Ghiaccio

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T/n 's pov
Mi ostinai a seguire il ghiaccio. Sconvolta da tutta quella tristezza. Le foglie verdi ondeggiavano e frusciavano rumorosamente, vicino ad alcune che, invece, ghiacciate e immobili giacevano in silenzio. Notavo il ghiaccio fermarsi a un groviglio di rovi. Una luce ne usciva vincitrice, stonando tra il buglio creato dal groviglio. Qualcosa di strano ne era l'oggetto di provenienza. Non riuscivo neanche a distinguere cio che ne era, ma mi accorsi che quella luce era opera di un incantesimo, un' arte magica. Allungai la mano verso tale oggetto, sentendo le spine raschiarmi il braccio e sfiorarmi il volto. Non ci arrivavo. Mi arrabbiai dopo vari tentativi.
"MURO RIGOGLIOSO" mi ero stufata. Era ora di far uscire quel coso, qualunque cosa fosse, con le buone o con le cattive.  Fidi rovi di colore diverso trapassare quelli secchi e violacei che intrappolavano l'oggetto. Mi ritrovai finalmente davanti quella misteriosa cosa che prima non avevo capito cosa fosse. Un libro. Non era proprio un libro, ma più un quaderno pieno zeppo di appunti e fogli volanti. Chiuso addirittura con un lucchetto. Ma non un lucchetto qualunque. Non aveva una serratura. Il che voleva significare che la chiave erano le arti magiche. Sentivo che li avrei trovato ciò che stavo cercando. Vi era impresso sopra il simbolo della foglia, ma con dei rami ai vertici. Strano.

Mai visto come simbolo

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Mai visto come simbolo. Che sia una setta o qualcosa del genere? Lo sapro solo quando l'avrò aperto. Di nuovo la sensazione di essere osservata. Mi scrutai attorno. Nessuno. Sentivo il fruscio delle foglie trasformarsi come in voce.
"T/n" stavo cercando di convincermi che in realta quella voce non esistesse.
"T/n" il mio nome ripetuto più volte mi risuonava in testa.
-meglio andarsene, prima di impazzire- pensai calma. Non avevo intenzione di impazzire a causa di una voce come quella.
"T/n" la sentii ancora. Dei rampicanti a spine larghe. Li vidi muoversi verso di me.
"Forse ho preso qualcosa che non dovevo toccare" affermai guardando il libro tra le mie mani. I rampicanti aumentarono di velocità facendosi spazio verso la mia figura.
"O cavolo" iniziai a correre, utilizzando le tecniche sperimentate fino ad ora per spingermi tra gli alberi e aumentare di velocità in base al settore corporeo e all'aerodinamicitá di alcune posizioni Ninja.

             's pov

Vidi la ragazza che stavamo cercando uscire dalla foresta di corsa. Sradicando un po' di terra sotto il piede destro per frenarsi. Respirava affaticata ed era strapiena di graffi. Sul viso, sulla tuta ninja e sullo zaino c'erano alcuni graffi leggeri. Il nostro compito è solo controllare la foresta, ma la ricerca di questa ragazza mi fa pensare a tutt'altro.
"Tu hai preso qualcosa che non ti appartiene" affermò il mio assistente verso la giovane.
"OH ANCORA E CHE CAVOLO, UN PO' DI TRANQUILLITÀ" urlò arrabbiata. Notai nel suo sguardo qualcosa di familiare e di irrimediabilmente furioso. Qualcosa che non si può dimenticare. Merida.
"Indietro" affermai vicino al ragazzo.
"Cosa?!" Chiese l'altro.
"Lei è chi tu sai" dissi guardando la sagoma del mio compagno.
"Ma-"
"Niente ma, lasciami fare e vattene" affermai piano. Dovevo fermarla. Lei era come una leggenda tra la nostra gente, un'abominio. In quanto unico superstite ho il compito di eliminare questa ragazza o la distruzione si abbatterà sul mondo che giacerà fermo tra le fauci della sua bestia. Mi spinsi in avanti guardando con astio la ragazzina dai capelli c/c che a sua volta mi canzonava con occhi freddi e immensamente rabbiosi. Accendersi sulla sua fronte il simbolo antico della terra.
"Muro rigoglioso" affermò lei e mi ritrovai da solo, dato che avevo intrappolato il mio compagno, che come un pesce lesso si impaurì senza neanche muovere un muscolo. Come ha imparato la tecnica del muro rigoglioso? La conosceva solo il primo Hokage del paese della Foglia, incredibile per una ragazzina. La struttura era forte, i rovi non si distruggevano neanche con i vestiti stavolta. Terra, contro Terra. Ci divertiremo.
"Arte della terra, colline di ferro" il terreno sotto i suoi piedi si smosse un po' rendendola all'inizio disorientata e poi anche solo dopo pochi secondi la vidi guizzare all'indietro. Era già stanca i rovi devono averla stremata. Meglio per me.
Lanciai più kunai verso di lei che andarono tutti a segno. La figura della ragazza scomparve in una nuvola.
"Accidenti, quando ha avuto il tempo di moltiplicarsi?" Imprecai.
Mi vidi arrivare un'altra ragazza alle spalle che percepii neanche difficilmente.
Mi girai per combatterla nuovamente. Mi misi in allerta sul posto per non essere preso alla sprovvista. La figura era tanto impegnata a studiarmi quanto a confabulare che non sapevo che fare.
"Game over" sentii alle mia spella una una punta fredda spinta verso la mia nuca. Altre due sue copie mi afferrarono le mani.
"Spiega e fa in fretta prima che ti massacri" affermò sicura.
"Cosa vuoi sapere?" Chiesi freddo cercando di non darle più informazioni di quante me ne servano per scappare. Mi girò attorno con la lama sempre puntata al collo. La guardai dall'alto dritto negli occhi.
"Chi sono io?" Chiese con occhi da belva e fare serio. Mi stupii della sua domanda. Non pensavo che ci fosse tale indecisione da una leggenda del suo calibro. Credevo davvero che in realtà fosse venuta a distruggere tutto ciò che ci è rimasto di più caro. Ma forse non è come credevano i vecchi saggi. Forse lei non ha sangue velenoso nelle vene. Ma solo quello dei due amanti che l'hanno lasciata orfana a pochi mesi di vita. In ogni caso non posso ribellarmi alle scelte dei miei predecessori.

Angolino dell'evermuda
Allura O.O (capitolo uscito prima, come regalo) :]
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Eeeeeeeee BUON NATALE XD.

Ti Amo per Natura (Sasuke x reader)Where stories live. Discover now