•Chapter number 58•

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'Papà..'

Incomincio a parlare appena arrivo sull'altare di fianco a mio padre, ma mi fermo perché sento già la gola stringersi e il respiro farsi sempre più corto.

'Mi hai donato tanto nella vita, ti ho sempre ripetuto che con te ho passato i momenti migliori della mia vita, ti ho dedicato sin da piccola ogni testo o tema in cui si dovesse parlare di una persona importante per me, e ho scelto sempre te, ti ho dedicato ogni frase che parlasse di noi o che mi facesse ritornare in mente qualche momento passato insieme, ti ho dedicato canzoni dove si raccontava persino di storie d'amore perché credo che la nostra sia stata la più bella e la più duratura, ma non voglio che tu creda che sia tutto finito perché non lo è.
Ci ho impiegato un'intero pomeriggio a farmi venire in mente qualche parola da dirti, qualche frase di senso compiuto per ringraziarti per quello che hai fatto per me e per la mamma in tutti questi anni, ma non mi è uscito assolutamente nulla, quello che sto dicendo non è stato scritto su nessun foglio, nessun quaderno o nessun cellulare, lo sto inventando adesso e non credo sia uno dei miglior discorsi che qualcuno possa dedicare alla persona più importante della propria vita, ma papà, ho sempre voluto dirti una sola cosa che credo riesca a riunire tutto quello che ho da dirti adesso, vorrei dirti grazie perché ci sei sempre stato, grazie perché sei stato il mio eroe più forte, grazie per avermi difesa quando qualcuno mi offendeva o mi faceva del male ed altre volte per rimproverarmi perché sapevi che avevo torto e ti chiedo scusa se non ho capito prima i miei sbagli, scusa se li ho commessi di nuovo, scusa se li commetterò in futuro e scusa se non son riuscita a salvarti come avrei voluto fare.
Ti amo papà, ci rivediamo presto'

Apro gli occhi velocemente e mi metto seduta, cercando di capire dove mi trovo e cercando anche di calmarmi dato che ho il fiatone.

'Margaux, tutto bene?'

Mi chiede preoccupato Niall, mentre sento lo sguardo di tutti addosso, il che mi irrita altamente, ho sempre odiato essere al centro dell'attenzione quando sono insieme a tante persone, in un momento così critico, se vogliamo aggiungere.

'Si, tutto bene'

Rispondo cercando di convincerli e mettendo su un piccolo sorriso assolutamente falso, ma credo lo abbiano capito tutti, d'altronde non sono mai stata brava a mascherare completamente le mie emozioni.
Ancora con lo sguardo di tutti addosso, mi metto seduta sul divano iniziando a guardare la televisione e sperando che non facciano nessun'altra domanda.

'Io e Margaux andiamo un po' giù in piscina, voi rimanete qui dato che vi interessa tanto questa specie di programma'

Senza che potessi dire niente o contrappormi, mi afferra per il braccio e mi fa scendere dal divano, dirigendosi verso il bagno.

'Ti devi cambiare i pantaloni, non puoi venire giù con quelli, sembri obesa'

Gentile.

'Non ho altri pantaloni, i miei sono ancora ad asciugare'

'Cerchiamo nell'armadio del tuo ragazzo, semplice no?'

Esclama uscendo di fretta dal bagno ed entrando nella camera di Niall iniziando a frugare tra i suoi vestiti nell'armadio.

'Elizabeth nessuno ti ha dato il consenso di mettere le mani li dentro'

Bisbiglio con tono serio così da non farmi sentire da Niall, non credo sia molto contento che qualcun altro tocchi le sue cose private.

'Suvvia, cosa vuoi che sia?'

'Elizabeth smettila, ora'

M'ignora totalmente, continuando a cercare dei pantaloncini, anche se credo li abbia già trovati ma voglia continuare a farsi i cazzi degli altri.

Problems||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora