Capitolo 29

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OBBLIGATORIO ASCOLTARE

Diplo - Set it off (FatRatRemix)

Mindsight x LIOHN - Adventure

Non vi costringo ad ascoltarle, ma dell'adrenalina che vi danno non ne avete idea.

Lily's pov

Poi batto le palpebre una seconda volta e le vacanze giungono al loro termine. Dire di aver fatto ciò che mi ero ripromessa di fare sarebbe ipocrita, perché in cima alla lista c'era segnato in grassetto un rimettersi in pari con lo studio nonostante io non abbia aperto libro. O, se l'ho fatto, mi sono sprecata gli ultimi giorni, riducendomi all'ultimo minuto a studiare col capo chino sulla scrivania.

Sta di fatto che almeno per quest'anno l'idea di tornare mi riempie di una strana eccitazione. Queste due settimane di pausa mi sono state utili per recuperare ore di sonno perdute, ed è incredibile scoprire come il riposo sia benefico per mente e corpo: valico le porte d'ingresso del liceo con un leggero sorriso sul volto, cercando con occhi attenti una chioma di ricci in mezzo alla folla.

La solita routine noiosa, ma hey, io nelle abitudini ci costruisco la mia quotidianità.

Mi sento diversa rispetto ad un anno fa, l'opposto di ciò che ero solita essere: sento meno il complesso di non considerarmi abbastanza, perché io con me stessa ci sto bene, ormai. Meno di quanto dovrei essere, ma a sufficienza per vivere in pacifica simbiosi con la mia mente.

La folla di studenti che occupa gli spazi scolastici non sembra avere mai una fine. Sbarrano il passaggio e mi costringono ad essere un po' sgarbata nei movimenti, ma tengo lo sguardo basso e proseguo verso il mio armadietto, alla fine del corridoio.
Di Sarah nemmeno l'ombra, ma non me ne preoccupo più tanto perché avremo l'ora di chimica insieme, e sarà sicuramente in ritardo per la prima lezione. Il pensiero mi strappa un sorriso mentre poso lo zaino a terra e inserisco la combinazione del lucchetto.

Benché io provi a negarlo, d'altronde, il mio sguardo vaga oltre la mia spalla più volte, alla ricerca degli occhi verdi  che in questi giorni più mi sono mancati: non riesco ad individuarli e la delusione mi porta ad aggrottare le sopracciglia.
Mi stringo al petto gli appunti di storia e applico sulle labbra un sottile strato di burrocacao al miele, sbattendo poi l'armadietto per sistemarmi lo zaino in spalla.

Decido di aspettare qualche minuto alla fine del corridoio in attesa del possibile arrivo di Sarah, nonostante la campanella della prima ora sia appena suonata e di conseguenza gli studenti che fino a qualche secondo fa affollavano l'ingresso, adesso si stiano ritirando nelle loro classi. 

Che poi, a pensarci, il nostro liceo è piccolo, ma ci trovi personalità diverse e disparate: siamo tutti differenti ma componiamo un grande insieme - studiosi, bocciati, timidi, estroversi, ombrosi, misantropi, popolari - facciamo parte di un tutto unico.

Passano pochi secondi e io subito controllo il piccolo orologio al mio polso, decidendo, con un sospiro, di incamminarmi in classe: o è malata o la sveglia non le è suonata.

La mia mano sinistra scorre distrattamente nella chioma scura dei miei capelli poco prima che io arretri di qualche passo per voltarmi, urtando però una persona alle mie spalle. Io ruoto velocemente verso sinistra in risposta, uno scusa appena posato sulla punta della lingua e due mani forti ad agguantarmi i gomiti per evitarmi la ben lontana caduta a terra.

Dangerous [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora