorgono un grande livido partire dal suo mento ed estendersi sulla mascella, il mio cuore perde un battito.

"Cosa è successo?" Domando nel momento in cui mi raggiunge, alzandomi sulle punte per osservare meglio la pelle ferita. Harry si abbassa per lasciarmi un bacio all'angolo delle labbra, sorridendo con aria spensierata.

La risposta non arriva velocemente come invece avrei desiderato, quindi sono costretta ad insistere.

"Almeno fammi entrare." Ridacchia il riccio, tentando di sorpassarmi. Io gli sbarro la strada e lo guardo alzare gli occhi al cielo, consapevole che se lui avesse davvero voluto superarmi, lo avrebbe già fatto.

"Quindi?" Domando ancora, osservando il suo viso con occhi ingordi. Ha l'aria sbarazzina, i capelli spettinati e il sorriso sereno. Mi guarda da sotto le folte ciglia quando risponde con aria annoiata: "ho fatto a botte con Thomas."

Al solo sentir pronunciare quel nome il mio cuore si raggela. "Thomas?" Balbetto. "Perché?"

Harry sospira, facendo spallucce. "Niente di importante, Lily, davvero. Non fa nemmeno più male." Mi rassicura. "Adesso fammi entrare."

Seppur con titubanza, mi faccio da parte e gli permetto di superarmi in modo che possa fare il suo ingresso in casa.
Poi, lentamente, chiudo la porta alle nostre spalle.

Harry si guarda intorno curioso - come ogni volta che è ospite qui - e poi mi mostra un piccolo sorriso. "Mi piace casa tua."

Vorrei rispondergli che piace anche a me, ma saprei di star mentendo. Questo luogo è stato teatro delle peggiori violenze che sono stata costretta a subire per gran parte della mia vita, e che mi hanno portata ad essere la persona introversa che sono oggi. Io detesto casa mia. Ma sorrido e abbasso gli occhi, intrecciando le mie dita con quelle di Harry per incitarlo a seguirmi su per le scale.

"Cosa stavate facendo tu e il tuo bel culetto prima che arrivassi?" Mi domanda poi, costringendomi a voltarmi nella sua direzione con un leggero sorriso divertito.

"Stavamo studiando, io e il mio bel culetto."

Il pavimento di legno scricchiola sotto i nostri piedi quando arriviamo al piano superiore, lui appena più dietro di me e io con la mano a premere sulla porta di camera per spalancarla.

La stanza versa nel disordine più totale. Sul letto sfatto sono posati vestiti sporchi e puliti, libri, quaderni e appunti. Il pavimento è poi ricoperto di penne e oggetti di cancelleria, astucci vari e passi frettolosi. Harry mi guarda con occhi luminosi, brillanti di divertimento.

"È la tua camera o quella di un cinghiale?"

Riesce a strapparmi una risata. Lo trascino dentro, avvolgendo le sue spalle possenti con entrambe le mani. Chiudo la porta dietro di noi e mi piego per raccogliere il mio caricabatterie da terra, mentre Harry si guarda intorno e si muove coi piedi di piombo.

Dangerous [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora