La promessa.

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Kakashi 's pov
Ad aspettarci al villaggio c'erano Shikamaru e il gruppo, più Sakura che aspettava con impazienza. La rosata si avvicinò a me. Rock Lee pur da ubriaco era riuscito ad avere la meglio su quell'ombra di Orochimaru e adesso si trovava all'ospedale con Gai. Per fortuna stavano tutti bene, con un po' di graffi, un po' ammaccati, ma tutti bene. La missione datami dall'Hokage era una sciocchezza e nel ritorno li ho incontrati tutti quanti. Li ho accompagnati fino a Konoha, nelle loro condizioni era complicato andare così lontano. Kiba soprattutto che aveva una ferita dorsale dal quale sgorgava sangue.
"Naruto" affermò Sakura guardando il biondo.
"Si riprenderà ha solo sprecato un po' troppe energie, proprio come Sasuke" dissi alla rosata.
"T/n invece?" Chiese girandosi verso la donna. Squadrò la ragazzina dall'alto in basso. Il mantello le copriva la bocca e vi si vedevano solo gli occhi e un po' di capelli a causa del cappuccio che non riusciva a mantenere la lunga treccia.
"Ha alcune ferite, ma me ne occuperò io" affermò lei iniziando a camminare.
"Aspetti" affermò Kiba.
"Cosa vuoi ragazzino?" Chiese la donna leggermente acida.
"Voglio vedere la mia amica" affermò lui abbassando leggermente la testa. Non aveva il cappuccio, ma una benda che gli girava intorno alla testa e Akamaru gli spuntava sul capo.
La donna abbassó un po' lo sguardo e si sentì un'accenno di risata roca.
"Amicizia giusto? Anche Sasuke era suo amico, ma ha cercato di ucciderla" affermò acida continuando a camminare senza voltarsi indietro.

Hanake 's pov
Flashback
"Se dovesse succedere qualcosa a me e Daruka, prenditi cura di lui o lei quando nascerà, come fosse tuo figlio. Hai capito piccoletta? Mi fido di te, deve avere tutto l'amore di questo mondo d tu sei la persona ceh fa al caso mio" disse accarezzandomi i capelli e scompigliandomeli un po'.
"Si, si ho capito Maestra, non preoccuparti. Mi prenderò io cura di lui" dissi mettendo le mani sicura sui fianchi. Avevo la metà dei loro anni, ma mi trattavano come una di famiglia. Avevo la metà dei loro anni e Daruka era il mio maestro. Avevo la metà dei loro anni e mi aveva visto come una sorella. Io a Daruka, dovevo la vita per ciò che aveva fatto per me. Avrei fatto qualunque cosa, per lui e per sua moglie. Prendermi cura del loro erede era poco. Un onore per me, ma speravo con tutta me stessa. Di rivederli vivi un giorno e che non succedesse loro nulla. Quel bambino aveva bisogno di loro e infondo, infondo anche io.
Fine flashback
Ero tornata, quella casa era inesorabilmente cambiata. Tappezzata di foto di T/n, tutte da sola. Tranne tre. Un quadretto con Kakashi, Naruto, Sasuke e quella ragazzina dai capelli rosa. Un'altra in compagnia di Sky e un'ultima con un uomo alto dai capelli marroni. Il maestro Iruka che mi aveva mandato a cercare. Era bene o male abbastanza ombreggiata per una ragazzina. Alla sua etá mi sarei aspettata di vedere tutto estremamente colorato e fantasioso. Invece pareva leggermente cupa e monotona, la casa di una donna adulta. Per me era accogliente e abbastanza ordinata. Vi era solo un filo di polvere dovuto alla sua lontananza, ma fortunatamente mi ero ricordata di quella capanna sperduta da dio. Prima di 'partire', mi ero ricordata della vecchia casa di Daruka e le ho dato una sistemata. Inizialmente era piccolissima, era piccolissima anche quando me ne ero andata da Konoha, ma probabilmente Iruka l'avrà aiutata a ristrutturarla. Vi era in aggiunta un recinto sul retro e la vegetazione era rigogliosamente aumentata formando una specie di confine naturale. Il giardino sul retro era circondato dagli alberi, da Konoha nessuno avrebbe potuto vedere quel giardino, sembrava come se Merida stesse ancora proteggendo quel luogo.
Poggiai il lupo sul tappeto e la c/c sul divanetto. Poggiai una mano sul cuscino per alzarmi, ma sentii qualcosa di inesorabilmente rigido. Alzai leggermente il cuscino, vedendo un libro rilegato in cuoio con un simbolo familiare.
Flashback
"Daruka, cos'è questo?" Chiesi guardando un libro rilegato in pelle scura.
"Un diario di tutte le esperienze che abbiamo vissuto io e Merida, abbiamo intenzione di passarlo a nostro figlio, per questo Merida lo sigillerà con un'incantesimo, capace di spezzare solo sangue del suo sangue." Disse sorridendomi leggermente. Lo aprii e come prima cosa, vidi la nostra fotografia, il nostro primo incontro. Sorrisi all'immagine e richiusi il tutto passandolo al c/c.
Fine flashback
I-il diario di Daruka e Merida. Credevo fosse andato smarrito, gli ultimi sopravvissuti dei ninja verdi, se lo erano preso e avevano intenzione di distruggerlo. Non potevo credere ai miei occhi. Lei era riuscita a trovarlo. Chissà da chi era quella soffiata che aveva avuto. Presi una bacinella e la riempii di acqua, pulii la ferita di Sky e misi un panno umido sulla fronte di T/n. Non aveva la febbre, ma era molto calda a causa dell'arte focaia che ancora bruciava nei condotti del Chakra. Fasciai Sky e gli misi una coperta. Coprii anche T/n. Da quanto avevo capito, teneva molto a quel lupo e me ne sarei occupata esattamente come avrei fatto con lei. Sarei stata io a fare quello che i miei defunti amici, non hanno potuto fare. Guardai T/n, il suo volto ora mi ricordava molto di più Daruka. I suoi capelli simili ai suoi. I suoi occhi però erano di Merida. I suoi immensi e meravigliosi occhi c/c rispecchiavano il profondo andare dell'anima. Gli spostai i capelli da davanti al viso e toccai la sua pelle candida che tanto mi ricordava Merida. Era il loro quadro esatto. Il risultato genetico di un'amore impossibile. La leggenda sulla sua nascita era ed è una menzogna. Questo viso dolce, questo corpicino adesso debole e indifeso, il suo cuore candido e mantido, non potrebbe far male a una mosca, neanche volendo. La leggenda narra di lei come la dea della morte e della distruzione della stirpe dei ninja verdi, ma credo che invece, lei sarà la dea che ridarà vita a quella stirpe. Erano sopravvissuti solo i vecchi 'saggi' che vigliaccamente si erano nascosti con estrema codardia, durante l'attacco al villaggio. La distruzione di quel popolo era già avvenuta, ma loro continuavano a propagandare sulla nascita di T/n. Merida era sopravvissuta, pur avendo un esserino in grembo ed essendo molto debole, aveva superato l'attacco. Aimé decisero di ucciderla. Arrivò la notizia anche a me, nel Paese della Roccia. Delle lacrime scesero sul mio volto. Lei per me era come una sorellona, si prendeva cora di me come una madre. L'avevo persa. Lei e Daruka. Avevo perso entrambi. Mi rimaneva solo T/n adesso. Nessuno le avrebbe fatto del male, almeno finché io sarei stata in vita.

Ti Amo per Natura (Sasuke x reader)Where stories live. Discover now