Capitolo 27

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Ho messo questa foto solo perché SO che tutte vorremmo essere lì, tra quelle braccia. Immaginiamo di esserlo, ciao.

Lily's pov

È che raramente mi è successo di perdere il controllo del mio corpo.
Di baci ne ho dati, di ceffoni ne ho ricevuti. Stimoli, carezze, strette
- gentili o meno -, labbra e mani su pelle. Certo, che mi è capitato.

Eppure sono fermamente convinta che se qualcosa accade ha motivo d'essere, e che se il mio corpo reagisce in un determinato modo è perché necessita di farlo. Mi rimangio qualche parola per tornare indietro e ripetere che sì, mi è successo di ricevere baci e mi è successo di sentire respiri febbrili cucirmisi addosso - ma c'è un limite, per Dio, che non credevo d'esser in grado di raggiungere e superare.

Harry le sa usare, le mani. E la bocca e gli occhi. Non stiamo parlando di abitudini o piani già premeditati, perché lui è così, sa già come toccarti, dove farlo, cosa dirti.
Percepisce ogni piccolo mutamento e assorbe ogni reazione, rendendola propria: è in grado di spezzarti senza nemmeno farti scorrere un dito su pelle.

Adesso sta sussurrando, facendomi scivolare addosso il suo respiro caldo e le sue labbra bollenti quanto l'inferno - non mi sento bene. Comprendo di essere finita in una dimensione parallela che non mi appartiene, e sono abbandonata. Vorrei prendere in mano la situazione, magari spostarlo magari andarmene, ma sono troppo presa a sospirare perché sento un lembo di pelle essere gentilmente risucchiato nella bocca umida e calda del bastardo che ha perso ogni parvenza di pietà. Mi porta a crollare, perché il mio mondo sembra ridimensionarsi a suo piacimento con ogni battito di palpebre.

Eppure c'è qualcosa di inconsciamente rassicurante nel sentire il suo peso addosso, nel percepire il suo addome premere contro il mio per togliermi il respiro - vorrei viver per sempre con la sensazione delle sue mani grandi e sicure agguantarmi gambe e fianchi per intensificare un contatto già troppo intenso.

Riavvolgi il nastro. Io ancora tremo, ma sono i brividi, mica la paura. Riavvolgi il nastro, Lily.

"Harry..."

Lui è troppo ingenuamente egoista per comprendere. Non avverte lo sforzo che io metto nel parlare, nel tentare di tenergli testa - Perché non ci sono mai riuscita. Adesso i miei polsi sono stretti nella sua mano sinistra, ma la presa è debole, lente. Volta lentamente il capo, i suoi ricci mi solleticano piano il mento e gli zigomi perché si concentra sul lato del collo sul quale ancora non ha coltivato il suo stesso desiderio: "Oh."
Mi scappa d'ansimare e strizzo gli occhi come se fosse qualcosa di cui vergognarmi. Come se le palpitazioni che mi colgono fossero indecenti, sporche, sbagliate.

Ma c'è Harry che parla e vorrei non smettesse mai perché la sua voce è poesia, è arte.

Si sparge sulla mia pelle come il giallo polline del fiore più pregiato - se potessi toccarla con mano, la sua voce sarebbe caramello bruciato. Mi lecco le labbra e deglutisco, il mio corpo lentamente si scioglie. Perdo la pretesa di resistere e mi appoggio piano a lui, sussultando ad ogni sospiro. Chiudo gli occhi, sento i suoi scorrermi addosso come una cascata di zampilli dorati.

Osserva la pelle d'oca formarsi al suo passaggio e se ne compiace. Io percepisco il metallo freddo dei suoi anelli sulla coscia, ma le sue labbra sono di nuovo sulle mie e mi strappano il cuore in due parti.

Mi rendo conto che Harry mi è mancato più di quanto sia disposta ad ammettere. Okay, è trascorso del tempo, la mia vita me la sono costruita - o meglio, mi sono adattata ad essa- e ora che si fa? Adesso lui è qui e io vorrei percepire questo calore per sempre. Questa consapevolezza d'esser importante.

Dangerous [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora