Capitolo 5

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Lily's pov

Alla fine, a questa festa, succedono tante altre cose.

Del tipo che la musica finisce poco dopo, e quando riapro gli occhi Sarah è sparita. Volatilizzata. Boom. Scomparsa nella folla.
E all'inizio io ci provo a mantenere la calma, ma l'incantesimo si è ormai rotto e io sono completamente sola.

Mi giro a destra, poi a sinistra, mi guardo intorno con occhi sgranati.
Ma lei non c'è. Non vedo la sua chioma scura di ricci in mezzo alla calca che, adesso, mi sembra soffocante.
La musica non mi culla più, ma mi annebbia i sensi.
Mi spaventa.

"Sarah!" Urlo sgomitando tra la folla. Sento il panico cominciare a pompare nelle mie vene, perché ogni secondo che passa senza Sarah al mio fianco equivale a un secondo qui da sola.

Allora poso la mano sulla mia borsetta (che fin'ora l'ho tenuta a tracolla) ma sullo schermo del mio telefonino non ci sono messaggi.
Sarah è sparita.

E quella constatazione mi colpisce come uno schiaffo, mi sento bruciare la bocca dello stomaco mentre cerco con patetica disperazione di uscire dalla calca soffocante.

La mia mente allora parte alla carica, cerca di capire che fine possa aver fatto Sarah, ma tutti gli scenari che mi si presentano davanti sono così inquietanti che riesco solo a stare peggio.

È in quel momento, che sento la superficie dei miei occhi farsi lucida.
Nel giro di dieci miseri minuti, sono passata dal sentirmi così viva e felice, a sentire il cuore battere nelle orecchie.

E poi, e poi, e poi...

E poi succede anche che i miei occhi incontrano quelli di Harry Styles.
Così, per puro caso, una straordinaria esplosione di stelle.

Appena metto piede fuori dalla calca soffocante e alzo timidamente lo sguardo, quest'ultimo incontra quello infuocato di Harry Styles, seduto su un divanetto poco distante con un ragazzo biondo al suo fianco.

E io mi sento improvvisamente fuori posto, sbagliata, perché accade tutto in modo veloce, e io suoi occhi sono due gemme troppo importanti, per me.

La prima cosa che noto, dopo di essi, è il suo abbigliamento.
Nero.
Neri i jeans, nera la maglietta, nero il giacchetto di pelle.

Ha il corpo leggermente piegato in avanti, con entrambi i gomiti posati sulle cosce e una delle mani avvolta intorno a una bottiglia di Jack Daniel's. Ha la bocca attaccata a quest'ultima, e beve. Beve sorsi lunghi, perché il suo pomo d'Adamo non fa che muoversi su e giù, lentamente.

Ma lui continua a guardarmi.
Percepisco il suo sguardo intenso come un formicolio sulla pelle, perché lui coi suoi occhi mi sta assaporando.
Si assottigliano, passano dalle mie labbra al collo, tornano al viso e le sopracciglia si aggrottano.
Mi sento morire.

Poi succede anche che Harry Styles stacca la bottiglia dalle labbra, si passa il pollice su di esse e poi lo avvolge leggermente con la lingua.
Mi provoca, e io vado a fuoco.
Ardo sotto la pelle.

Lui lo percepisce, perché sorride. Sorride da predatore, entrambe le fossette gli incidono le guance.
È come se mi stesse dicendo: vengo a prenderti, e non ti mollo più.

È lì, proprio lì, che capisco che Harry mi sta guardando da quando sono arrivata alla festa, con Sarah. Mi guardava mentre ridevo con lei, e mentre ballavo.

E lì, proprio lì, capisco anche che è ubriaco fradicio.

Perché questo Harry non è freddo, misterioso e rigido. È sensuale, provocatore e ardente come fuoco vivo.

Dangerous [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora