villaggio di mezzo.

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T/n 's pov
Erano ormai due giorni che mantenevo il passo. Era da un po' che camminavo. Un po' tanto. Ho superato già due villaggi. Credo di essermi allontanata molto. Mi fermai in un villaggio per comprare qualcosa da mangiare. Avrei affittato una stanza per una notte e avrei studiato meglio la mappa, anche perché fondamentalmente stavo andando alla cieca. Mi ero ormai stanziata da Konoha. Mi chiedevo spesso cosa stessero facendo gli altri e mi accorsi fondamentalmente di non aver salutato nessuno apparte Sakura tramite lettera. Dopo un po' di vagabondaggio tra le case del villaggio, riuscii ad affittare una stanza. Pagai il proprietario e mi appartai con la mia poca roba nella stanza. Ebbi il tempo di lavarmi e cambiarmi coi panni che avevo comprato nel villaggio precedente, mettendo ad asciugare la mia tenuta da ninja. Afferrai la mappa stendendola sul pavimento. Non avevo nessun riferimento se non la foresta, il precipizio e il mezzo laghetto dell'immagine. Nulla di più vago in pochissime e chiarissime parole.
Controllai i diversi punti della mappa cercando di individuare tutto ciò che poteva anche solo lontanamente assomigliare a un lago. Non mi sembrò di vedere nulla. Il vento entrava dalla finestra poco sopra la mia testa. Le nuvole erano grige, nulla di più scocciante di una pioggia improvvisa. Per fortuna ero riuscita a trovare una camera. Stavo perdendo la pazienza, tirai un sospiro rumoroso, sentendo poi un rumore pacato delle gocce d'acqua fuori dalla finestra. tirai i vestiti dentro e li lasciai ad asciugare nella stanza dato che la pioggia non vi arrivava e non sgocciolavano più acqua. Chiusi la finestra per far salire un po' la temperatura della stanza. Tornai vicino alla mappa e notai che una goccia d'aqua era finita sul pezzo di carta geografica. La goccia d'acqua era caduta sopra di una foresta scura a Nord. La scritta sopra ne determinava il nome "la foresta delle spine ghiacciate". Mai sentita nominare. Controllai un po' in generale la mappa e il pavimento. La goccia era caduta dritto in mezzo alla foresta e sul pavimento non vi erano altri residui di acqua piovana. Il che era al quanto strano. Un caso? No, una sola goccia d'acqua in un punto ben definito? Non credo proprio. Apparte che io non ho mai creduto alle coincidenze, perché dovrei crederci ora?
Rivedendo la foresta, mi accorsi di star andando nella direzione giusta. Avrei dovuto sorpassare altri due villaggi e per altro avrei dovuto oltrepassare un fiumiciattolo. Dovrei vedere come fare, ma per ora, non è cosa. Vedrò lì come fare appena arrivata sul posto. Poso la cartina. Tito fuori dalla sacca, comprata insieme ai vestiti, una scatola di biscotti. Aprii la scatolina verde, fatta di cartone. Vi erano dentro dei biscottini d'avena, con dei chicchi d'uvetta, disposti ordinatamente all'interno del poco spazio presente. Iniziai a mangiarne qualcuno, mentre le gocce d'acqua battevano sul vetro pulito della stanza. Vi era un freddo che penetrava le ossa. Tolsi la coperta del futon della camera e me lo arrotolai addosso. Di solito quando avevo freddo, Sky mi si metteva vicino. Si strusciava vicino la mia pelle, fino a farmi accamponare il freddo. Estinguerlo. Togliermelo di dosso. Fino allo sfinimento. Adoravo sentire il suo pelo morbido strofinarsi verso il mio corpo. Ricordavo quei momenti, indimenticabili a parer mio.
Flashback
"Dai vieni" Mi disse lui
"Siiii arrivo" risposi.
"Andiamo muoviti" continuò a lagnarsi
"Si si, dai" insistei.
"Ne vuoi uno?" Chiese allungandomi un fazzoletto.
"No, grazie" risposi.
"Ma se sei sporca di gelato, aspetta" disse lui strofinandomi il fazzoletto in volto.
Fine flashback
Mi strinsi di più nelle spalle e mi avvolsi ancora di più nella coperta.
Non ho mai avuto questi pensieri tanto profondi. Soprattutto in riferimento per qualcuno con cui fino a pochi mesi fa, neanche parlavo. Non avrei mai pensato di dirlo, ma mi mancano i miei compagni. Penso che se fossi stata in un altro gruppo, non mi sarei rapportata bene, quanto mi sono rapportata con il team 7.
È come se fossero speciali. Sakura, Sasuke e Naruto sono davvero fantastici. Per non parlare del Maestro Kakashi. Guardai una delle tante assi che componevano il pavimento. Vidi Orochimaru insieme a Kabuto. Del buio. Una stanza buia, poi tornai alla camera dove alloggiavo, momentaneamente.
Perché ho questi momenti, nel quale vedo qualcos'altro?
Quando ero piccola non succedeva mai, ma era come quando con la mia piccola statura, mi nascondevo a Konoha a leggere. Mi rannicchiavo spesso in angolini delle piazzette che c'erano. Solo a vedermi mi sparlavano dietro, pregiudicavano, senza sapere come fossi. Tante, tante, ma tante di quelle parole, mi hanno convinta a giudicarmi allo stesso modo.
Parole, parole, immagini, maldicenze. Tutto. A volte neanche mi notavano. Si scambiavano segreti e pettegolezzi di fronte a me. Anche per questo so molto di Konoha.
Ma ultimamente è come se le strade e i muri mi facessero da investigatori privati, senza stipendio. Vorrei che smettessero. Vorrei non sentire così tanto quegli eventi, di cui non so neppure il luogo degli avvenimenti.

Sakura 's pov
"Non sappiamo quando si sveglierà, lo sharingan ipnotico lo sopportano in pochi. Essendo però anche lui possessore di tale abilità speciale, dovrebbe farcela. Ci vorrà del tempo prima che si riprenda" affermò il dottore con una cartellina di cuoio liscio in mano. Sasuke era disteso sul letto d'ospedale immobile. Mentre il Maestro Gai era uscito a parlare col medico. Probabilmente della situazione di Rock Lee. Sky si ostinava a mettere il muso sul copriletto.
"Sky scendi" dissi io per fargli togliere il muso. Non si mosse di un millimetro.
" Sky togli il muso da lì" alzai il tono della voce.
Il lupo si tolse. Appallottolandosi dietro la mia sedia.

Ti Amo per Natura (Sasuke x reader)Where stories live. Discover now