E vuole me.

Si alza dal divanetto, le sue dita scorrono nei suoi ricci marroni e il suo sorriso si allarga. Barcolla un po' mentre io deglutisco col cuore in gola, nel disperato tentativo di frenare il tumulto che sento crescere nel mio petto.

È una sensazione strana quella che provo, talmente forte da rendermi debole il facile compito di muovermi.
Io non riesco a staccare i piedi da terra.

Rimango ferma con gli occhi spalancati e le braccia rilassate lungo i fianchi, ché Harry ha preso ad avvicinarsi.
Nonostante il caos persistente, lo spazio soffocante e la vista annebbiata dal fumo, io vedo solo lui.

Muove un passo dopo l'altro, lentamente, con le mani infilate nelle tasche e gli occhi ad affogare nei miei.
Si avvicina e io non riesco ad allontanarmi, perché ho i piedi attaccati al suolo.

E i secondi passano veloci (anche se a me paiono anni infiniti) ed Harry è in piedi proprio davanti a me, adesso, tant'è che sono costretta ad alzare il mento per guardarlo direttamente negli occhi, questi ultimi annebbiati dall'alcool che scorre nelle sue vene.

Sento la gola farsi poco a poco secca mentre arrossisco sotto il suo sorrisetto stronzo.
Il suo profumo, poi, mi avvolge con delicatezza, in un caldo e morbido abbraccio. Mi riempie i polmoni di una fragranza maschile, appena accennata, ma forte.

Poi succede anche che Harry Styles tira fuori le mani dalle tasche e posa la fronte sulla mia, mi incita a sfidarlo. Come a dire: prova a fuggire, ora.
E io mi sento morire sul serio stavolta, perché i suoi palmi bollenti mi avvolgono piano i fianchi e i polpastrelli lasciano una carezza leggera sulla pelle.

Le mie mani corrono a posarsi sul suo petto per premerlo indietro, allontanarlo, ma lui non ne vuol sapere di staccarmi gli artigli di dosso.
Mi avvolge e non mi molla, come le spire letali di un serpente.

"Harry..." mormoro con voce tremante, ma le mie parole vengono sfumate dalla musica caotica.

Lui scuote la testa, chiude gli occhi e barcolla leggermente indietro, trascinandomi con lui.
Quando li riapre, una strana scintilla gli passa per lo sguardo.

E io lo capisco subito, perché sono veloce a voltarmi prima che possa baciarmi. Le sue labbra allora premono sul mio zigomo, e un leggero ringhio irritato rimbomba nel profondo della sua gola.

Sento il tanfo dell'alcool, e giungo alla conclusione che Harry, se non fosse stato ubriaco com'è, non avrebbe mai azzardato un gesto simile.
La freddezza e la rigidità che lo hanno contraddistinto nei nostri precedenti incontri, sono state sostituite da una sensualità e una sfacciataggine degne di nota.

Devo trovare Sarah e andarmene da qui. Ora.

"Harry, lasciami." Lo supplico.

Lui scuote la testa, i suoi ricci mi solleticano la pelle mentre sento il suo sorriso crescere contro la mia mascella.

In questo momento mi sembra che Katy Perry non stia più cantando in sottofondo, ma urlando in preda alla furia più totale le parole della canzone sparata dalle casse.

Kiss me, ki- ki- kiss me,
Infect me with your love and
Fill me with your poison
Take me, ta- ta- take me

"Stai attentando alla mia sanità mentale, stasera." Sussurra lui nel mio orecchio, stringendo tra le dita il tessuto dell'abito che mi avvolge i fianchi.

La sua voce è tremendamente rauca, e la profondità di essa mi getta in uno stato di inquietudine tale da farmi tremare contro di lui come il riflesso della luna su uno specchio d'acqua.

Dangerous [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora