Oh I can't stop you putting roots in my dreamland

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– Tu non vai da nessuna parte – Shawn mi blocca il passaggio, allargando le braccia.
– Non fare il bambino – il ragazzo china leggermente la testa di lato, sbuffando. – Dico sul serio, non ho alcuna voglia di scherzare –
– Nemmeno io – scrolla le spalle. – Non voglio che tu te ne vada –
– Shawn... –
– Rose – mormora. – Stavamo andando così bene –
– Lo so ma... –
– 'Ma' niente. So che hai paura, ma giuro che mi impegnerò ancora di più per non ferirti e non deluderti una seconda volta. –
– Gli altri non mi vogliono, e non si devono creare malumori a causa mia. –
– Ooooh figurati, ad Andrew sarà già passata e Brian se ne sarà dimenticato. Per il resto, nessuno del gruppo ha espresso altre opinioni a riguardo – gonfio le guance. – Però, se sei tu a volertene andare, accetterò la tua scelta e non insisterò ulteriormente –
– È questo il problema Shawn, in questo momento non so che cosa voglio, ho la testa talmente confusa che non fa altro che girarmi. –
– Quello penso sia a causa della pressione. –
– Shawn... – poggia le mani sulle mie spalle, abbassando il capo alla mia altezza. – Non fare gli occhi da cucciolo –
– Non so di cosa tu stia parlando, questa è la mia faccia normale. –
– Oh ti prego, da quanto tempo ci conosciamo noi due? –
– Un bel po'. –
– Quasi cinque anni – puntualizza. – Otto ottobre duemiliquindici –
– Sì lo so. –
– Volevo puntualizzare. –
– Beh vorrei ricordarti che, comunque, ci sono anche io in questa relazione. –
– Non sono io quella che ha mandato all'aria ogni cosa – il volto del ragazzo diventa di pietra. – Scusa, non volevo –
- Sai che c'è? Vattene pure. È questo quello che hai sempre voluto no? –
– Stai dando di matto. –
– No Rosebelle, sto cercando di non far andare via la persona che amo, scusami – prendo un respiro profondo. Sto combinando un enorme casino.
– Possiamo ragionare come le persone civili? –
– Io lo sto facendo, tu no. A te importa soltanto il tuo stupido orgoglio e la tua rabbia. –
– Stai sbagliando a parlare – rispondo acida. – Quindi, fossi in te, pondererei con attenzione le tue prossime parole –
– Lo capisci che io voglio soltanto che tu rimanga qui? –
– Shawn... –
– Sembra quasi che tu stia cercando ogni scusa possibile ed immaginabile per mettere la parola fine a questa relazione. –
– Non sarei qui, non avrei litigato con tutti i miei amici a quest'ora. –
– Litigato? –
– Daisy e il resto del gruppo snano che sono venuta qui da te e non mi parlano – mormoro. – Non sono volate parole carine nemmeno con loro –
– Perché non me lo hai detto? –
– Non l'ho detto a nessuno se è per questo. –
– Io non sono nessuno. –
– Sai che intendo. –
– Avrei voluto che ne parlassimo. –
– Se ne avessi parlato avrei ammesso di aver fatto una scelta, avrei ammesso di aver perso i miei amici, e non ne vado per niente fiera. –
– Gli amici prima dei ragazzi. –
– Esattamente – mi siedo sul letto, prendendo la testa tra le mani. – Ed io sono venuta meno a questa cosa, ti rendi conto? –
– Non succede niente Rose. –
– Sì certo, poi magari tu mi ferisci di nuovo, ci lasciamo ed io rimarrò sola, senza contare che non avrò nessuno con cui parlare, nessuno con cui confrontarmi, nessuno... – mi blocco. – Sarebbe stato tutto più facile se Pyper fosse stata qui – il volto di Shawn si addolcisce. Si accomoda accanto a me, non mi tocca, non mi abbraccia, rimane semplicemente in silenzio. – Lei sapeva sempre cosa dire, come comportarsi...riusciva sempre a farci fare pace, a bloccare Daisy nei suoi deliri di onnipotenza. Alle volte mi chiedo come sarebbe stato se lei non fosse morta, se quell'incidente fosse andato diversamente. Voleva diventare medico da grande, quindi non perdeva occasione per controllarci da vicino ogniqualvolta avessimo qualcosa che non andava. Avrebbe fatto grandi cose, ne sono convinta; avrebbe fatto grandi cose se io non l'avessi fatta uscire quella sera
– Smettila, sai benissimo che non è colpa tua, è stato semplicemente destino. –
– Se non fossi voluta correre dietro a Will... –
– Adesso ho capito! – esclama. – È per questo che non riesci a perdonarmi –
– In che senso? –
– Per Pyper, per quel che è successo con Will, è tutto collegato – si sbatte una mano sulla fronte. – Come diamine ho fatto a non pensarci prima?! –
– Continuo a non seguirti. –
– Non mi vuoi perdonare perché ti ricorda quel che è successo con Pyper. –
– Ma che c'entra, non è assolutamente vero. –
– No Rose c'entra: tu non te ne accorgi, ma hai tantissimi blocchi ancora. So benissimo che hai fatto molti passi avanti ma, per certi versi, hai ancora delle barriere. –
– Com'è che finisci sempre per psicanalizzarmi? –
– Posso abbracciarti? –
– Perché me lo chiedi? –
– Perché voglio farlo – a quel punto annuisco. Il ragazzo mi stringe a sé, ed io mi ritrovo ad aver sentito la mancanza di quel contatto tanto conosciuto. – Quando hai messo un punto alla storia con Will ti sei ripromessa che non avresti più perdonato nessuno, ed è per questo che siamo ancora bloccati qui, oltre al fatto che io sono stato un coglione colossale –
– Mi fa male la testa. –
– Non preoccuparti, è tutto a posto – mi accarezza la testa. – È tutto a posto –
– Non posso tornare a casa – mormoro. – Non posso tornare a casa –
– Tranquilla, ci sono io qui con te, sei al sicuro. –
– Non... –
– Tranquilla, andrà tutto bene. –
– Shawn non... –
– Sono qui con te, non ti lascio più, te lo prometto. –
– Non... –
– Sono qui con te, basta protestare – prendo un respiro profondo. Non era così che doveva finire. – Va tutto bene –
– Giuramelo. –
– Te lo giuro, ogni cosa si sistemerà. –
– Va bene, per una volta voglio crederti. –
– Brava la mia ragazza. –
– Idiota – eppure, stranamente, mi sento di nuovo al sicuro. Eppure, stranamente, mi sento di nuovo a casa, come se non fosse successo niente. E non so se va bene oppure no, ho solo un forte dolore allo stomaco, un dolore che non vuole passare anzi, che peggiora sempre di più, fino a diventare quasi insopportabile.

Blue sky|| Shawn Mendes(#Wattys2019)Where stories live. Discover now