Foresta

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T/n 's pov
Quella foresta sapeva di tutto meno che di risposte. Era un posto fatato, come nella foto. Ma ancora non capivo dove si trovasse quel posto in particolare. Notai che non ostante il mio ottimo senso dell'orientamento nom riuscivo a capire dove andare. Sembrava come se la foresta si spostasse mano a mano che camminavo. Sentii un fruscio di foglie anomalo. Troppo brusco per essere il vento. Non mi girai per non dare nell'occhio, ma rimasi in ascolto.
Un ramo spezzato. Molto vicino.
Sobbalzai in avanti girandomi di scatto. Dinanzi a me. Una figura scura ombreggiava sul resto. Un ninja.
"Dove credi di andare? Ragazzina. Non è un posto per bambini questo" disse con gli occhi estremamente gialli e con le pupille acute che spuntavano dal copri fronte e dalla maschera che gli coprivano tutto il viso.
"Sono qui p-per scoprire la verità" affermai un po' intimorita.
"Se vuoi scoprire la verità, allora dovrai trovarla" dopo tali parole scoppiò in una grossa risata. Me lo vidi sparire sotto il naso. Inquiete e allerta giravano lungo i vasi sanguigni del mio corpo. Le vene ne era piene. Dopo tale situazione non riuscivo a calmarmi. Quel ninja era strano come se non lo fosse stato. Un'illusione. Qualcosa di non propriamente esistente. Come un messaggio di subconscio. Stavo ancora vagando per la foresta quando una presenza si inquadrò nella mia mente.
Trovai un albero con il tronco inciso.
Sembrava scritto in malo modo e senza un minimo senso di ordine.

LA STORIA DEGLI AMANTI
Anni orsono un amore proibito trapassò le fila dei guardiani. Un patto infranto e due cuori separati. Anni orsono Ninja e guardiani firmarono un patto. I ninja dovevano lasciar stare i guardiani, in quanto pacifici abitanti delle foreste. Le due specie erano destinate a essere separate da due alti muri. E invece una Guardiana e un Ninja professarono il loro amore, pur non approvato dalla specie dei guardiani. Si sposarono in questa foresta, ma la maledizione della natura li afflisse inesorabilmente. Si crede che un futuro erede, verrà a professare le lapidi dei genitori congelati e un giorno a scoprire la verità. Ma fino ad allora. Il volto di questa foresta diventerà prigione ardua e duratura. Questo è il luogo testimone, della fine.

Quelle parole mi si rivoltarono sulla schiena in un brivido di inquietudine. Sentivo quelle parole tanto vicine quanto confuse. Due amanti. Come nella foto. Mi rigirai nuovamente notando un fascio di luce che penetrava le fronde. Mi avvicinai per vedere meglio il cielo. Era ancora giorno. Camminai ancora e ancora trovandomi di fronte un lago. Inizialmente pensavo fosse una coincidenza, ma notai che dall'altra parte della pozza di dimensioni gigantesche, vi era un rilievo abbastanza alto. Tenuto in piedi solo da delle radici vecchie non si sa di quanto.
Riuscii a salutarvi a fatica data la ripida parete di terra secca. Appena sormontai quella piatta di terra impallidii. Mi pietrificai alla vista di due statue di ghiaccio. Una ragazza fai lunghi capelli e le orecchie leggermente a punta e un ragazzo dai capelli semi corti. Pareva un ninja. Mi avvicinai piano alle due figure che parevano guardarsi da eterni anni. Le loro posizioni sembravano quelle di due che si amavano e fino in fondo si sono amati pur sapendo di essere tra le braccia della fine. Guardai scrupolosamente il viso della ragazza per non dimenticare neanche un dettaglio. Gli occhi di entrambi erano aperti, divaricati in note di pienezza e freddezza. Erano tutto un pezzo di ghiaccio. Nulla aveva colore o un minimo pizzico di vita. Lei aveva il viso leggero con degli occhi grandi e la bocca estremamente dolce. Il capo circondato da una corolla, che una volta forse era fatta di fiori e steli. Mi soffermai poi sul viso del ragazzo. Lui con dei lineamenti decisi e gli occhi leggermente socchiusi. Pareva uno di quei ragazzi estremamente freddi in pubblico, ma che riusciva a essere dolce e protettivo. Notai sulla sua fronte un copricapo. Non riuscivo a vederne il segno a causa della polvere terrea ceh aveva ricoperto le teste dei due amanti. Mi rovistai le tasche prendendovi all'interno un fazzoletto. Pulii la testa di lei per poi passare a quella del ragazzo. Non appena passai il fazzoletto sul copri fronte rabbrividii. Il simbolo del paese della foglia. Per sbaglio caddi all'indietro, sulle mani. Sentii sotto le dita il freddo. Guardai dov'erano finite le mie mani. Notai una scia di ghiaccio che riconduceva verso il bosco. L'avrei seguita di sicuro. Ma prima meglio inquadrare tutto ciò che ho scoperto. Per fortuna sono riuscita a reperire una macchinetta fotografica nel paesucolo dove avevo alloggiato.

Naruto's pov
La sua indifferenza nei miei confronti, mi fece capire da quanto tempo stesse aspettando il risveglio di Sasuke. Volevo tirarmi in mezzo proprio per il fatto che mi piace, ma non avrei mai avuto il coraggio di interrompere la sua gioia. Mi sentivo morire dentro eppure realizzai la sua felicità. Compresi e assimilai quel momento. Le era mancato ed era giusto che lo abbracciasse. Me ne andai dalla stanza sorridendo leggermente e senza proferire parola. Sapendo di aver fatto la cosa giusta per entrambi i miei amici. A questo punto mi chiedo solo come stia T/n, forse dopo andrò a trovarla a casa. Si farò così, ma una bella dormita a casa me la merito di sicuro, non prima però di una bella ciotola di ramen.

Ti Amo per Natura (Sasuke x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora