•Chapter number XXIX•

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'Non voglio farti niente, volevo solo giocare un po' con te'

Dal suo sguardo e dalla sua espressione in viso, sembra sincero, sembra che ci sia rimasto abbastanza male data la sua faccia, ma insomma, mi ha spaventata, mi ha colta di sorpresa, e la sua figura possente e muscolosa non aiuta di sicuro.

'Ah, scusa'

'Hai paura di me?'

'No, no certo che no. Solo che mi hai colta di sorpresa e mi sono spaventata'

'Scusami, ma credimi non voglio farti del male'

'Si, ti credo'

Stacca una delle sue mani dai miei fianchi per poi portarla sulle mie labbra e accarezzarmele delicatamente con un il suo pollice.

'Hai freddo?'

Decisamente si, sto praticamente congelando e credo che abbia le labbra violacee per il freddo.
Annuisco per poi essere presa su e appoggiata sul bordo piscina fuori dall'acqua, con un gesto veloce viene fuori anche lui e lo vedo dirigersi verso uno sdraio per poi prendere un asciugamano e avvolgermelo intorno appena mi raggiunge.

'Grazie'

Sorrido per poi alzarmi e asciugarmi corpo e capelli cercando di non bagnargli troppo l'asciugamano e appena finisco, glielo porgo.

'Grazie'

Dice lui sorridendo e afferrando l'asciugamano eseguendo i miei stessi movimenti.
Bagnati i suoi capelli sono davvero tanto lunghi.
Piega il telo e se lo appoggia sul braccio, per poi dirigersi verso la porta della piscina seguito da me.
Percorriamo il corridoio e saliamo le scale arrivando davanti alla porta dello spogliatoio, ma sentendo delle voci derivanti dall'interno.
Cazzo no, non ci voleva.

'C'è qualcuno dentro, Harry'

Ohw, mi ricordo anche il suo nome, buono a sapersi.

'E adesso come facciamo?'

'Proviamo ad uscire dall'ingresso principale?'

'Non riusciremmo a passare inosservati, c'è troppa gente'

'In qualche modo dobbiamo uscire, no?'

Rimane zitto per qualche secondo a guardarmi, forse per convincersi e per cercare un buon metodo per non farci vedere, anche se un po' impossibile.
Si incammina verso l'uscita seguito da me, ma girato l'angolo, si blocca e controlla che non ci sia qualcuno.

'Cazzo, è pieni di medici'

Dice schiacciando contro il muro la sua schiena. Mi affaccio leggermente notando subito i numerosi dottori all'entrata che ridono e scherzano tra di loro.

'Appena quel dottore si allontana dalla porta, corriamo via, okay?'

'Cattureremmo solo più attenzioni così'

'Harry, non abbiamo altra scelta, vuoi rimanere rinchiuso qui per ore, finché non se ne vanno tutti?'

'No'

Dice sospirando.
Cagasotto, pff.

'Pronto? Si sta spostando'

'Eh, pronto è una parola grossa'

Ma di cos'ha paura?
Nemmeno se fossero armati, oh.
Il dottore si sposta lontano dalla porta, afferro la mano di Harry e lo trascino per poi correre verso l'uscita, attirando l'attenzione dei medici che iniziano a urlare di fermarci, ma noi continuiamo a correre, e anche se usciti dallo stabilimento della piscina, non ci fermiamo, fino ad arrivare davanti alla porta dell'ospedale controllando che nessuno ci stia inseguendo.

Problems||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora