Capitolo 18

13.1K 587 435
                                    

Guardate la mia bambina 😩

Lily's pov

L'orologio appeso alla parete scandisce il tempo coi suoi lenti ticchettii.
Faccio scorrere la punta della penna sul foglio che ho davanti, tracciando linee astratte e prive di senso.

Il professore è in silenzio mentre corregge alcuni compiti alla cattedra - totale disinteresse nei confronti del mio panico, silenzioso ma crescente.

Harry è in silenzio. Per un secondo sembra che nemmeno esista, che non sia dietro di me e che non mi stia fissando. Mi sembra di essere tornata all'inizio, a quando lui adorava mettermi a disagio coi suoi sguardi e i suoi silenzi. Non penso abbia mai smesso in realtà, solo...ha imparato a trattarmi in modo diverso, tale da costringermi a pensare a lui. Sempre.

E io ci provo a concentrarmi, a fare un po' di matematica giusto per distrarmi, ma sento i suoi occhi addosso. Costantemente.
Bruciano sulla mia nuca quando inclino il capo per scrivere formule sul quaderno, per cui mi ritrovo a sospirare e stringermi nelle spalle.

Vorrei alzarmi e dirgli di smetterla, che se vuole dirmi qualcosa lo faccia e basta - poi la mia testa si ricorda che lo sto evitando da giorni, impedendogli qualsiasi contatto.
Ecco che colpa cade su di me, ancora una volta.

Per quale dannato motivo si è fatto mettere in detenzione? Avrebbe potuto parlarmi più tardi...ma ho come la sensazione che lo abbia fatto perché sa che avrei continuato a fuggire. E lui non ne ha idea, nemmeno si immagina: se prima non riuscivo a sostenere il suo sguardo, figuriamoci adesso.

Il pensiero di ritrovarmi nella stessa situazione di giorni addietro mi fa tremare il cuore. Incredibile come io sia passata dal temere lui, ad aver paura delle sensazioni che è in grado di provocarmi.

Vorrei tanto parlarne con Sarah per farmi dare qualche consiglio, qualche dritta, ma se lo facessi sarebbe come fare un torto a me ed Harry stesso: come se fosse il nostro piccolo segreto.

Con mano insicura scrivo in cima al foglio Duplicazione e Bisezione degli Argomenti. A breve avremo un compito su sta roba, e devo vedere di capirci qualcosa. Apro il libro, cerco una pagina di esercizi e comincio a trascriverne alcuni.
Harry rimane ancora in silenzio, ma comincia a picchettare con delicata insistenza la penna contro il banco.
Sembra impaziente, come se sperasse che accada qualcosa.

Che accade.

Non è passata nemmeno mezz'ora dall'inizio della detenzione che sento Jones sbuffare irritato e sbattere la penna contro la cattedra. Alzo lo sguardo da ciò che sto facendo per fissarlo, e sono sicura che anche il ragazzo alle mie spalle stia facendo la stessa cosa.

Il fatto è che Jones è un tipo strano, con idee crudeli e strambe - una sorta di cattivo geniaccio dai ragionamenti che funzionano solo nella sua testa.
Eccolo che raccoglie i suoi fogli e si toglie gli occhiali da vista, afferrando nel frattempo tutte le sue cianfrusaglie sparse sulla cattedra.
Lo guardo intensamente, il cuore intanto mi si ferma perché ho già capito.

"Cosa sta facendo?" Chiedo con voce timida, cercando di non apparire maleducata mentre i muscoli mi si contraggono in modo fastidioso.
Sento Harry ridacchiare sotto i baffi.

Jones non mi guarda nemmeno mentre fa strisciare la sedia contro il pavimento - si alza, ma sta ancora raccogliendo le sue cose.
"Devo andare in sala professori per usare la fotocopiatrice." Borbotta con fare disinteressato.

Passa qualche secondo prima che alzi gli occhi per guardarci entrambi, fissandoci come se volesse improvvisamente polverizzarci.
Deglutisco.

"Io uscirò dieci minuti." Comincia con tono di voce serio.
"Se sento anche solo un rumore, giuro che vi boccio entrambi. Sono stato abbastanza chiaro?"

Dangerous [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora