Capitolo 35

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Lily's pov

Trascorrono giorni veloci e screziati di monotonia. La solita routine si ripete all'infinito e in essa riesco a costruire la mia solida pace - quella che tanto ho ricercato e che, pur avendola ottenuta, non mi soddisfa come avrei desiderato. C'è un sottile sottofondo di inquietudine in ogni mia risata, un alone di preoccupazione negli occhi di chi mi guarda.
Qualcosa trama contro la mia persona ed è inutile negarlo, ma la consapevolezza di non essere sola mi sta aiutando a vivere nella tranquillità  - o almeno nell'illusione di farlo.

È come se avessi deciso di ignorare ogni fonte di negatività per concentrarmi su ciò che di buono mi è stato concesso, come la chiarezza che con Harry ho tanto agognato. È iniziato un circolo di cui non conosco né l'inizio né la fine ma che, comprendo solo adesso, è tutto ciò di cui ho avuto sempre bisogno.
Si è dimostrato essere una fonte inesauribile di sicurezza e protezione. Mi basta averlo vicino per accendermi di vita e per sentirmi completamente a mio agio - anche se questo è stato un processo più lento. Tutto è nato piano, germogliando e prendendosi il suo tempo, ma i risultati emergono con calma. I momenti che passiamo insieme si sono dimezzati, ché lui è impegnato coi ragazzi per risolvere questa intricata situazione e farmela pesare il meno possibile - allora? Gli domando spesso. Novità? E lui non mi risponde mai, mi sorride e scuote la testa, come a dire restane fuori finché puoi, tu. Anche se ci sono già dentro e lui già lo sa.

Succede anche che, qualche volta, lui decida di concedersi un attimo di pace e di raggiungermi alla mia scrivania mentre io studio, di chiudermi i libri in faccia e di lanciare i miei fogli in giro per la camera giusto per farmi infuriare. La maggior parte delle volte fingo, comunque. I miei Harry, finiscila! sono in realtà degli inviti a continuare, perché le sue attenzioni sono diventate il mio pane quotidiano.

Mi ha dimostrato di essere meno freddo di quanto in passato volesse dimostrare, di avere pazienza e di essere interessato ai pensieri che mi riempiono la testa, ma tutto questo non diventa mai troppo, con lui.
Scoprire ogni sua sfaccettatura non è mai troppo.

C'è Sarah seduta di fronte a me che parla mentre io fingo di ascoltarla, tracciando linee astratte e prive di senso sul foglio color latte posato sul banco. La mia mente è intossicata dal ricordo delle sue parole sussurrate, delle sue carezze, dei suoi occhi e della sua presenza. La nostalgia di quei momenti si trasferisce sulla carta in curve e spruzzi di argento e di smeraldo. Comprendo ciò che Harry ogni volta tenta di dirmi semplicemente quando mi guarda - ed io, per contro, continuo a chiedermi perché lui fino ad adesso abbia deciso di nascondersi dietro una maschera di falsa crudeltà.

Non guardo Sarah quando ridacchio e faccio scorrere il pennello sul foglio.
"Dovresti essere meno dura con te stessa." Suono disorientata perché non presto reale interesse alle sue parole - né alle mie.

"Tu non mi stai ascoltando." Sussurra poi, iraconda, falsamente offesa ma comunque irritata dal mio disinteresse. Sorrido ma non alzo lo sguardo. L'aula di disegno e scultura è grande ma non troppo, e le sue chiacchere sono ormai di proprietà comune, tanto è agitata.

"Andiamo, Lily." Geme affranta, posando il mento sul banco e aggrottando profondamente le sopracciglia: sono quasi costretta a sospirare e allontanare il pennello dal foglio, piantando i miei occhi in quelli di Sarah. "Sentiamo."

"Okay, spiegami perché oggi sei così irritata."

"Non sono irritata." Ridacchio in risposta, quasi mortificata dalla sua constatazione. "Sono pensierosa, tutto qua."

"E a cosa pensi?"

Faccio spallucce, abbasso lo sguardo sul foglio e mi passo la lingua agli angoli delle labbra.
"A tutto e a niente."

Dangerous [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora